sabato 1 agosto 2015
Ratatouille
Titolo originale: Ratatouille
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: Animazione
Durata: 117'
Regia: Brad Bird, Jan Pinkava
Trama:
Remy è un topolino dotato di un olfatto straordinario e di un talento naturale per la buona cucina. Dopo una serie di rocamboleschi accadimenti, si trova separato dalla sua colonia e finisce a Parigi, sede del ristorante che porta il nome del suo Chef preferito: il famoso Gusteau. Qui Remy fa conoscenza con il giovane ed imbranato Linguini, un timido sguattero, che, grazie ai consigli del topo-chef, diventa ben presto famoso e celebrato. I due sembrano invincibili ma resta da superare il giudizio del temibile Anton Ego, il più feroce tra i critici culinari francesi....
Commenti:
Parlar bene di un film Pixar è ormai esercizio di mera routine, ma mai come nel caso di Ratatouille, la casa guidata dall'illuminato John Lasseter ha superato se stessa ed ogni complimento appare ridondante ed incapace di descrivere appieno la magia che traspare letteralmente da ogni singolo fotogramma. Se la tecnica, incredibile, raggiunta dagli animatori Pixar (i peli dei ratti sono impressionanti e così pure le vedute sulla skyline di Parigi) permette ai personaggi di acquisire un realismo tangibile, Brad Bird (già regista dell'ottimo Gli Incredibili) conferisce ad essi un surplus di umanità, grazie ad una serie di trovate narrative e sceniche originali e convincenti. La sceneggiatura è perfetta, innovativa, mai banale e ricchissima di spunti su cui riflettere: si pensi ad esempio alla difficoltà, denunciata dall'unica protagonista di sesso femminile del film, di riuscire ad entrare e farsi largo in un mondo prevalentemente maschile come è quello della cucina "d'élite". A fare ronzare le orecchie dei "critici" di professione (culinari, ma non solo...) c'è poi la geniale e lucida analisi autocritica che il feroce Anton Ego fa della sua professione...e potremmo continuare all'infinito. Ratatouille diverte e parecchio, ma non cerca mai la risata facile o grossolana, mancano finalmente gag basate su flatulenze, rutti e tutto il campionario proposto da qualsiasi altro film di animazione recente e passato (Shrek in testa). Al pubblico non resta quindi che seguire i consigli di Anton Ego e andare verso il nuovo senza arroccarsi su inutili preconcetti e querule dicerie: Remy e Linguini vi aspettano! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Ratatouille.mkv
Codec ID: H.264/MPEG-4
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 18.656132
Deviazione standard: 3.353601
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:46:02 (6361.64 s)
Bitrate: 931.345375 kbps
File size: 1.329.160 KB
Subtitles: ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.co.nz/#F!75UEVSrS!u68lUoSqk_3hG8EWqJ1HFg
Etichette:
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In un'era in cui i cuochi regnano incontrastati sui nostri piccoli schermi (e vi prego di andare a leggere lo speciale estivo in edicola di Martin Mystère per capire quanto siano pericolosi! ^____^), riuscire a metterli in ridicolo con tale facciatosta ma anche infinito garbo merita già un fragoroso applauso. Anche senza questo, però, Ratatouille resta comunque la più bella e riuscita commedia della Pixar... e scusate se è poco! :O
RispondiEliminaCari amici, come sempre in ritardissimo ma con il cuore: buon divertimento a tutti! :D
...e già che ci sono: buone vacanze per chi può. ; )
Grazie,mancava questa piccola perla,molto divertente.Ricambio anche io gli auguri per tutti di Buone Vacanze! ^__^
RispondiEliminaPellicola di realizzazione impeccabile anche se alla sua uscita in parte mi deluse, tante erano le aspettative che IO mi ero creato rispetto a una nuova opera di Bird. Rivedendola mi sono poi ricreduto, anche grazie al design curatissimo. Unico minimo neo da francofilo: "Gusteau's" invece di "Chez Gusteau" mi pare un piccolo peccato anglosassone, comunque perdonabile. :-)
RispondiEliminaRip di qualità eccelsa e leggero nel peso: un applauso e mille grazie.
Il vecchio zio Pietro
Ciao Marina! :D
RispondiEliminaHai ragione Zio Pietro, anche a me ha dato un po' fastidio ma, a ripensarci, il loro mercato di riferimento è pur sempre quello dei bambini americani. Difficile che capissero una citazione così raffinata, probabilmente.
Non dimentichiamo che le major americane hanno sempre usato come "cliente tipo" i bambini sotto i sette anni delle grandi pianure centrali, possibilmente con tare ereditarie dovute ai frequenti incroci tra parenti. Solo così si spiegano molti spiegoni assolutamente inutili presenti in un sacco di film! XD