mercoledì 27 giugno 2018

La montagna sacra


Titolo originale: The Holy Mountain
Nazione: USA
Anno: 1973
Genere: Fantastico
Durata: 115'
Regia: Alejandro Jodorowsky
Cast: Alejandro Jodorowsky, Horacio Salinas, Ramona Sanders, Valerie Jodorowsky, Ana De Sade

Trama:
In un'ipotetica nazione latinoamericana, repressa e sottosviluppata, un giovane ladro e nove potenti ricorrono ad un alchimista perché li faccia partecipi del segreto dell'immortalità. Devono raggiungere nove saggi che da tremila anni vivono in cima ad una mitica montagna e...

Commenti e recensione:
Prima di cominciare a parlare del film (e che film!) sarà probabilmente il caso di spiegare un po' chi sia questo Alejandro Jodorowsky che, per qualche misterioso motivo, è praticamente sconosciuto in Italia. Ebreo-ucraino del Cile, si trasferì nei primi anni '50 a Parigi e fondò, con Arrbal e Topor, il movimento surrealista Panico, ispirato al dio Pan. È per lungo tempo l'assistente di Marcel Marceau (altro gigante del surrealismo ma noto, qui in Italia, solo per il suo talento di mimo >_<) e ne diventa il più stretto collaboratore. Fortemente influenzato da Buñuel e Artaud, si è dedicato ad un'infinità di progetti artistici tra cui, forse, i più colti ricorderanno alcuni dei più bei fumetti di Moebius o I Borgia disegnati da Manara. L'approdo al fumetto non è frutto di un caso ma dell'ambiziosissimo progetto, tristemente naufragato, di portare sullo schermo Dune di Frank Herbert. Per realilzzarlo cercò di coinvolgere tutti i più grandi artisti del periodo, da Orson Welles a Dalì(!), dai Pink Floyd per le musiche a H.R. Giger, Chriss Foss e, appunto, Moebius per i costumi e le scenografie. Dieci anni dopo Dune venne realizzato da Lynch, in origine anche lui surrealista, che riutilizzò diverse scenografie di Ginger. E ora avviciniamoci a questo strepitoso La montagna sacra.
Dopo El Topo, che è il capostipite dei "midnight movies" (e che avrei tanto voluto condividere con voi ma non ne possiedo una copia doppiata in italiano) il terzo lungometraggio di Jodorowsky è una delle vette artistiche del surrealismo. Prodotto dal manager dei Beatles Allen Klein e finanziato economicamente da John Lennon e Yoko Ono (che avevano già distibuito il film precedente), La montagna sacra rappresenta la summa poetica del regista ed è uno dei film più misteriosi ed affascinanti della storia del cinema. Qui Jodorowsky estremizza le tematiche sociali e metafisiche di El Topo con soluzioni visive e concettuali che colpiscono per fantasia e originalità. Con i suoi continui riferimenti simbolici, legati non solo alla religione (in chiave anticlericale e blasfema), a Andy Warhol, al rock anni '60 ma anche alla Cabala ed ai tarocchi (di cui Jodorowsky è un grande studioso e che, in momenti di difficoltà economica, gli permisero anche di sopravvivere), La montagna è un tour de force di deliri mistici, visioni, eccessi spiritualisti, violenza, sesso, blasfemia e liquidi corporei di ogni sorta. La natura psichedelica de La montagna sacra si ravvisa addirittura in alcune leggende che girano attorno alla realizzazione della pellicola secondo cui Jodorowsky, per prepararsi a girare, si fosse dedicato ad una settimana di continua meditazione privandosi di sonno e cibo, o che somministrasse funghi psilocybe cubensis al cast prima delle riprese (e pare desiderasse anche ipnotizzare gli attori, putroppo senza riuscirci). Insomma, siamo in piena età dei figli dei fiori ma con una marcia in più: Jodorowsky ci aggiunge una grande dose di talento visionario e di provocazioni visive massicce, così che le visioni che gli iniziati subiscono nel film hanno ancora la capacità di impressionarci.
Quasi in contemporanea a La montagna sacra è uscita un'altra pellicola che vi ho già presentato: Zardoz. Formalmente si tratta di un caso (almeno credo) ma la realtà è che l'aria culturale che si respirava in quegli anni era proprio questa; la differenza è che Jodorowsky osa mettere molta più carne al fuoco di Boorman.
Questo film non ha vie di mezzo: può solo essere (molto) amato o (molto) odiato. Io l'ho (molto!) amato! :D


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: La montagna sacra.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 21.871403
Deviazione standard: 2.319133
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:50:39 (6639.08 s)
Bitrate: 1702.485788 kbps
File size: 1.928.405 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:









DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!eF5wnAzB!GMJ4qvPeVfo6rnhYe8CdCA

6 commenti:

  1. Se avete amato i miei post precedenti su Buñuel e Dalì, non potete lasciarvi sfuggire quest'opera che ne è, per molti versi, la logica conseguenza. Non in tutto, ovviamente: i tempi ed il mondo sono cambiati drasticamente. La guerra è venuta ed è passata e siamo arrivati agli anni in cui il surrealismo non guarda più all'URSS come faro illuminante ed è in cerca nuove filosofie. Jodorowsky le trova nel simbolismo mistico (come Magritte), nella new age e, inutile negarlo, nelle droghe. Può piacervi, e molto, ma può anche disgustarvi; dipende dallo spirito in cui sarete guardandolo, dalla vostra formazione culturale e, probabilmente, anche dalla fortuna. Di certo non potrà lasciarvi indifferenti! ;)

    Carissimi amici, per questo film di "metà settimana" (chissà se riuscirò a renderlo un appuntamento fisso?) credo di avervi scovato una rarità assoluta: Buon Divertimento! :D

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    1. Quando mi hai detto di non preoccuparmi riguardo alle tue nuove proposte non stavi scherzando, eh, caro Ran?

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  2. Non ho parole Ranmafan, se non che sei sempre più grande!!!
    Grazie mille, è una ri-visione che mi tengo da parte per il momento adatto.
    vzp

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  3. sn G R A Z I E
    acchiappo e ri-vedo mooolto volentieri
    io amai moltissimo El topo consigliatissimo
    saluti...

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    1. sn G R A Z I E
      oggi metto el topo è sottotitolato ma ha una traccia video fantastica e i dialoghi non sono filosofici...
      @Ran
      @Andy
      troppo buoni...
      un saluto a tti
      p.s.
      ma son spariti boss0day e classicmovies ???

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  4. ^__^ Sapevo che l'avreste apprezzato. :D
    In effetti mi sono quasi vergognato a dover scrivere quel cappello all'articolo ma, parlando del film con alcuni amici (tra l'altro proprio dell'ambiente del cinema!) ho scoperto che Jodorowsky è del tutto ignoto. Ancora non riesco a crederci ma tant'è...
    Però ora non aspettatevi capolavori del genere ad ogni colpo; non solo non ne ho così tanti (be', qualcuno sì ^_^) ma devo mettere anche titoli più adatti ai palati meno sofisticati. E poi, come dico sempre, un po' di film più "facili" fanno sempre piacere, soprattutto ora che non possiamo più contare sulla fornitura costante di fenechate. XD

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