mercoledì 20 marzo 2019

Onibaba - Le assassine


Titolo originale: Onibaba (鬼婆)
Nazione: JAP
Anno: 1964
Genere: Drammatico, Horror
Durata: 100'
Regia: Kaneto Shindō
Cast: Jitsuko Yoshimura, Nobuko Otowa, Kei Satô, Jukichi Uno

Trama:
Nel Giappone medioevale, due donne – suocera e nuora – sopravvivono alla guerra uccidendo soldati feriti e depredandone i cadaveri. Quando però la più giovane intreccia una relazione con il disertore Hachi, la donna più anziana inizia a nutrire una forte gelosia e...

Commenti e recensione:
Sebbene ingiustamente dimenticato, questo film, visivamente poetico, affascinante ed inquietante, è il capolavoro di Kaneto Shindō ed offre uno sguardo assolutamente inedito sulle bassezze di cui l'uomo è capace. Fortemente influenzato dal teatro nō e kabuki, Onibaba è un’opera che, dal punto di vista tematico, è allo stesso tempo classica nell’argomento e rivoluzionaria per il realismo con cui riesce ad inquadrare – anche, ma non solo, tramite le implicazioni erotiche del racconto – l’evoluzione della figura femminile nella società giapponese.
In anni in cui il cinema a colori era già uno standard, Shindō scelse di girare in uno spettacolare bianco e nero e, come sfondo della vicenda, optò per la campagna giapponese del XIV secolo. A quel tempo infuriavano le battaglie tra clan rivali e gli uomini, precettati per combattere, venivano costretti ad abbandonare il lavoro dei campi, la casa e la famiglia; la conseguenza era una situazione di estrema povertà nella quale le persone dovevano fare letteralmente di tutto per sopravvivere, incluso rubare e, all’occorrenza, uccidere. La fede abbandonava il cuore degli uomini, così come l’amore, rimpiazzati da bisogni primari e sentimenti primitivi, come la fame, la paura ed il sesso. Non è difficile capire che Shindō dica "Medioevo" ma stia parlando del terribile dopoguerra che aveva vissuto.
Il protagonista principale è il paesaggio campestre, esaltato dal bianco e nero, e serve ad un duplice scopo: costituire una metafora delle più torbide passioni umane, così sanguigne e primitive, e riportare alla Natura, cui appartiene, l’elemento di mistero e paura ancestrale della maschera-fantasma. È per questo che tutta l’azione si svolge nei campi di susuki, la pampa giapponese, ed il suo claustrofobico dedalo di canne altissime. A questo ambiente essenziale e spirituale, ma anche inospitale, il regista dedica molta attenzione. Visivamente i momenti più belli sono proprio quelli in cui le inquadrature indugiano sulle canne scosse dal vento e sull’ampio cielo, ora placido ora gravido di pioggia, oltre che sui corpi seminudi e sudati delle due donne. Non vi sono dialoghi superflui ed inutili: un primo piano degli occhi dei personaggi, il movimento delle pupille, basta questo per comprendere i pensieri dei personaggi e le loro emozioni. A queste scene, praticamente immobili, si contrappongono, violentemente, le inquadrature più rare delle scene movimentate e questo contrasto ne amplifica l’effetto e l’importanza. In queste, infatti, la dinamicità dei movimenti degli attori e della camera manifestano intensamente gli stati d’animo dei personaggi. La musica, che comincia con un ritmo ossessivo e tribale ed incalza con fiati stridenti, contribuisce all’atmosfera di malcelata tensione emotiva. Le atmosfere del film, ed alcune sequenze realmente angoscianti, fanno sì che alcuni critici considerino quest’opera un horror a tutti gli effetti, mentre altri parlano di dramma, dramma ad ambientazione storica oppure di ibrido horror-erotico; in realtà si tratta di una tragedia greca.
I due personaggi femminili sono entrambi straordinari e, di certo, non incarnano lo stereotipo della donna devota, quell’"angelo del focolare" che tanta cinematografia e letteratura dell’epoca descriveva, tipico di una società nata dalle ceneri di un feudalesimo non del tutto scomparso nella forma e nella sostanza. Non solo la nuora, che si concede ad un amore clandestino contro il parere della suocera (in teoria, scomparso il marito, nuovo capofamiglia) ma anche la suocera, che non accetta di essere messa da parte, con il suo comportamento spregevole ma profondamente umano rappresenta un elemento di rottura col passato. Per capire quanto, si pensi che, più o meno nello stesso periodo, i cinema proiettavano La Leggenda di Narayama di Keisuke Kinoshita, incentrato su un’anziana che, in conformità a logiche sociali, per non far cadere in disgrazia la propria famiglia si reca a morire, serena, per adempiere ai suoi doveri di madre. Shindō rigetta questa figura da libro "Cuore" e racconta di un'umanità abbrutita, al limite dell'animalesco, dove la donna è un essere fisico, carnale e non del tutto "addomesticabile".
Onibaba è molto più di un film di culto, è un Capolavoro assoluto che, in occasione del recente restauro della pellicola, vi invito a scoprire ed ammirare! :D



Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+JAP
File Name: Onibaba - Le assassine.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 24.496329
Deviazione standard: 4.661835
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:38:15 (5895.04 s)
Bitrate: 1999.673230 kbps
File size: 1.763.211 KB
Subtitles: ITA

Screenshots:









DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!x8BAUaZR!3NK_6huI9rEDkUhZIwn7kw

14 commenti:

  1. In puntualissimo ritardo, eccovi un film di quelli che non potete lasciarvi sfuggire! Ammetto che non era il titolo che avevo previsto( me lo terrò l'altro per la prossima occasione) ma, per farmi perdonare, questo mi pareva adatto. Personalmente non sono d'accordo sulla definizione "Horror" (sapete che non è un genere nelle mie corde) ma "Thriller" lo è senz'altro; sono sicuro che lo apprezzerete. ^__^
    Carissimi amici, diciamo che ho scelto questa data per festeggiare l'inizio della primavera e facciamo finta che non vi abbia deluso per il weekend passato; Buon Divertimento! :D

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    Risposte
    1. Ed è proprio perché l'horror è un genere nelle mie corde che mi trovo d'accordo con te, caro Ran: Onibaba è dramma, thriller ma definirlo horror mi sembra una forzatura (per quanto la maschera sia stata d'ispirazione a William Friedkin per il demone bianco che appare in alcune brevissime sequenze ne "L'esorcista")... ottima scelta, ad ogni modo! ;-)

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  2. sn G R A Z I E
    questo titolo m intriga, e penso di non averlo visto
    appena possibile lo prendo grz1.000

    saluti a tti
    p.s.
    da me nei prox giorni ti metto anche
    A Wish to the Moon - Joe Hisaishi & 9 cellos (2003 Etude & Encore Tour)
    ciao...

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  3. Manca uno dei files zip? Riprovo più tardi. Grazie

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    1. :/ No, mi pare ci siano tutti. Stai avendo difficoltà ad estrarre? Stai usando 7Zip (anche se con Winrar 5 dovrebbe farcela comunque)?
      Mi raccomando, non salvarli come Zip, fai sempre download standard e tienici informati; è un film davvero speciale e non puoi perdertelo. :D

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  4. Problemi su file 001, sia con MegaDownloader v1.7 che manualmente in standard.
    Grazie e state bene chè a star meno bene c'è sempre tempo.
    Eri Minio. (Sembra la predica di Don Cocala :)

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    1. Ok, nel dubbio ho ricaricato il file 001 e ora "dovrebbe" funzionare. Per favore, continuate a tenermi informato. :)

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    2. Scaricato anche file 001, 7zip, Onibaba-Le assassine, VLC, funziona bene, grazie, :), buonanotte, domani lo guarderò.
      Eri Minio.

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  5. ^__^ Menomale. Buon Divertimento! :D

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  6. Ma... In questi giorni dov'ero?
    Solo dagli screenshot si capisce che vale il viaggio. Non l'ho mai visto ma affiora alla mia mente di aver letto qualcosa. Ne approfitterò volentieri.
    Saluti a tutti.

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    1. ^__^ Mi pareva strano che ti lasciassi sfuggire questo film; ammetto che l'ho postato pensando proprio a te. ;)

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    2. Grazie mille, allora!
      Prometto che, appena mi "sveglio", ricambio con gli interessi!

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