sabato 25 agosto 2018

La cosa


Titolo originale: The Thing
Nazione: USA
Anno: 1982
Genere: Fantascienza, Horror, Thriller
Durata: 109'
Regia: John Carpenter
Cast: Kurt Russell, Wilford Brimley, T.K. Carter, David Clennon, Keith David, Richard Dysart, Charles Hallahan, Donald Moffat

Trama:
Gli scienziati di una base di ricerche in Alaska raccolgono un cane lupo che i loro colleghi norvegesi hanno tentato di abbattere. Lo mettono nel canile mentre due di essi si recano nella base norvegese che trovano abbandonata e piena di cadaveri. Trovano anche i resti di quello che sembra un disco volante. La comparsa di una terribile creatura scatena il panico nella base e...

Commenti e recensione:
Nell'82, mentre Spielberg incantava e commuoveva il pubblico con il suo E.T., sdoganando definitivamente la figura dell’alieno tenerone, quasi in contemporanea John Carpenter centrava con La cosa il suo capolavoro del cinema di fantascienza e dell’orrore. Non un simpatico gnometto ma una ben più sinistra creatura aliena che evidenzia pessimisticamente i limiti ed i difetti del genere umano. Il risultato, pressoché inevitabile, di questo scontro è stato per La cosa un freddo riscontro al botteghino, accompagnato da un giudizio perlopiù negativo anche da parte della critica colta, incapace di coglierne la portata artistica e sociale. È servito tempo, molto tempo!, perché a questa meraviglia venisse fortunatamente conferito il giusto e doveroso riconoscimento. Meritatamente, oggi è considerato un punto di assoluto riferimento per il cinema di genere ed una gemma di tutta la Settima Arte.
Pochi altri film nella storia hanno saputo far convolare a nozze in maniera così riuscita la fantascienza e l'horror, due generi fatti quasi apposta per stare assieme (sposati dall'Ignoto) ma che raramente producono figliolanze riuscite.
La cosa arriva a punte di shock visivo che solo L'Esorcista, probabilmente, raggiunse in quegli anni. Nelle trasformazioni non c'è solo banale splatter ma una sofferenza interiore, un'umanità lacerata, una specie che urla il proprio dolore. Le paragonerei alla grandiosa trasformazione de Un Lupo Mannaro americano a Londra per efficacia e dolore. Guardando le scene di trasformazione si ha quasi più empatia per l'invaso dalla "cosa" che non per chi rischia di esserne ucciso. È proprio questa antropomorfizzazione del mostro a renderlo fastidioso, inquietante e disturbante. È anche ciò che lo rende così diverso da Alien, al quale è stato ingiustamente ma ripetutamente paragonato. Con le sue poche ma efficaci apparizioni (e grazie agli effetti speciali, artigianali ma estremamente realistici, di Rob Bottin) il mostro rende realmente terrorizzanti gli istanti in cui è protagonista e, insieme alla celeberrima sequenza dell’analisi del sangue, porta la tensione ed il senso di claustrofobia all’apice. Impossibile inoltre non citare il folgorante ed enigmatico finale nel quale, come da tradizione per il cinema di Carpenter, alle risposte si affiancano nuove ed inquietanti domande, che lasciano presagire che l’incubo sia solo cominciato. Il mostro non c'è ma la sua eco domina incontrastata!
Le musiche di Ennio Morricone sono un altro elemento determinante per la bellezza de La cosa; un Morricone molto carpenteriano, apparentemente spersonalizzato data la diversità di stile rispetto ad altre pellicole. La sua colonna sonora, con quel ritmo martellante ed ossessivo, carica ulteriormente di suggestioni angosciose il senso di ansia e di morte che permea il film. Il cast, infine, è stellare! Russell, forte anche di una sceneggiatura che lo rende il personaggio più completo e complesso, spadroneggia ma, trattandosi quasi di una pièce teatrale, non opprime gli altri bravissimi attori e tutti, in uno o più momenti, hanno l'opportunità di mostrare le proprie splendide capacità. Se questa non è grande regia, non so cos'altro serva.
La cosa è uno strepitoso esempio di cinema di genere e d’autore allo stesso tempo, capace di intrattenere, colpire e spaventare, ma anche far riflettere sulle miserie e lo squallore della società. Attraverso l’orrore e la paura, Carpenter ci mostra in modo cupo e tagliente l’incapacità insita nel genere umano di fronteggiare unitariamente le difficoltà e le minacce, ricordandoci che probabilmente, in fondo, i veri mostri siamo noi. Qui il pessimismo di Carpenter raggiunge il suo culmine: la ventata, che parte dalla New York in disfacimento tratteggiata in 1997 e che arriva fino alle terre desolate del Polo Sud, spazza in un solo colpo tutto l'idealismo della fantascienza anni '50, pure così tanto amata dal regista e la cui eco si sente ancora nello sdolcinato E.T. di Spielberg. Qui Carpenter non mette nemmeno un grammo di retorica, il film è asciutto, essenziale, freddo. Perfetto.
La cosa non è un film da giardare ma un capolavoro da ammirare e rivedere, rivedere, rivedere! :D


Dedicato a Giuseppe
per il suo ottimo gusto e tutta la sua pazienza.
^__^


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: La cosa.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 320]
DRF medio: 19.004765
Deviazione standard: 2.694114
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:44:05 (6245.44 s)
Bitrate: 1499.144458 kbps
File size: 1.585.853 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:









DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!o5oyRIYK!YwSAj7gLu7zfRL7O6OUPWw

10 commenti:

  1. Non mi collego da qualche tempo e guarda cosa mi trovo che hai appena poctato!
    Bravo! Per la promessa mantenuta e per la proposta! Uno dei migliori Carpenter, sicuramente!!!

    Quasi quasi rosico XD
    vzp

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    Risposte
    1. ^___^ Dici di non collegarti da tempo e poi riesci a commentare addirittura prima di me? Allora è telepatia! :D

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  2. Stavo davvero disperando di riuscire a postare questo splendido titolo per il fine settimana. Non perché non fosse già pronto e neanche, una volta tanto, per colpa della mia pigrizia; è perché scrivere di quest'opera è stato un vero tormento. Ho ricominciato la recensione più e più volte ed ero quasi tentato di gettare la spugna. Il vero problema è che de "La cosa" è stato scritto già tutto, di più e, sicuramente, meglio ma ci tenevo a esprimere quali fossero le "mie" opinioni e quali sensazioni avesse dato "a me" quello che io considero il capolavoro di Carpenter. Che poi, più lo guardo e più mi sembra un Cronenberg! :O
    Spero di esserci riuscito, anche se avrei avuto almeno un'altra decina di spunti da sottolineare. Pazienza, vorrà dire che ne parleremo qui dentro o, più probabilmente, ci arrivere da soli. ^__^

    Mando un pensiero particolare al carissimo Giuseppe e alla sua pazienza infinita; a tutti, inoltre, auguro una buona domenica e, ovviamente: Buon Divertimento! :D

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    Risposte
    1. PS: la seconda immagine, che mostra il filmato della spedizione norvegese, è un omaggio a Howard Hawks ed è realizzato con scene tratte dal suo film "La cosa da un altro mondo", sempre dallo stesso racconto di John Campbell. ;)
      Anche se Carpenter ha scelto una trama molto più coerente con il racconto, non poteva "mancare di rispetto" al suo maestro. ^__^

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    2. Pazienza infinita ma ampiamente ripagata (GRAZIE ;-) )con la tua proposta di un capolavoro Carpenteriano nel quale si possono trovare, tra tutte le altre ottime cose, anche discreti echi degli orrori cosmici lovecraftiani... e, a proposito di echi e omaggi, giustamente hai ricordato quello fatto da Zio John ad Hawks perché in concreto fu proprio Hawks a dirigere quasi per intero "La cosa da un altro mondo", lasciando a Christian Nyby (accreditato invece come regista ufficiale) solo le briciole. ^__^

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    3. Il link MEGA è riferito al film VALERIAN...si prega di ripostare il tutto
      Grazie

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    4. XD XD XD NON CI POSSO CREDERE! L'ho rifatto. ^_____^
      Sono stato così tanto attento ai testi che la cosa più importante mi è sfuggita. GRazie per la segnalazione, dragoneita. :D
      Corretto. ;)

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  3. da bambino già mi terrorizzava la versione anni 50 cioè "la cosa da un'altro mondo" con le piante vampiro e la mano che si muoveva... figuriamoci questo capolavoro assoluto di Carpenter, da vedere spesso magari tra qualche mese quando le notti si fanno lunghe e fredde. (il prequel del 2011 invece è brutto brutto brutto)
    grazie come sempre ranma!
    eriq

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  4. Ricordo che ai primi anni del liceo rimasi folgorato dalla “Cosa da un altro mondo” che la Rai trasmise in occasione dell’arrivo di una sonda (la Viking?) su Marte. All’epoca in televisione non si vedevano molti film e soprattutto non di fantascienza. Fui stregato dal ritmo tambureggiante del dialogo, che era così intenso che un personaggio non riusciva a finire una battuta che un altro e a volte anche due gli parlavano sopra. Era davvero incredibile la facilità (e la velocità) con cui si alternavano duetti ironici tra il comandante e l’unica donna della base artica (peraltro un’attrice di aspetto incredibilmente moderno pur essendo il film del ‘51), situazioni di pericolo, spiegazioni filosofiche-scientifiche e battute cameratesche. Quella pellicola mi è sempre parsa un gioiellino teatrale. La Cosa di Carpenter è un film superiore all’altro per quanto riguarda le atmosfere ossessive, la musica azzeccata, il pericolo che aleggia sul ghiaccio, la desolazione della vita. L’unica cosa che non mi piaceva era qualche scena splatter riguardante i cambiamenti del mostro o roba di squartamenti. Incredibile il finale dei due sopravvissuti che si guardano sul ghiaccio artico con l’incendio che sta morendo.

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