venerdì 29 settembre 2017

Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore


Titolo originale: Moonrise Kingdom
Nazione: USA
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 94'
Regia: Wes Anderson
Cast: Jared Gilman, Kara Hayward, Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton

Trama:
Anni Sessanta: per poter vivere liberamente il loro amore, un ragazzo e una ragazza sono costretti a scappare dall'isoletta del New England dove vivono. Di fronte alla loro fuga, i loro concittadini adulti si organizzano in vari gruppi per ritrovarli e riportarli all'ordine ma così facendo sconvolgono l'ordine e la tranquillità cui sono abituati e...

Commenti e recensione:
Benvenuti in un viaggio simpatico, sarcastico, satirico, ironico, tra le pieghe sottili del proibizionismo e della voglia di ribellione, tra i risvolti colorati dell’innocenza e dell’istinto, tra gli stretti corridoi della burocrazia e dell’età adulta. Questo è uno di quei film che sfida ad andare oltre, che divide gli spettatori in due: quelli che lo apprezzano, e quelli che lo amano, ovvero quelli che si fermano in superficie e quelli che scavano a fondo. ^__^
Wes Anderson continua a dimostrarsi uno dei più grandi registi del decennio, capace di creare "piccoli" capolavori del calibro de I Tenenbaum, Il treno per il Darjeeling e ancora Fantastic Mr. Fox e Grand Budapest Hotel, restando sempre sul limitare tra il New York style e il folle. E se, talvolta, questa sua capacità ha creato dissensi, qui è riuscito a mettere tutti d'accorto perché, mentre raggiunge i suoi massimi livelli nell’estetica, nella colonna sonora, così raffinata e curata nella strumentistica, nella fotografia dagli intensi colori pastello, immergendoci in incantevoli piccoli paesaggi della Nuova Inghilterra, racconta un amore tra dodicenni così forte e consapevole, così puro e sensuale da far impallidire tutte le altre storie.
Wes ci propone una sceneggiatura particolare e fuori dalle righe (scritta con Roman Coppola) ed un film interpretato coralmente in ognuna delle sue componenti per tener sempre viva una realtà ribelle, diversa. Tutto sembra essere descritto dal punto di vista un po’ stralunato dei ragazzi: i personaggi, i luoghi, le istituzioni, i dialoghi. Nessun personaggio è davvero normale fino in fondo e forse è proprio questa la sottile satira sollevata nei confronti della società: proprio i più rigorosi e conformisti saranno colpiti ed affondati mentre i sentimenti e le storie più pure e coinvolgenti saranno vissute proprio dai ragazzi, quelli strani, quelli che all’inizio sembrano essere esclusi dal mondo sociale e alla fine, come in ogni film che si rispetti, passano sotto l’arco del cambiamento e conquisteranno tutti.
Regia magistrale, in completa sintonia con ogni singolo elemento; attori, comparse, tutto si muove e si evolve con lo stesso linguaggio. Se del cast non si possono non citare, tra gli altri, un bravissimo Bruce Willis e un eccellente Edward Norton (forse non necessari ma certamente la loro presenza ha richiamato tanti spettatori al box office e dato loro l’opportunità di apprezzare un film dalla premessa non proprio irresistibile), i veri giganti di questo film sono i due assolutamente sconosciuti e non professionisti (spero solo per poco!!!) Jared Gilman e Kara Hayward, novelli “Romeo e Giulietta”, molto meno drammatici e molto più avventurosi, strani, stralunati, straordinari!
Diciamoci la verità, Moonrise Kingdom non è un film mainstream, eppure è riuscito ad incantare critici e spettatori e quindi: lasciatevi trasportare anche voi da un’innocente, disinibita, storia d’amore tra due strani dodicenni in fuga dalla loro realtà fatta di regole e conformismi. :D




Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 384]
DRF medio: 19.667137
Deviazione standard: 5.272309
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:29:46 (5386 s)
Bitrate: 1397.279526 kbps
File size: 1.426.890 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:







DVD Cover: compresa nella cartella
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!cH510DpJ!PUgw0tDra7noAkdjG5juPA

4 commenti:

  1. Rimasi completamente affascinato dalla regia straniante de I Tenenbaum e mi ripromisi di tenere d'occhio questo regista. Poi beccai, già iniziato, Grand Budapest Hotel, ne fui incantato e scoprii solo alla fine che era sempre suo. Con Moonrise Kingdom è la terza volta che mi frega ma, ammettiamolo, è davvero un piacere farsi fregare così! :)

    Carissimi amici, con ben mezza giornata di anticipo, Buon Divertimento! :D

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  2. Oibò, Ranmafan, riesci sempre a stupirmi! Questa volta con un titolo a me completamente sconosciuto e che presenti i maniera veramente accattivante.
    Penso proprio che dovrò smetterla di vedere solo commedie scollacciate degli anni Settanta!
    Grazie mille!

    RispondiElimina
  3. Eh, sì, questo è quello che io chiamo "un piccolo capolavoro". Non avevo mai visto nulla di Wes prima di questo film strepitoso. Un vero film per tutti, ma senza tutta quella cilappa sentimentale da 400 lire che ti si appiccica fastidiosamente al palato per 24 mesi

    E' il mago del piano frontale, una simmetria visiva che rasenta il maniacale, ed usa un montaggio asciutto privo di qualunque retorica.

    Non so se rendo: Ozu, Kaurismaki e Welles in un regista solo.

    La cosa assurda è che è così DENTRO l'immagine, così LINEARE nel montaggio da dare veridicità e essenzialità alle sue storie davvero oltre i limiti del surreale ( e funziona persino nel suo unico film a passo uno: "Fantastic Mr. Fox"). Surreal-realismo. Uno dei pochissimi registi imprescindibili degli ultimi 20 anni (assieme, guarda caso, ad un'altro Anderson: Paul).

    Mi sto comprando i suoi dvd pian pianino. Moonrise però non l'ho mai visto in lingua ( e non ho ancora il dvd).

    Grazie.

    Non lo starà cagando nessuno, ma questa è stata una grande scelta, ranma.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero convintissimo di averti risposto già a suo tempo ma, facendo oggi un controllo, mi sembra evidente che non ho salvato come si deve. SCUSA!
      Questo tuo commento è uno dei più belli che abbia letto e meriterebbe di essere aggiunto direttamente al post, anche perché indichi un punto che (e anche questo ero convinto di averlo messo) non compare: il maniacale simmetrismo di Wes. Definirlo Surreal-realista poi è una perla che avrei tanto voluto scrivere io ^____^. Grazie!
      Vero, non se l'è filato quasi nessuno ma mai come in questo caso posso solo dire: peggio per loro. ;)

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