martedì 13 ottobre 2015

Brutti, sporchi e cattivi


Titolo originale: Brutti, sporchi e cattivi
Nazione: ITA
Anno: 1979
Genere: Commedia, Drammatico, Grottesco
Durata: 115'
Regia: Ettore Scola
Cast: Nino Manfredi, Marcella Michelangeli, Marcella Battisti, Claudio Botosso, Silvia Ferluga

Trama:
In una misera baracca, costruita con altre sulla collina che fiancheggia San Pietro, vive con la sua numerosissima famiglia (la moglie, una decina di figli e un mucchio di parenti) il vecchio Giacinto Mazzatella, un pugliese orbo e ubriacone la cui principale preoccupazione è quella di difendere dall'avidità dei familiari il milione che gli è stato dato per la perdita di un occhio. Dopo essersi spinto, per salvaguardare il suo tesoro, fino a sparare su uno dei suoi figli, egli si porta in casa, per far dispetto alla moglie, una imponente prostituta, obbligando la consorte a farle posto nel letto matrimoniale. Furente per l'affronto, la donna organizza, d'accordo con tutta la famiglia, l'avvelenamento del vecchio con mezzo chilo di topicida mischiato col sugo di un'abbondante pastasciutta ma...

Commenti:
Sulla falsa riga di quello che fu il verismo verghiano e con una spruzzata del miglior neorealismo cinematografico, Ettore Scola, uno dei più grandi cineasti del cinema italiano, utilizza la macchina da presa per mostrare allo spettatore la realtà più disgustosa e disturbante della recente storia d’Italia. Nino Manfredi, gigantesco nella sua interpretazione, è il pater familias più malvagio che si potesse delineare nella narrazione del film: ubriacone cronico, fedifrago, incestuosamente vizioso e violento dalla coltellata facile. Tuttavia, il personaggio di Giacinto Mazzatella non si ferma alla sola e grossolana crudeltà. Nino Manfredi, infatti, riesce a dare spessore al suo controverso personaggio, controbilanciando la sua crudeltà con dei sentimenti sinceri e bonari, quasi impercettibili, che danno un gusto ancor più saporito a una storia dalle tonalità già decisamente “forti” presenti al suo interno.
In Brutti sporchi e cattivi c’è tanto, forse troppo di più di quanto l’occhio e il cervello dello spettatore vorrebbero e potrebbero sopportare. Eppure lo accettiamo, lo sopportiamo, perché la maestria tecnica, la pregevolezza visiva e l’elemento innovativo vanno sempre apprezzati, anche a fronte della realtà più bieca che si possa rappresentare su pellicola.
I dettagli, i primi piani tagliatissimi di volti e bocche orripilanti e lerce, intente a masticare cibi dall’aspetto tutt’altro che invitante (la scena del pranzo post-battesimo dell’ennesimo nipote di Giacinto è un’opera d’arte dal valore inestimabile!) sono il pezzo forte del film, insieme al realismo più crudo e brutale che si possa immaginare. A coronare un lavoro visivamente superlativo ci pensano le musiche del maestro Armando Trovajoli, uno dei compositori principi dell’epoca d’oro del cinema italiano. (Ó_Ò)

Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA
File Name: Brutti sporchi e cattivi.mkv
Codec ID: H.264/MPEG-4
Resolution: [ Width: 720 Height: 384]
DRF medio: 21.700223
Deviazione standard: 3.740594
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:51:06 (6665.76 s)
Bitrate: 2152.516121 kbps
File size: 1.962.443 KB
Subtitles: ITA

Screenshots:







DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!usMzUYIb!d43bOQOR4mE0p3K0fW4Nag

4 commenti:

  1. Questo è probabilmente il più bel film di Scola, forse con la sola eccezione de "Una giornata particolare", ma condannato dal soggetto stesso (e da tutto ciò che implica) al dimenticatoio. Sì, perché è molto più facile e mentalmente sano dimenticare cosa siamo stati fino a troppo poco tempo fa per poter guardare con disprezzo chi è in difficoltà oggi. È facile additare la bruttura, fisica e morale, degli altri, e magari anche sghignazzarne (ridede no, perché non è fine), Scola affronta il soggetto di petto e, con la complicità di un Manfredi in stato di grazia, ci obbliga a rivedere tutte le nostre convinzioni, ci costringe a guardare più a fondo e, mi auguro, a renderci persone migliori. Meno "pulite", forse, ma migliori.

    Il file è un po' grandino ma per l'eccezionalità dell'opera non ho accettato (troppi) compromessi!
    Questo è uno di quei classici film per cui non posso assolutamente augurare "Buon divertimento" ma limitarmi ad un sentitissimo "Buona crescita morale!" :D

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  2. Grazie. Un ritratto impietoso, un film indimenticabile.

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  3. Bellissima proposta! Non mancherò di approfittarne.
    Grazie, anche per le belle parole che trovi ogni volta per accompagnare i tuoi post. VZP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te! È il motivo per cui ci metto così tanto tempo a postare (a parte la pigrizia! XD).

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