mercoledì 12 febbraio 2014

Cast away


Titolo originale: Cast away
Nazione: USA
Anno: 2000
Genere: Drammatico
Durata: 140'
Regia: Robert Zemeckis
Cast: Tom Hanks, Helen Hunt, Chris Noth, Paul Sanchez, Lari White
audio/video: 10

Trama:
Chuck Noland è un agente di una compagnia di trasporti. Vive a Memphis, ha una ragazza, Kelly. I due sono molto innamorati. Mentre da Memphis vola verso la Tailandia per lavoro, il suo aereo precipita in mare. Si salva miracolosamente e si trova su un'isola deserta. Solo. Si tratta di sopravvivere. Beve il succo delle noci di cocco, succhia la polpa dei granchi, si ferisce coi coralli. Disegna due occhi e un naso su un pallone, lo chiama Wilson, sarà il compagno con cui parlare, per non impazzire (?). Passano quattro anni. Chuck tenta la carta disperata della fuga dall'isola...

Commenti
Se c'è una metafora è proprio questa: si può ricominciare! E c'è dell'altro: l'isola solitaria non è un paradiso perduto, è un inferno. Valgono di più i rapporti, meglio se si trasformano in sentimenti forti. Ed è questa la differenza con Robinson Crusoe, che trecento anni prima lasciava la sua isola, dopo ventotto anni, a malincuore. Spaventoso (dunque magnifico) l'incidente aereo. E quell'isola sempre grigia, sempre tempestosa. Hanks, come e più di sempre, straordinario, versatile e talentuoso, che recita da solo per buona parte del film, in uno scenario naturalmente bello, ma davvero essenziale che concede poco alla spettacolarizzazione, per portare l'attenzione su concetti diversi e più sottili.
Ci sarebbe voluto poco, pochissimo, a buttar dentro al copione qualche palata di zucchero e sentimentalismo, invece Zemeckis e lo sceneggiatore William Broyles riescono a mostrarci le (dis)avventure del protagonista rendendole vere nel senso più intrinseco del termine. Stupenda la storia d'amore col pallone...


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Cast away.mkv
Codec ID: H.264/MPEG-4
Resolution: [ Width: 720 Height: 400]
DRF medio: 21.710318
Deviazione standard: 4.443398
Frame Rate: 25 fps
Durata: 02:17:54 (8274.04 s)
Bitrate: 1076.183661 kbps
File size: 1.999.723 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:







DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.co.nz/#F!7Z4ilCqJ!HIf8EzoH934eEATSXuEZ_w

14 commenti:

  1. Ennesimo capolavoro di Tom Hanks! :D
    ... e non aggiungo altro, a parte forse la standing ovation della curva. ^_^
    Malgrado i re-rip (oddio, che brutto! O_O) sono riuscito comunque a preparare qualcosina per spezzare la settimana; e "qualcosina" è davvero riduttivo. Peccato che questo film abbia avuto come effetti collaterali:
    a) la frantumazione di tutti i sogni preadolescenziali sulla vita del naufrago sull'isola tropicale ç_ç
    b) la "botta di genio" di Mark Burnett che ideò "Survivor", esportandolo poi a casa nostra con la complicità della Corbi e in seguito plagiato da Rai2 in "L'isola dei famosi". Arrrgh! >_<
    Difetti così andrebbero giudicati a Norimberga ma, vista l'eccezionalità del film, sono disposto a perdonare tutto. ^_^
    Cari amici, buon divertimento! :D

    RispondiElimina
  2. Sei forte!! Bellissimo film che mi riguarderò volentieri,senza sentirmi un Robinson Crusoe...Tom Hanks in questo film è veramente stupendo!Per me meritava anche 5 stelline! Rivoluziona tutti i concetti di vita, e riesce a riempire da solo tutto il film,facendoci capire quanto
    la solitudine possa influire sull'animo umano e quanto le nostre dicisioni siano le sole responsabili di quanto ci accade.Bello Bello Bello.Grazie Ran.^_^

    RispondiElimina
  3. Beh, forse Hanks e Zemeckis potranno anche essere in parte -non colpevolmente ;-) -responsabili dell'effetto collaterale a) ma il b) lo voglio scaricare del tutto sulle "geniali" spalle di Burnett con tutto quello che ne è seguito (nonché esportato e per l'appunto poi copiato a casa nostra da una sempre lungimirante -nel livellare la programmazione verso il basso- Rai2) quindi direi, caro Ranmafan, che in questo caso ci possiamo accontentare di un semplice tribunale civile...per dire, io sarei a favore di una sospensione della pena. :-)
    E buona serata a tutti ^_^

    RispondiElimina
  4. Giuseppe sei troppo buono... Io, obiettore di coscienza quando ancora c'era la leva obbligatoria, ogni tanto sono colto da sentimenti texani sulla pena di morte... ;.)
    Suvvìa, lo sapete che scherzo... Quantunque, i lavori forzati su un'isola deserta... Senza pallone consolatorio!
    Quanto al film, che dovrebbe essere il tema del post, mi spiace ma non so se lo vedrò: sono certo di perdermi qualcosa ma devo confessare che il solo tema mi trasmette una certa angoscia. :-(
    Il vecchio zio Pietro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, Pietro, posso permettermi di chiamarti caro collega allora...visto che anch'io prestai servizio civile come obiettore di coscienza quando ancora c'era la leva obbligatoria. :-)

      Elimina
  5. Mi sa che, in un modo o nell'altro, abbiamo scampato il servizio militare in parecchi, qui dentro. Io volevo fare l'obiettore ma mi scartarono per insufficienza toracica e di peso. All'epoca ero all'estero in Francia e ho sempre sospettato che casi come il mio significassero un sacco di scartoffie che al Consolato volevano evitare come la peste. ^_^

    Va bene, sospenderò il mio giudizio (o la mia voglia di vendetta) e perdono l'incolpevole Zemeckis. Capisco anche il tuo problema, zio Pietro: effettivamente questo film, se visto con lo stato d'animo sbagliato, può essere traumatizzante. Infatti è indicato come "Drammatico" malgrado abbia una bellissima nota positiva alla fine. Se ci ripenserai, ricordati di essere con il morale alto. ^_^

    RispondiElimina
  6. sicuramente mi attirerò le ire di molti, ma vedendo certi ragazzi di oggi, mio figlio compreso, come passano le loro giornate, a bighellonare perchè lavoro non ce nè, voglia di studiare se mi salti addosso io mi sposto e cose simili, posso dire, a parer mio che la leva ci starebbe eccome!! Un annetto lontano da casa a marciare, far lavori magari anche inutili, ma utili allo stesso tempo perchè che lo si voglia o meno, ti temprano, ci sarà la parte anche sgradevole, ma andiamo, certe situazioni per certuni elementi probabilmente male non farebbe.
    Per quel che riguarda il film non posso far altro che RINGRAZIARE.

    RispondiElimina
  7. Ciao Stragatto, è bello risentirti! :D
    Probabilmente sfondi una porta aperta: qui si criticava il principio del servizio militare, non il fatto di obbligare i giovani a uscire di casa. A mio avviso il sistema USA di spedire i figli al college a 18 anni e "aut av de brauns" (fora dai maroni XD) dovrebbe essere usato anche qui... se non fosse che lì puoi trovare impieghi part time che ti paghino la vita fuori casa, qui invece non ti prendono neanche da McDonald's. >_<
    Magari avrebbe più senso un progetto di "scambio figli" obbligatorio in tutta Italia, o meglio ancora in tutta Europa, almeno non sarebbe a carico dello Stato ma solo dei genitori, ma già sento le levate di scudi. Peccato.
    Per quanto riguarda il film: buon divertimento! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi permetto di aggiungere che il servizio civile, se fatto seriamente, ha capacità tempranti nient'affatto secondarie (ovviamente i pregiudizi militari son duri a morire) ;-) ...io lo feci presso un centro socio-educativo che assisteva disabili gravi e gravissimi, e pur non essendomi trovato lontano da casa vi garantisco che fu un'esperienza tanto impegnativa (fisicamente e psicologicamente) quanto umanamente formativa, anche se poi per vari motivi non potei continuare su quel percorso.
      Quanto al più generale problema dei cosiddetti "bamboccioni" (termine che trovo odiosamente semplicistico e ingenuo), ho a volte come l'impressione che -per rimanere in ambito cinematografico- molti abbiano visto il divertente Tanguy di Étienne Chatiliez scambiandolo però per un fedele resoconto documentaristico della reale figura tipo del figlio che rimane in casa con i suoi, e abbiano basato le loro categorie di ragionamento -con conseguenti implacabili condanne infarcite di stereotipi/luoghi comuni- su tutto questo. Del resto si sa, senza lavoro né casa puoi certo comunque diventare adulto, maturo e indipendente...andando a vivere sotto un ponte! Vabbé, all'inizio farà un po' freddino... >_<
      P.S. Bentornata Stragatto! :-)

      Elimina
    2. Ovviamente le ultime tre righe scarse del mio commento si riferivano al mondo reale, non a Tanguy. ^_^

      Elimina
  8. Il problema è che a volte (spesso?) il servizio civile non è al livello di quello che hai fatto tu e per il quale meriti tutto il mio rispetto. :)
    A monte c'è però il fatto che è pur sempre un lavoro a carico dello Stato (che invece dovrebbe offrirlo come servizio pubblico senza fare questi giochini) mentre lo scambio-figli non costerebbe nulla a nessuno e renderebbe molto più maturi sia i ragazzi che i genitori. A volte infatti è difficile decidere dove sia la demarcazione tra "bamboccioni" e "genitoroni" iperprotettivi. Al ritorno tutto sono migliori e, anche se non si trova un lavoro, le nuove soglie di indipendenza aquisite sproneranno comunque alla separazione. Al giorno d'oggi consiglierei comunque fuori dall'Italia, possibilmente moo00OO lontano!

    ... e non sto dicendo che sono solo i figli a dover emigrare: potendo lo dovrebbero prendere in considerazione anche i genitori stessi. ^_^

    RispondiElimina
  9. ^__^ Beh, dai, dentro di me spero che qualcuno ci rimanga anche in Italia per cercar di far ripartire questo nostra travagliata penisola...in fin dei conti, c'è stato un tempo in cui tutto sommato era davvero un grande paese ;-)
    P.S. Sì, la linea di demarcazione è difficile e non sempre tiene conto di casi particolari (tipo i figli rimasti nel "nido" o nelle sue vicinanze per far fronte a problemi economici, di salute e quant'altro riguardanti la famiglia, intera o meno che fosse quest'ultima)...ma, per la miseria, caro Ranmafan, mi accorgo che partendo da Cast away abbiamo finito per dibattere di emergenza sociale! Quando si dice la moltitudine di spunti di riflessione che ti può dare la Settima Arte... ;-D
    Buona notte a tutti, vista l'ora ^_^

    RispondiElimina
  10. Caro Giuseppe, non vorrei tu mi prendessi per uno "zelig", ma sembra che le cose che abbiamo in comune siano sempre di più... Adesso scopro anche il Cse!!! :-)
    Quoto tutto quello che dici e aggiungo che, se non vi fossi capitato per caso (al Cse), sarei probabilmente finito a cazzaggiare in un ufficio della Ussl. E penso a mio fratello, finito a cazzeggiare in una caserma friulana. Quindi mi/ci ritengo sostanzialmente fortunato/i. :-)
    Saluti. Il vecchio zio Pietro

    ps- quel percorso lo sto ancora seguendo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ben fatto allora, caro collega...a maggior ragione visto che siamo stati nello stesso settore (e, tra l'altro, anche la mia assegnazione al Cse fu del tutto casuale)! ;-D

      ps- sono contento che tu abbia potuto continuarlo...

      Elimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...