sabato 7 dicembre 2024

Pane e cioccolata

Titolo originale: Pane e cioccolata
Nazione: ITA
Anno: 1973
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 115'
Regia: Franco Brusati
Cast: Nino Manfredi, Paolo Turco, Johnny Dorelli, Anna Karina, Gianfranco Barra, Tano Cimarosa, Ugo D'Alessio

Trama:
Nino, emigrato in Svizzera, è perseguitato dalla sfortuna e, benché lavori, perde il permesso di soggiorno. Un compatriota industriale vorrebbe aiutarlo e lo assume ma, poco dopo, l'azienda entra in crisi. Costretto a ripartire da zero, grazie alla sua lunga esperienza Nino prova anche a fingersi svizzero ma...

Commenti e recensione:
Ah sì, Pane e cioccolata! Chiunque l'abbia visto al cinema, a suo tempo, lo ricorda con ammirazione e tenerezza ancora a distanza di anni. Il film ebbe, infatti, ampio successo sia di critica che di pubblico, conquistò l'Europa (vinse l’Orso d’Argento al Festival di Berlino) e, qualche anno dopo, perfino gli Stati Uniti, dove fu distribuito in poche copie ma ottenne comunque entusiastiche recensioni. Eppure, malgrado sia, per molti motivi, impresso nella memoria collettiva di noi spettatori di allora, di fatto chi è venuto dopo non ha avuto molte occasioni per conoscerlo. Inizialmente passò un po' in televisione, poi sparì senza nemmeno un'edizione in videocassetta. Nel 2015 uscì finalmente questa bellissima versione restaurata, in digitale, in occasione dei settant'anni della Mostra dei cinema di Venezia ma ormai il danno era fatto: emigrazione, dopo il 2000, ha assunto un significato troppo diverso e nessuno della nuova generazione desidera confrontarsi con un soggetto così spinoso.
Eppure Pane e cioccolata avrebbe ancora tanto da insegnare perché Brusati sul tema dell’emigrazione italiana all’estero, tema piuttosto rimosso dal nostro cinema, sa bene cosa vuol dire e lo dice a chiare lettere. Il suo sguardo è più brutale ed acuminato nei confronti degli italiani che riguardo agli scostanti svizzeri tedeschi. Più di tutto rimprovera agli italiani il miserabilismo, l’arte di arrangiarsi ed il vizio di ridere sulle peggiori disgrazie e condizioni di vita. “Non riesco ad amare un Paese dove sui problemi si canta, anziché tentare di risolverli” dichiarò il regista a suo tempo, ed ancora “A me l’autopietismo sterile, il genio italico che risolve tutto in canzonetta ed il folklore basato sul nulla danno il voltastomaco”. Una severa presa di posizione che offende la sinistra, irrita la destra e spiazza la Lega; ovvio che il film, proprio perché così bello ed azzeccato, dovesse sparire. : /
Pane e cioccolata nasce quasi per sbaglio e con tutte le carte in regola per diventare un fiasco. Il progetto prevedeva Ugo Tognazzi come protagonista ma fu sostituito da un Nino Manfredi che, fin dal primo momento, entro in forte conflitto con Brusati e la sceneggiatrice Iaia Fiastri. Manfredi apportò diverse modifiche al testo, al punto di pretendere di avere il proprio nome accreditato tra gli autori. Di solito i conflitti sul set non fanno bene ai film eppure, stavolta, si verificò l’esatto contrario perché il senso del conflitto permea tutta l’opera, conferendole il suo sottile equilibrio tra comicità e poetica. Il risultato è forse la più bella interpretazione dell'attore (sostenuto da un gran lavoro di sceneggiatura su uno dei personaggi più profondi e memorabili della storia del nostro cinema) e l'opera migliore del regista (anche se Dimenticare Venezia, nominato agli Oscar, non è certo da buttar via) ma, a riprese ultimate, Manfredi e Brusati si giurarono che non avrebbero mai più lavorato insieme.
Anche se quasi tutto il film poggia su Manfredi, unico personaggio approfondito psicologicamente, sarebbe ingiusto non ricordare un buon Dorelli imprenditore in crisi, migrante fiscale nel paradiso degli evasori, e la bellissima Anna Karina, affascinante esule dalla Grecia dei colonnelli (sì, ci siamo dimenticati anche di loro).
È forse giunta l'ora di rivedere Pane e cioccolata e di farlo scoprire alle nuove generazioni?
Penso proprio di sì, perché questo capolavoro, ben calibrato tra grottesco e realismo, umorismo e dramma, è e resterà per sempre una pietra miliare del cinema italiano! :D

Audio: AC3 ITA
File Name: Pane e cioccolata.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
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Durata: 01:51:06 (6666.28 s)
Bitrate: 1559.949840 kbps
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Subtitles: ITA

Screenshots:

DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa: https://mega.nz/folder/FqgyAbAR#D4yVNFpEYpqYt8b-EZJP3A


7 commenti:

  1. Ho perso l'opportunità di pubblicare, mese dopo mese, preso da mille altri impegni e distrazioni, ma almeno qualcosina per il tradizionale rush della fine dell'anno vorrei davvero farvelo avere.
    Comincio quindi con questo strepitoso capolavoro di un completamente dimenticato Brusati (che sì, era scomodo, ma è stato trattato davvero male) per poi continuare con... beh, vedremo. ^___^
    Carissimi amici, dopo davvero trooooooppo tempo è per me un grandissimo piacere augurarvi: Buon Divertimento! :D

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    Risposte
    1. Bentornato e grazie per aver pubblicato un titolo poco ricordato di un regista prima emarginato e poi dimenticato ma che andrebbe rivalutato, caro Ran (ringraziamento tutto in rima per festeggiare il tuo ritorno)... ;-)

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  2. Ciao Ran. Ci proponi un film davvero particolare, che riesce a tenere insiemi i toni della commedia e le riflessioni più amare, come spesso avveniva a quei tempi. Non solo l'Italia era ben diversa (non dico migliore, ma diversa) ma aveva una diversa visione di se stessa e del mondo. Da questo punto di vista, la scoperta o riscoperta di molti titoli del passato non può che arricchirci. Personalmente, sono curioso di rivederlo con gli occhi di oggi. Grazie mille.
    il vecchio zio Pietro

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  3. Amici, non riesco a credere che siate passati a trovarmi così in fretta, malgrado siano passati sette mesi dall'ultimo post; sono commosso.
    Grazie! :D

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  4. ciao ranma, anche se è passato tanto tempo io tutte le settimane apro il tuo sito per dare un'occhiata e vedere che sia tutto al proprio posto, come sempre. sarebbe triste se il tuo blog non ci fosse più. grazie e buone feste anche a te. girix

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  5. Non posso che dirti grazie e bentornato. Il film è un piccolo capolavoro.

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