giovedì 15 gennaio 2015

Paura e delirio a Las Vegas


Titolo originale: Fear and Loathing in Las Vegas
Nazione: USA
Anno: 1998
Genere: Grottesco, Commedia, Drammatico
Durata: 115'
Regia: Terry Gilliam
Cast: Johnny Depp, Benicio Del Toro, Tobey Maguire, Ellen Barkin, Gary Busey, Christina Ricci, Mark Harmon, Cameron Diaz

audio/video: 10

Trama:
Anno 1971, era il momento peggiore. L'America era ancora in Vietnam, gli anni Sessanta erano stati messi da parte, spiritualmente e politicamente. Cosa poteva fare una persona di buon senso se non andare all'inferno? O, nel caso estremo dell'improbabile giornalista Roul Duke e del suo sgangherato avvocato samoano Dr.Gonzo, si poteva fuggire (al seguito dalla “Mint 400”, la più ricca corsa fuoristrada per motociclette e dune-buggy nella storia dello sport organizzato) tra le braccia degli acidi, a Las Vegas...

Commenti
Mai come in questo caso la trama è lineare e si potrebbe riassumere con la parola “Viaggio”. Nel film recitano da protagonisti due divini delle donne: Johnny Deep e Benicio Del toro che, nei panni rispettivamente del giornalista Roul Duke e del suo avvocato DottorGonzo, intraprendono un viaggio fisico e lisergico a-e-in Las vegas. Niente di più semplice. La coppia scoppiettante conferma il proprio talento con un esercizio inventivo di recitazione eccentrica. Terry Gilliam ripercorre le tappe del trip (si, perchè tutto il film si può benissimo riassumere in un lungo trip acido) facendolo raccontare dalla voce fuoricampo di Duke. Tra improbabili reportage e deliri lisergici i due si cacciano in situazioni da incubo e incontrano una serie di personaggi decisamente assurdi, e su questi due punti ruota tutto il film. Ritmo, delirio e coinvolgimento danzano a braccetto in un sabba oscuro fino a condurre ad una sorta di sentenza finale: Il sogno americano è indiscutibilmente finito. La sua innegabile morte è avvenuta ad opera dell’assassino di John Kennedy, la guerra del Vietnam e, di lì a poco, Nixon e il Watergate. La fine di un’epoca e la frantumazione di un ideale vengono rivelati nella scena dove Duke, in una grande stanza d’albergo, fissa inebetito lo schermo televisivo. Sotto il suo sguardo tutto scorre: il Vietnam, Nixon, Barbara Straisand, la contestazione giovanile. L’immagine televisiva oltrepassa lo schermo e si riflette sulle pareti della stanza in un pazzo girotondo. Quello che l’autore del libro (e soprattutto il regista) ci vogliono dire è che solo una mente enormemente stordita dall’effetto della droga è in grado di recepire maggiormente i punti critici di una società che si sta frantumando.
Accoglienze divise fin dal Festival di Cannes 1998 (premio per il contributo artistico) fu un fiasco commerciale e criticato negli USA, soprattutto per l'uso (abuso!) di droghe. È tratto dal libro parzialmente autobiografico di Hunter S. Thompson, icona della letteratura Beat anni '70.
Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Paura e delirio a Las Vegas.mkv
Codec ID: H.264/MPEG-4
Resolution: [ Width: 720 Height: 302]
DRF medio: 19.347342
Deviazione standard: 3.998082
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:50:58 (6658.32 s)
Bitrate: 1165.800223 kbps
File size: 1.471.769 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:







DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.co.nz/#F!YoAkxTSY!ZtxP5x8iY9zHTZ57sRkS6Q

10 commenti:

  1. ciao ranma,
    il titolo non mi interessa, ma ti lascio un saluto poichè da casa, con mac+safari, non riesco più a inserire commenti.
    a presto e buon proseguimento
    girix

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    Risposte
    1. O___O Accidenti, non avevo neanche finito di scrivere il mio post di spiegazioni che già sei qui a salutare! Questa sì che è megafedeltà! :D
      Come ho scritto sotto (ma non hai fatto a tempo a leggerlo) capisco bene il tuo atteggiamento verso questo film. ^___^
      Mac non permette di scrivere commenti su blogspot? Non lo sapevo ma è un ulteriore motivo per cui continuerò a non usare prodotti Apple. XD
      Un grosso saluto anche a te e a presto, con affetto tuo
      ranmafan

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    2. >> con mac+safari, non riesco più a inserire commenti
      l'ho notato anch'io. Si può però usare Chrome per Mac.
      e grazie per i film!

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  2. Commentare questo film è difficilissimo: c'è praticamente tutto qui dentro (da Fellini a Dalì)... e in disordine! Gilliam è fortemente attratto dalle allucinazioni ed era inevitabile che si scontrasse, prima o poi, con quelle dichiaratamente legate alla droga. In effetti che l'abuso di sostanze strane fosse presente in quasi tutti i suoi film era un sospetto legittimo ed è proprio tenendo questi a mente che si coglie il vero spirito di "Paura e delirio...". Nella mente del regista, quelle fantasie che ci hanno incantato/commosso/fatto sorridere sono altrettanto vere (altrettanto false?) di quelle reali. Ha toccato nuovamente l'argomento (ma secondo me con meno estro) in "Tideland - Il mondo capovolto". Il dubbio ora sorge spontaneo: Terry Gilliam è un genio creativo o è davvero mooooolto malato? Probabilmente tutte e due, come la maggior parte dei grandi artisti. ^____^
    Cari amici, ho dovuto vedere questo film 3 volte prima di riuscire ad apprezzarlo davvero (e nel frattempo mi sono riletto "Il pasto nudo" di Cronenberg) e quindi, per esperienza personale, vi consiglio di visionarlo con la giusta preparazione spirituale. Solo ora, che l'ho capito, concordo pienamente con quanti l'hanno descritto come il capolavoro di un genio.
    Buon divertimento (con cautela!) a tutti! :D

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    Risposte
    1. Io Terry Gilliam l'ho visto e sentito dal vivo qualche anno fa qui a Milano - per la presentazione del suo Parnassus - e l'impressione che ne ho avuto è esattamente quella di trovarmi davanti a un genio creativo pronto alla sfida e allo sberleffo sempre e comunque, anche "acido" come il titolo che hai postato... riguardo poi a "Il pasto nudo" Gilliam ovviamente qualche differenza da Burroughs ce l'ha, visto che - a differenza di quest'ultimo - la droga la usava solo da un punto di vista narrativo (e fraintendere la cosa, all'epoca, certo non deve aver aiutato al botteghino U.S.A.) affermando tra l'altro, in una vecchia intervista a proposito del film, che (da perfetto ex Monty Python, aggiungo io) tutta la chimica di cui aveva bisogno "galleggiava" già autoprodotta nella sua testa! ;-D

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  3. "La giusta preparazione spirituale"?!? Ragazzaccio, non è che ti ha fatto male troppo cinema Mexico? :D
    Un grazie gigante per una bellissima proposta che va ad aggiungersi ai molti titoli di Gilliam che ci hai fin'ora offerto (mi accorgo solo ora che sono veramente tanti: è uno degli autori più rappresentati in questo blog e ciò ti rende ulteriore merito!)
    Il vecchio zio Pietro
    ps- quanto ai prodotti Apple, il mio primo e unico Mac l'ho rosicchiato fino al torsolo per 17 anni! Ma col senno di poi non ne sento affatto la mancanza... Ho conservato solo lo sfondo del desktop, oggi appiccicato sul blog.

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  4. Visto e stravisto, spassosissimo. Dai, secondo me è tutt'altro che peso. Acido, ma niente di così cerebrale. Però... Ci credete che non mi ero mai accorto che la regia fosse di Terry Gilliam?

    Incredibile. Me ne sono accorto solo ora!!!

    Grazie, ran.

    PS: lunga vita al mexico...

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  5. ^____^ Sì, ho sempre considerato Gilliam un vero genio e trovo fantastico il suo modo di essere visionario. Ha molto del Fellini che amo di più! :D

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  6. Gilliam è uno dei miei registi preferiti... ricordo che andai a vedere il film un pomeriggio a bologna con un collega di università... ne uscimmo stravolta, sembrava quasi che ci fossimo drogati noi... assolutamente da vedere, anche se, secondo me, sul piccolo schermo qualcosa perde.
    Ciao e grazie!

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  7. ciao ranmafan come va?
    buon anno molto in ritardo
    volevo chiedere una codsa non e che tra i tyuoi dvd hai per caso
    il padrino parte 1?
    anzi se le hai tutte potresti metterle
    ancora complimenti tu e tres
    siete gli unici credo che ancora fanno queste cose

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