Titolo originale: Le corniaud
Nazione: FRA
Anno: 1965
Genere: Commedia
Durata: 110'
Regia: Gérard Oury
Cast: Louis De Funès, Bourvil, Venantino Venantini, Beba Loncar, Lando Buzzanca, Venantino Venantini, Guy Delorme, Alida Chelli
Trama:
Marechal, piazzista un po' sempliciotto, riceve da un uomo d'affari l'incarico di andare a Napoli e prendere in consegna una Cadillac da portare in Francia. Il poveretto naturalmente non conosce l'effettivo contenuto della vettura e...
Nei primi anni '60 il cinema francese, come un po' ovunque, si trovò a dover competere con l'emergente televisione. Per cercare di arrestare l'emorragia di spettatori dalle sale, i produttori cinematografici decisero di reagire con quella che è forse l'unica strategia che conoscono: investire un sacco di soldi!
Le corniaud (che si potrebbe tradurre con "l'imbecille") fu uno dei primi di una serie di commedie francesi dal budget esorbitante. Anche se oggi quel milione di franchi investiti fa quasi tenerezza, per un'epoca in cui le commedie venivano realizzate in studio, quasi sempre ancora in bianco e nero e, comunque, destinate all'esclusiva distribuzione locale, fu una vera follia. La grande quantità di capitale permise a Max-Gérard Houry Tannenbaum, vero nome di Gérard Oury, di girare un vero road movie, a colori ed in situ, girando l'Italia (che fa sempre un bel "colore locale" come dimostrerà qualche anno più tardi il successo di Avanti di Billy Wilder) da Napoli a Ventimiglia, prima di rientrare nei più "normali" ambienti di Carcassonne e Parigi. Fu un mega spot pubblicitario per l'Italia e le bellissime italiane. Questo e l'eccezionale accoppiata De Funès-Bourvil resero il film un successone da 17 milioni di incassi solo in patria, record di box-office francese imbattuto per decenni. Possiamo solo ringraziare il buon senso di Oury e del produttore Dorfmann se, a differenza di oggi, invece di girare subito un Corniaud 2 decisero di scrivere qualcosa di nuovo come Tre uomini in fuga.
Malgrado una storia un po' esile (benché ripresa da un fatto di cronaca reale ^_^) la lunga serie di siparietti, tutti molto azzeccati, rende il film leggero ed ancor oggi piacevolissimo, con un De Funès in stato di grazia negli insoliti panni del cattivo ed un Bourvil che sembra inventato apposta per questo ruolo. Da rivedere senza alcun dubbio! :D