venerdì 27 aprile 2018

Frankenstein di Mary Shelley


Titolo originale: Mary Shelley's Frankenstein
Nazione: USA
Anno: 1994
Genere: Drammatico, Horror
Durata: 110'
Regia: Kenneth Branagh
Cast: Robert De Niro, Kenneth Branagh, Helena Bonham Carter, Tom Hulce, Hugh Bonneville, John Cleese, Ian Holm

Trama:
Il giovane Victor Frankenstein, sconvolto dalla morte di parto della madre, studia medicina e si occupa dei misteri della vita umana. Impianta quindi un sofisticato laboratorio e mette a punto, assemblando parti di cadaveri, una Creatura vivente che, colta dall' ira per essere stata abbandonata dal suo creatore fugge e...

Commenti e recensione:
Dopo il successo del Dracula di Bram Stoker, nei primi anni Novanta la TriStar Pictures realizzò l’ambizioso progetto di riportare sul grande schermo altre pietra miliari dell'orrore e decise di affidare il Frankenstein a Francis Ford Coppola, già regista del Dracula. Lui però declinò l’offerta, rimanendo nel progetto in veste di produttore e lasciando così la regia allo “shakespeariano” Kenneth Branagh. Questo passaggio di consegne condurrà a una convivenza artistica alquanto problematica tra i due registi e il nuovo Frankenstein di Mary Shelley è da considerarsi essenzialmente un film branaghiano in tutti i suoi pregi, spesso sottaciuti dalla critica, e anche i suoi difetti. Scelto per sé il ruolo principale, Branagh affida la fondamentale figura del mostro ad un nome di prima importanza come Robert de Niro e si circonda di attori eccelsi quali Helena Bonham Carter, John Cleese e Ian Holm.
Elegante e vibrante, Frankenstein di Mary Shelley è un'opera che non lesina in sequenze disturbanti (in Italia il film è stato vietato ai minori di 14 anni) e che, pur sfiorando gli eccessi, riesce sempre a mantenersi, seppur in bilico, su un certo equilibrio narrativo/visivo di indubbio fascino, trasformando il film da semplice Horror a un molto più profondo Drammatico. Coraggiosa e ispirata anche nelle sue non invisibili imperfezioni, la pellicola è ricca di una forza imponente che si eleva sia nel comparto tecnico, con una fotografia che gioca sulle tonalità dei colori e dei contrasti, che per una colonna sonora magniloquente che ben immerge nelle atmosfere ottocentesche del racconto.
Ottima la prova attoriale, soprattutto da parte dei due personaggi principali: Branagh propone finalmente una figura credibile di Frankenstein, diviso tra la sete di conoscenza (e l'ossessione di sconfiggere la morte) e l'amore per l'Elizabeth, mentre de Niro, su cui è stata cucita una versione della creatura più umanizzata e fedele al romanzo, riesce a risultare intenso e sofferto anche sotto l'inquietante trucco.
Portare sugli schermi un film il cui soggetto è stato al centro di cult indimenticabili comportava dei rischi notevoli: Branagh li ha corsi e ne ha pagato le conseguenze ma ci ha dato un'intera famiglia di personaggi incredibilmente umani e ben più profondi di quelli creati da una ragazzina che, anche se molto dotata, era appena diciottenne.
Da vedere e ruvalutare! :D


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Frankenstein di Mary Shelley.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 400]
DRF medio: 19.047447
Deviazione standard: 3.824647
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:58:12 (7092.4 s)
Bitrate: 1313.742205 kbps
File size: 1.806.628 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:








DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!lSRlTbBZ!JhFZSozi_ERaNYhctmVsvA

11 commenti:

  1. Pur con tutti i suoi difetti e capricci, ecco di nuovo un grande Branagh che ci regala un'interpretazione memorabile. Il film di oggi non è per tutta la famiglia (non lo farei certo vedere ad un babmino ma forse sono troppo sensibile) ma da tantissimi spunti di riflessione e questo, con un film, non capita spesso. Per onestà intellettuale ho lasciato la dicitura "Horror" nelle tag ma, sinceramente, questo non lo è. Thriller, forse, Drammatico di certo e nella più bella accezione del termine.
    Carissimi amici, spero che con questo vi rifacciate la bocca dal Pieraccioni dell'altro giorno (scherzo, lo so che a qualcuno dev'essere piaciuto ^__^); come sempre vi auguro un buon weekend e Buon Divertimento! :D

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  2. Gran bella proposta. Almeno credo visto che, parrà pure strano, non l'ho mai visto. Ne approfitto volontieri perché la tua recensione mi ha appassionato e credo proprio che gli farò scavalcare la proverbiale scaletta.
    Mille grazie.

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    1. ^__^ Sì, questo dovrebbe essere più nelle tue corde. Branagh, proprio come tutto il gruppo inglese di Greeneway, Jordan (lui è irlandese ma fa niente XD) e compagni, è sempre molto barocco. Ma è un difetto? ;)

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  3. Eh, caro Ran, che dire: dopo più di sessant'anni credo che -cinematograficamente parlando- a confronto James Whale vinca ancora ai punti su Kenneth Branagh così come Boris Karloff su Robert de Niro. Una prova assai più riuscita e allo stesso tempo rispettosa -seppur attualizzata- dell'opera di Mary Shelley la si trova a mio parere nell'ottima e corale (Frankenstein e Creatura non sono gli unici personaggi) serie horror televisiva Penny Dreadful...

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  4. Nemmeno io l'ho visto. Ecco l'occasione per rimediare. Ovviamente, ricollegandomi a Giuseppe, per molti di noi l'unico e solo Frankenstein resta Karloff, anche se leggendo il romanzo della Shelley mi accorsi che il mostro era molto diverso. Saluti sempre.

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  5. Mah, ora mi farò odiare da tutti (^_^) ma ho rivisto la versione di Whale di recente e sì, ci sono diverse scene da andologia del Cinema e Karlof era bravissimo però l'ho trovata molto datata. Ovvio, è un film vecchio ma anche Metropolis lo è ed è ancora attualissimo. Fu sicuramente una grande realizzazione ma l'ho trovata priva di un vero spessore, quasi esclusivamente orientata verso l'horror mentre questa, per quanto con i suoi difetti, è sicuramente più ricca. Penny Dreadful invece non posso giudicarlo perché non ne ho visto nemmeno un episodio; di solito non è il genere che mi appassiona. Merita?

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    Risposte
    1. Sì, a mio parere merita eccome (Eva Green è davvero superba, e troverai anche Billie "Rose Tyler" Piper tra le comprimarie di lusso): beninteso, non è una serie facile né accomodante, e una visione potrebbe non bastare a coglierne la complessità (specialmente man mano che si procede verso la fine)ma, quando ti capita, dalle un'occhiata... ;-)
      Tornando al Frankenstein originale, il dramma senza tempo dell'emarginazione di chi -a qualsiasi titolo- venga considerato diverso è tragicamente rappresentato dalla superba e "muta" interpretazione del grande Karloff... questo per dire che anche l'horror sa benissimo farsi carico di qualsivoglia spessore senza dover rischiare di sembrare altro da sé (perché questa è l'impressione che mi ha dato -fra barocchismi vari e una patina "nobile" della quale il genere non necessita per potersi degnamente reggere sulle proprie gambe- il sontuoso lavoro di Branagh)... ;-)
      P.S. Potresti trovare molto interessante anche il meta-cinematografico "L'ombra del vampiro" di Elias Merhige. :-)

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  6. Vidi i film di Karloff da adolescente, quindi il mio più che un giudizio è il ricordo di un'emozione. Però è chiaro che se chiedi a chicchessia, giovane o vecchio, alto o basso, di pensare a Frankenstein, ti descriverà la creatura di Karloff. Penny Dreadful ha due cose ottime, a mio avviso, una magnifica ambientazione gotico-vittoriana, molte ombre e poche luci, e una straordinaria attrice cupa che sembra sempre in crisi di astinenza da oppiacei e pronta al suicidio, credo si chiami Eva Green, che fa un figurone in crinoline dark. A un certo punto però la trama diventava per me un pastrocchio, i personaggi tendevano al sensazionalismo gridato, e ne ho abbandonato la visione.

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  7. Beh sì, Karlof rimarrà per sempre LA creatura per definizione. Anche perché tutte le citazioni successive (Famiglia Addams compresa) ne hanno sancito l'iconicità. Non succederà mai per De Niro.
    Grazie per la descrizione di Penny Dreadful, vorrà dire che darò un'occhiata alla prima stagione (non mi disturba interrompere una serie se "perde colpi" ^__^).

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  8. Sì, se però vi ci mettete anche voi con le serie tivù... non smaltirò mai la scaletta!!! ;-)

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  9. Direi che si è scatenata una bella discussione, mi fa piacere! :D
    In realtà, il motivo principale per cui ho postato questo film, oltre al fatto che mi è piaciuto, ovviamente, è perché con questo si chiude la trilogia di ramake dell'horror della Tristar: Dracula, Mary Reilly e, infine, questo. Avrebbe dovuto esserci anche un Uomo Lupo ma non se ne fece niente. Consideratela quindi una mia piccola mania per le serie complete. ^_^

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