venerdì 19 luglio 2019

Chinatown


Titolo originale: Chinatown
Nazione: USA
Anno: 1974
Genere: Giallo
Durata: 131'
Regia: Roman Polanski
Cast: Jack Nicholson, Faye Dunaway, John Huston, Perry Lopez, John Hillerman, Darrell Zwerling

Trama:
L'investigatore Gittes è è incaricato da una sedicente signora Mulwray di indagare sulle presunte scappatelle del marito, Hollis Mulwray, ingegnere capo del Dipartimento Acque, oppostosi fermamente alla costruzione di una diga idealmente in grado di mettere fine alla siccità. Ma nulla è come appare in una città in mano alla speculazione edilizia e....

Commenti e recensione:
Pur non amando particolarmente Polanski, come il sottoscritto, è impossibile non ammirarlo per questo suo indiscutibile capolavoro. Chinatown è sì un omaggio meraviglioso al noir degli anni '40, con le sue luci taglienti e le ombre cupissime, ma Polanski riesce ad andare ben oltre i Philip Marlowe da Il grande sonno, stoici pur di fronte alle sconfitte. Il Gittes che ha creato no, non è uno stoico, non accetta imperterrito la sconfitta, ne rimane sconvolto. Il profondo pessimismo dell'autore, unito all'utopia di un'umanità più idealista e ribelle (in fondo, una metafora dei movimenti di protesta di quegli anni) è, ancora oggi, incredibilmente più attuale del "semplice" Bogart. L'elevato tasso di denuncia etica e politica non era certo inedito nel genere noir ma raggiunge qui livelli tali di violenza da essere spiegabili solo dal riuscito incontro tra il genere letterario hard boiled, incarnato dai romanzi giallo-polizieschi di Raymond Chandler, con la nuova sensibilità post-moderna che, negli stessi anni, sanciva il trionfo di Arancia Meccanica e dell'ispettore Callaghan. In un crescendo impressionante, dalla lievità delle prime scene alla discesa nell'abisso umano più cupo, Polanski ci porta al finale da urlo, con quel clacson suonato che ha fatto storia e in cui la risorsa del sonoro, per come viene utilizzata, vola ai tempi di M di Fritz Lang ed, infine, alla fatidica (ed ormai storica) frase: Lascia perdere Jack. È Chinatown.
Bastava questo per fare un capolavoro, eppure Polanski non si limita ed amplifica il racconto con una narrazione implacabile nella sua rigorosità. Pur senza considerare il cast inarrivabile, tra cui spicca un monumentale Jack Nicholson, i dialoghi scattanti, densi, carichi di informazioni eppure comprensibili come da tradizione del cinema classico, ed una regia così precisa, con una camera da presa che alterna perfettamente piani-sequenza, contropiani, riprese a mano, campi lunghi e primi piani che è vera perfezione formalista, fanno di Chinatown una delle massime espressioni del cinema (non solo noir) di tutti i tempi.
L’aspetto squisitamente estetico dei personaggi risplende di un accurato perfezionismo d’annata, una sorta di proiezione del divismo che qui trova sfogo in quei vestiti sempre curati, eleganti, propri della borghesia, i volti sempre fotogenici (finché non vengono deturpati), perfettamente modellati. È importante capire che l’estetica di Chinatown è elegante e raffinata perché esprime la mitologia della "buona società", non è quindi un vezzo del regista quanto una necessità espressiva e dai significati semiotici ben precisi: poliziotti e membri di multinazionali varie sono sempre tratteggiati con l’apparenza dell’integrità morale, eppure...
Da vedere (e nel mio caso, rivalutare) sicuramente! :D


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Chinatown.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 18.987538
Deviazione standard: 3.354678
Frame Rate: 25 fps
Durata: 02:05:08 (7508.08 s)
Bitrate: 1267.755008 kbps
File size: 1.672.922 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:









DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!bM40FYxD!2Bdg7m1nNJ9mzH2jKeVUTg

5 commenti:

  1. Domani sarò impegnato e, per non saltare l'appuntamento con il weekend, ho deciso di pubblicare già stasera. Quasi non mi riconosco! XD
    E poi, ammettiamolo, quando si ha tra le mani un'opera del genere, come si fa ad aspettare?
    Alla prima visione non lo amai per niente, era troppo secco, duro, meccanico, in una parola: polanskiano. Forse all'epoca non lo capii nemmeno, visto che il mio inglese era ancora rudimentale ma, riguardandolo dopo molti anni, ho realizzato davvero l'importanza del suo messaggio e, soprattutto, della sua regia. Polanski continua a non piacermi (così come, molto spesso, Altman) ma, pur avendo i suoi difetti, qui ha firmato un vero capolavoro del cinema e neppure i suoi detrattori potranno negarlo.
    Carissimi amici: Buon Divertimento! :D

    RispondiElimina
  2. Io invece lo amai già dalla sua prima visione, quindi parto avvantaggiato (e ringrazio)... ;-)

    RispondiElimina
  3. Alla luce di tutte queste considerazioni, dovrei rivederlo perché non ricordo un gran che...
    Intanto grazie.

    RispondiElimina
  4. Risposte
    1. Ciao amico, scusa il ritardo.
      Si clicca sul link Mega (oppure lo copi/incolli nella barra degli indirizzi); selezioni tutti i files; clicchi col tasto destro del mouse e scegli Scarica->Download standard (non come ZIP, altrimenti ricomprime ulteriormente e può dare problemi di estrazione); salvi tutto sul tuo PC ed estrai la cartella con 7Zip (o winrar o winzip recenti). Poi puoi vedere il film con VLC o direttamente sul tuo televisore di casa (se legge gli mkv). Se hai difficoltà, non esitare a chiedere il mio aiuto. :)
      Buon divertimento! :D

      Elimina

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