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sabato 14 dicembre 2019

Philadelphia




Titolo originale: Philadelphia
Nazione: USA
Anno: 1993
Genere: Drammatico
Durata: 120'
Regia: Jonathan Demme
Cast: Tom Hanks, Denzel Washington, Jason Robards, Antonio Banderas, Joanne Woodward

Trama:
Andrew Beckett, giovane avvocato, è stato licenziato dallo studio legale presso cui lavora. I suoi colleghi sostengono che non era competente ma Andrew afferma di essere stato licenziato perché malato di AIDS. Deciso a difendere la propria reputazione Andrew, assume Joe Miller perché lo rappresenti nella causa per licenziamento illecito e...

Commenti e recensione:
Gli anni '90 videro la piaga dell'AIDS diventare un vero e proprio caso sociale, nel periodo in cui la malattia raggiunse il suo culmine non solo epidemico ma anche mediatico. Jonathan Demme, reduce dal successo de Il silenzio degli innocenti decise di dare la sua opinione sull'argomento provando a sensibilizzare il grande pubblico con Philadelphia, grandissimo successo di critica e di pubblico nonché vincitore di due premi Oscar (per Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen e per l'interpretazione di Tom Hanks). Un film, in virtù della sua fama, per alcuni anni molto amato persino dai palinsesti televisivi italiani.
Poi sparì.
Il nulla.
Non che il problema fosse stato risolto (anzi!), né quello dell'AIDS né, tantomeno, quello dell'omofobia ma semplicemente venne accantonato e, oggi, pur di non ammetterlo finiamo per bollare come "rigurgiti" quei tanti messaggi che dovrebbero invece farci capire che ben poco è cambiato.
Eppure Demme ce la mise davvero tutta per ralizzare qualcosa che si imprimesse nel (e spesso "sovrapponesse al") senso morale del pubblico. Philadelphia è frutto di una gestazione attenta fino alla mania, con una cura meticolosa nell'evitare di lasciare spiragli a critiche viscerali, fideistiche o di buoncostume. Ogni scena, ogni inquadratura, ogni parola è calcolata al millimetro, ogni dettaglio ha il suo peso nell'economia del racconto, eppure tutto, ambientazione, gesti, linguaggio e comportamenti, suona miracolosamente spontaneo. Siamo difronte ad un vero capolavoro di regia che, più di Hanks o Springsteen, avrebbe meritato l'Oscar.
Demme fa duettare Denzel Washington e Tom Hanks alla grande, trattando questi temi difficili con una sobrietà mai schiava della retorica, regalando emozioni forti persino nella parte procedurale, serrata ed intensa, che avvince e coinvolge sino alla lettura del verdetto.
Philadelphia è un film commovente in ogni suo fotogramma, un film che insegna un'importante lezione sul significato di giustizia, paura e discriminazione e che, ripudiando i preconcetti sull’omosessualità, apre un dibattito acceso e sempre attuale che non va assolutamente dato per scontato, ora più che mai.
Da rivedere (e soprattutto da far vedere a chi l'ha perso!) più e più volte! :D


mercoledì 10 agosto 2016

Lady killers


Titolo originale: The Ladykillers
Nazione: USA
Anno: 2004
Genere: Commedia
Durata: 104'
Regia: Ethan Coen, Joel Coen
Cast: Tom Hanks, Irma P. Hall, Marlon Wayans, J. K. Simmons, Tzi Ma

Trama:
Un gruppo di cinque musicisti in cerca di un posto dove provare la loro musica sacra, trova ospitalità a casa dell'anziana signora Munson. Ma le cose non stanno proprio come sembra: in realtà il prof. Goldthwait Higginson Dorr III e i suoi compagni altri non sono che un gruppo di banditi in procinto di fare il colpo del secolo. Quando la signora Munson scopre la verità e minaccia di chiamare le autorità i cinque gaglioffi decidono di farla fuori e...

Commenti:
"The Ladykillers" è uno di quei film che, nel programma di un festival, si sottovalutano per varie ragioni. In primo luogo perché si tratta di una commedia e si sa che le commedie vengono prese sul serio solo quando sono assurte al patrimonio dei classici. In secondo luogo perché si tratta del rifacimento americano di una pellicola inglese di 50 anni prima, una fabbrica di risate che è appunto diventata un classico (quella "The Ladykillers" che vi ho già proposto e il cui titolo è stato misterosamente storpiato in "La signora omicidi" anche se non uccide nessuno >_<). Però ecco: I Coen sono i Coen. Tautologico ma vero, perche' qualsiasi materia tocchino, ivi compreso il remake come in questo caso, la trasformano in un oggetto prezioso per raffinatezza e cinefilia. I Coen hanno un solo difetto: sanno di essere colti e non perdono l'occasione di dimostrarlo, eppure questa volta il divertimento non viene soffocato da tanto sapere. Se Tom Hanks è splendido e dà l'impressione di essere tornato l'interprete teatrale che fu agli esordi, prima dei trionfi cinematografici, con la caratterizzazione cesellata e a tratti ironicamente istrionica di un presuntuoso e logorroico maestro del crimine, superlativa è l'interpretazione di Irma Hall. Questa grande attrice ha la capacità di stupire ad ogni sua apparizione, come se fosse sbucata dal nulla. Invece ogni volta sono costretto a ricordarmi che ha alle spalle una carriera impressionante con ruoli premiatissimi. Se Hanks è un ottimo "chiunque", al punto di meritare assolutamente il ruolo occupato da Alec Guinness, in questo film è surclassato da una grandissima "Lady chiunque"! Piccolo consiglio: seguite tutti i titoli di coda. È dai temi del "Blues Brothers" che non si aveva un finale musicale così vivo! :D

giovedì 11 giugno 2015

Saving Mr. Banks


Titolo originale: Saving Mr. Banks
Nazione: USA
Anno: 2013
Genere: Commedia
Durata: 120'
Regia: John Lee Hancock
Cast: Tom Hanks, Emma Thompson, Colin Farrell, Paul Giamatti, Jason Schwartzman

audio/video: 10

Trama:
La vera storia di come la Walt Disney riuscì ad ottenere dall'autrice P.L. Travers i diritti del suo racconto "Mary Poppins". Le trattative durarono ben quattordici anni, perché la donna era scettica sulla possibilità che la compagnia fosse in grado di riprodurre al meglio i passaggi del suo libro. Raggiunto l'accordo e anche dopo il successo, la Travers si dichiarò delusa del risultato ottenuto ma...

Commenti:
Con Saving Mr. Banks si corre un bel rischio. Per la prima volta Walt Disney è portato sullo schermo in un lungometraggio di finzione, interpretato da Tom Hanks. Un bel rischio non per Hanks (che se la cava egregiamente!) nè per la Disney produttrice del film, che anticipa le accuse di incensamento non negando troppo la durezza della persona dietro l'icona. Il rischio lo corre piuttosto lo spettatore: distratto da questo evento, può sorvolare sul vero dono che il regista John Lee Hancock e le sceneggiatrici Kelly Marcel e Sue Smith hanno deciso di offrirci. Saving Mr. Banks è infatti un'elegante riflessione sul significato di proprietà intellettuale. Suona quasi un paradosso, arrivando da un'azienda di norma accusata di inglobare marchi, copyright, storie, personaggi e attività con la voracità di una balena dopo una dieta forzata.
Nell'attesa di capire come porci "politicamente" di fronte a una tale contraddizione, col cuore ci scopriamo impotenti davanti alla trasparenza del concetto tessuto nel film: Pamela ha scritto per dare un senso alla tragedia di suo padre alcolista (raccontata nei flashback con Colin Farrell), quindi la sua vocazione vive di un motore privato teoricamente incedibile. Da parte della Disney c'è sicuramente la celebrazione almeno professionale del fondatore, ma a sorpresa non è affatto aproblematica, ed è accompagnata da una lezione chiara sulla missione ultima del vero artista: sviluppare gli ammortizzatori per la strada dissestata dell'esistenza e condividendoli col mondo.
Per quanto mi riguarda, sono certo che apprezzerete come condivida appieno questa lezione! ^____^

giovedì 10 luglio 2014

Il miglio verde


Titolo originale: The Green Mile
Nazione: USA
Anno: 1999
Genere: Fantastico, Drammatico
Durata: 188'
Regia: Frank Darabont
Cast: Tom Hanks, David Morse, Michael Clarke Duncan, Michael Jeter, James Cromwell
audio/video: 10

Trama:
Durante la grande depressione, nel vecchio carcere del sud degli Stati Uniti, Edgecomb si occupava di quattro assassini che attendevano di compiere la loro ultima passeggiata lungo il cosidetto Miglio Verde, il corridoio rivestito di linoleum verde che li avrebbe condotti alla stanza delle sedia elettrica. Da quando prestava servizio a Cold Mountain, l'uomo aveva percorso quel triste tragitto accompagnando uomini molto diversi. Eppure non aveva mai incontrato nessuno che somigliasse a John Coffey, un ragazzone nero condannato a morte per l'omicidio di due gemelline di nove anni. Coffey aveva le dimensioni e la forza per uccidere chiunque, ma il suo modo di comportarsi era in netto contrasto con il suo aspetto fisico. Oltre a un carattere semplice e ingenuo e a un'infantile paura del buio, il ragazzo possedeva un dono soprannaturale. Era davvero colpevole del brutale omicidio?

Commenti
Questo è un film che, con stile di favola, tocca argomenti importanti come l'amicizia, la malattia, la fragilità dell'essere umano, l'inutilità della pena di morte. Forse non è un film perfetto ma scena dopo scena riesce a toccare tutte le corde dell'animo anche quelle più profonde. Altamente educativo.
Diretto da Frank Darabont ("Le ali della libertà") e candidato a quattro premi Oscar tra cui "Miglior film" e "Miglior attore non protagonista", il film è tratto dal romanzo in sei puntate scritto da Stephen King che ha entusiasmato il regista fin dall'inizio.
Tutto gira bene, del resto King ha spalle talmente robuste da sostenere anche qualche lentezza di troppo. Hanks, come sempre, è un protagonista perfetto: credibile, appassionato e appassionante. Da vedere e rivedere sicuramente! :D

venerdì 14 marzo 2014

Insonnia d'amore


Titolo originale: Sleepless in Seattle
Nazione: USA
Anno: 1993
Genere: Commedia
Durata: 100'
Regia: Nora Ephron
Cast: Meg Ryan, Tom Hanks, Bill Pullman, Susy Andersen, Rita Wilson
audio/video: 10

Trama:
Maggie Baldwin è morta da 18 mesi, e il marito Sam e il figlio Jonah, che ora vivono a Seattle, non riescono a rassegnarsi alla sua mancanza. Mentre Sam soffre in silenzio, Jonah, che capisce la sua pena, cerca di aiutarlo. Perciò la sera della vigilia di Natale, il bambino telefona alla dottoressa Marcia Fieldstone, che nel suo programma radiofonico chiede agli ascoltatori quale desiderio vorrebbero vedere realizzato, e le parla di suo padre, trovare una donna capace di fargli dimenticare sua madre è ciò che desidera Jonah.

Commenti
Bravi interpreti, musiche sognanti, dialoghi frizzanti, l’amore, il destino (alleato fedele degli sceneggiatori!), il dolore: tutto questo è Insonnia d’amore, commedia sentimentale di Nora Ephron ispirato da Un amore splendido, titolo del 1957 (con Cary Grant e Deborah Kerr) che trova generosamente spazio nei televisori e nelle parole dei personaggi, con le storie dei due film che si inseguono senza creare eccessivi e sgradevoli corto circuiti. Quasi in stile Lelouch assistiamo alle vite separate dei due protagonisti. Annie è una giornalista e vive a Baltimora, lui, architetto, a Seattle. Ulteriore merito del film di Ephron è il non dimenticare mai il dramma all’origine della storia – la morte di una giovane moglie e madre – senza tuttavia zavorrare di amaro miele e strazi l’intero lungometraggio. E il messaggio è chiaro sin dall’inizio: c’è il diritto di cercare un’altra storia d’amore.
Splendida colonna sonora! ^____^


Dedicato a Balteck
per tutto l'aiuto che mi hai dato nel lavoro di reup. ^_^

mercoledì 12 febbraio 2014

Cast away


Titolo originale: Cast away
Nazione: USA
Anno: 2000
Genere: Drammatico
Durata: 140'
Regia: Robert Zemeckis
Cast: Tom Hanks, Helen Hunt, Chris Noth, Paul Sanchez, Lari White
audio/video: 10

Trama:
Chuck Noland è un agente di una compagnia di trasporti. Vive a Memphis, ha una ragazza, Kelly. I due sono molto innamorati. Mentre da Memphis vola verso la Tailandia per lavoro, il suo aereo precipita in mare. Si salva miracolosamente e si trova su un'isola deserta. Solo. Si tratta di sopravvivere. Beve il succo delle noci di cocco, succhia la polpa dei granchi, si ferisce coi coralli. Disegna due occhi e un naso su un pallone, lo chiama Wilson, sarà il compagno con cui parlare, per non impazzire (?). Passano quattro anni. Chuck tenta la carta disperata della fuga dall'isola...

Commenti
Se c'è una metafora è proprio questa: si può ricominciare! E c'è dell'altro: l'isola solitaria non è un paradiso perduto, è un inferno. Valgono di più i rapporti, meglio se si trasformano in sentimenti forti. Ed è questa la differenza con Robinson Crusoe, che trecento anni prima lasciava la sua isola, dopo ventotto anni, a malincuore. Spaventoso (dunque magnifico) l'incidente aereo. E quell'isola sempre grigia, sempre tempestosa. Hanks, come e più di sempre, straordinario, versatile e talentuoso, che recita da solo per buona parte del film, in uno scenario naturalmente bello, ma davvero essenziale che concede poco alla spettacolarizzazione, per portare l'attenzione su concetti diversi e più sottili.
Ci sarebbe voluto poco, pochissimo, a buttar dentro al copione qualche palata di zucchero e sentimentalismo, invece Zemeckis e lo sceneggiatore William Broyles riescono a mostrarci le (dis)avventure del protagonista rendendole vere nel senso più intrinseco del termine. Stupenda la storia d'amore col pallone...

lunedì 13 gennaio 2014

Salvate il soldato Ryan


Titolo originale: Saving Private Ryan
Nazione: USA
Anno: 1998
Genere: Guerra, Drammatico
Durata: 163'
Regia: Steven Spielberg
Cast: Tom Hanks, Tom Sizemore, Edward Burns, Matt Damon, Barry Pepper
audio/video: 10

Trama:
Il 6 giugno 1944 il cap. John Miller sbarca con i suoi uomini a Omaha Beach. È un massacro sotto il micidiale fuoco tedesco. Il generale George Marshall, comandante supremo dell'armata angloamericana, apprende che la famiglia Ryan dell'Iowa ha già perduto tre figli e che un quarto fratello, James Francis Ryan, è stato paracadutato in Normandia oltre le linee nemiche. Dà ordine che sia ritrovato e rimandato a casa. L'incarico è affidato al cap. Miller che, con sei uomini e un interprete, parte alla sua ricerca.

Commenti
Neanche mi dilungo sulla bravura di Hanks e di Spielberg. Dramma bellico in 3 atti e una cornice. 1° atto: lo sbarco in Normandia, la guerra come carneficina e caos (i primi 24 minuti, fin troppo acclamati: da vedere, comunque, e da sentire); 2° atto: la ricerca di Ryan: apparentemente convenzionale e già vista, ma ricca di problemi e di domande senza risposta; 3° atto: la battaglia nel paesino di Ramelle per salvare Ryan e tenere un ponte: un compendio del war film made in USA che pone il film sotto il segno di una sospetta ridondanza, rivelata anche dal ricorso insistito alle riprese "a spalla" e agli effetti speciali. Film di forti impatti e molte bellezze, ma anche di numerosi stereotipi, interamente dentro la prassi e la retorica di americana. I tedeschi sono nemici e la Francia è vuota. o_O
Detto questo, rimane senz'altro uno dei film più belli di Hollywood. ^_^

mercoledì 13 novembre 2013

Prova a prendermi


Titolo originale: Catch Me If You Can
Nazione: USA
Anno: 2001
Genere: Commedia
Durata: 141'
Regia: Steven Spielberg
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye
audio/video: 10

Trama:
Frank W. Abagnale Jr. è il tipico ragazzo americano di buona famiglia degli anni '60. Ma l'improvviso dissesto finanziario del padre e il divorzio dei genitori lo costringono ad andarsene di casa. Ma come sbarcare il lunario? Ad esempio ottenendo una divisa da pilota Pan Am, falsificando assegni della compagnia aerea e comprandosi una macchina marcatrice per alterare i numeri degli stessi. In poco tempo Frank, che cambia identità più velocemente dei propri abiti, diventa una delle priorità dell'Fbi ed in particolare dell'agente Hanratty, esperto in frodi bancarie e come il suo antagonista solo al mondo.

Commenti
Catch me if you can è senz'altro il miglior titolo dell'ultimo Spielberg. I temi sono quelli caratteristici dell'ultima fase - i rapporti con il padre, la ricerca di una propria identità - ma stavolta il regista decide di divertire e divertirsi, cogliendo il bersaglio. Cast superlativo, regia impeccabile memore tanto della commedia di costume quanto della suspence hitchcockiana, un tono leggero mantenuto per due ore. Ottimo esempio di cinema di entertainment. :D

mercoledì 30 ottobre 2013

Apollo 13


Titolo originale: Apollo 13
Nazione: USA
Anno: 1995
Genere: Drammatico (ma finisce bene ^_^)
Durata: 139'
Regia: Ron Howard
Cast: Tom Hanks, Bill Paxton, Kevin Bacon, Gary Sinise, Ed Harris
audio/video: 10

Trama:
"Houston, abbiamo un problema": queste laconiche parole, pronunciate da una distanza di 205 mila miglia, lasciarono il Controllo Missione Nasa e tutto il mondo con il fiato sospeso. La navicella spaziale “Apollo 13″ era partita l’11 aprile 1970 dalla base di Cape Canaveral, diretta verso la Luna. Un’esplosione avvenuta a missione ormai avanzata stava facendo perdere ossigeno, potenza e controllo. Per la prima volta nella storia della conquista dello spazio la vita di tre cosmonauti era in pericolo…

Commenti
“Apollo 13″ è una pellicola al cardiopalma anche se può apparire come un classico blockbuster o, ancora peggio, come una “americanata” patriottica. In realtà, nonostante ricordiamo il contesto in cui si svolsero i fatti e cioè il 1970 in piena Guerra Fredda (anche se in realtà un anno prima Usa e URSS si impegnarono per firmare alcuni accordi bilaterali per il controllo degli armamenti), il film preferisce toccare altre corde puntando sulla emotività dello spettatore e cercando di coinvolgerlo – con una ricostruzione il più fedele possibile – nel cuore della storia.
Una regia precisa e un cast stellare, su tutti Ed Harris, uniti a un montaggio frenetico e lucido e la intensa colonna sonora sono stati gli ingredienti che hanno permesso lo straordinario successo del film.

venerdì 6 settembre 2013

Splash - Una sirena a Manhattan


Titolo originale: Splash
Nazione: USA
Anno: 1984
Genere: Fantastico
Durata: 111'
Regia: Ron Howard
Cast: Tom Hanks, Daryl Hannah, John Candy, Eugene Levy
audio/video: 10

Trama:
Quando è ancora un ragazzo, Allen Bauer viene salvato dall’annegamento da una giovane sirena. Anni dopo, sempre nello stesso luogo, la scena si ripete, ma Allen crede di aver immaginato tutto e non da peso alla strana vicenda. La giovane sirena ormai innamorata di lui decide di lasciare il mare per cercarlo a New York...

Commenti
Dedicato a chi ama le storie d'amore particolari, ma soprattuttto a chi piacciono le commedie a lieto fine, divertenti, con dialoghi vivaci, battute e personaggi buffi. Adatto a tutti, per una bella serata fra amici o in famiglia, il divertimento è assicurato!
Ron Howard (e tanti altri!) all'età della prima comunione ^_^! Anche se aveva già all'attivo un paio di titoli (tipo "Turno di notte" o "Attenti a quella pazza Rols Royce") qui comincia davvero a mostrare quelle qualità che hanno fatto di lui un grande regista; non è un caso che subito dopo si sia distinto con un film di successo come Coocon (in arrivo tra breve) e poi capolavori come "A beautiful mind", "Cinderella man" ecc.
Sceneggiata da Lowell Ganz, Babaloo Mandel e Bruce Jay Friedman è una graziosa favola alla Disney capace di evitare gli stereotipi e le banalità del genere; a mio avviso assolutamente da non perdere. :D

Dedicato a Marina
per tutto l'aiuto che dai agli utenti quando io mi distraggo un po' troppo. ^_^

martedì 24 luglio 2012

Forrest Gump


Titolo originale: Forrest Gump
Nazione: USA
Anno: 1994
Genere: Commedia
Durata: 142'
Regia: Robert Zemeckis
Cast: Tom Hanks, Robin Wright Penn, Gary Sinise, Mykelti Williamson, Sally Field
audio/video: 10

Trama:
Forrest Gump, con un quoziente d'intelligenza leggermente al disotto della media, arriva quasi suo malgrado a rappresentare un punto di riferimento in ogni settore con cui venga a contatto: campione di baseball, ping-pong e maratona, miglior soldato del suo gruppo e capace di atti d'immenso altruismo, con un attaccamento al denaro pari a zero eppure in grado di diventare ricchissimo. La sua vita scorre attraverso la seconda metà del '900 sfiorando appena la realtà, vedendola tutta ma incapace di rendersi condo della portata, spesso opocale, delle sue azioni.

Commenti
Tratto dal romanzo di Winston Groom (che è stato sottoposto a un lavaggio hollywoodiano) è un film che, come scrisse un critico americano, non ti fa pensare ma sentire, oppure ti fa pensare al modo con cui si sente. Bravissimo Hanks, idiota gentile anche nei minimi dettagli. Efficaci gli effetti speciali con nuove tecniche di editing digitale che consentono a Zemeckis di inserire Hanks in vecchi telegiornali accanto a Nixon, Kennedy, Johnson, John Lennon e di moltiplicare le comparse davanti al Lincoln Memorial di Washington. 6 meritatissimi Oscar: film, regia, attore protagonista, sceneggiatura, effetti speciali.

giovedì 20 maggio 2010

C'è posta per te



Titolo originale: You've got mail
Nazione: USA
Anno: 1998
Genere: Commedia
Durata: 115'
Regia: Nora Ephron
Cast: Tom Hanks, Meg Ryan, Parker Posey, Jean Stapleton, David Chappelle, Steve Zahn, Dabney Coleman, Greg Kinnear
audio/video: 10

Trama:
Kathleen Kelly è felicissima di lavorare nella sua libreria per bambini, ereditata dalla madre, che va a gonfie vele. Ha una relazione con Frank ma si innamora di uno con cui "chatta". Le cose per Kathleen iniziano a cambiare quando conosce Joe Fox ereditiero del megastore "dietro l'angolo" che apre proprio vicino al suo negozio.

lunedì 17 maggio 2010

Ragazze Vincenti



Titolo originale: A League of Their Own
Nazione: USA
Anno: 1992
Genere: Commedia
Durata: 123'
Regia: Penny Marshall
Cast: Geena Davis, Tom Hanks, Madonna, Jon Lovitz, Téa Leoni.
audio/video: 10

Trama:
A causa della guerra in Europa nel 1942, molte delle leghe di baseball erano state costrette a chiudere. Così, per accontentare i tifosi, alcuni organizzatori fecero nascere la lega femminile. La storia parla di una di queste squadre, prima derisa dal pubblico e poi presa in simpatia e tifata dallo stesso.

Commenti:
La regista sa dosare dolcezza e ironia (come del resto negli altri suoi film) per ottenere un tono che coinvolga e convinca senza apparire affettato.
La satira vera sulla quale si basa il film non viene semplicemente raccontata, ma poeticamente rappresentata.
Il film corrisponde a una idea profonda: quella della realizzazione di un progetto, in questo caso un progetto nato da uomini, ma poi assunto in pieno dalle donne che nel vincere la loro scommessa, crescendo insieme esprimono la loro forza, generatrice di libertà.
Sempre bravissima Geena Davis, mai veramente apprezzata quanto dovrebbe, e grandissimo Tom Hanks (ma va?!).
Quello che stupisce davvero è l'interpretazione di Madonna; per un intero film ha dato l'impressione di saper davvero recitare! Dopo quest'occasione, ha smesso. Non sarà che le serve un bravo regista per riuscire anche a sembrare un'attrice?
Questa è una commedia per godersi con tranquillità una gradevolissima serata. Non pretende altro ma, a scavare un po', da molto di più.

The terminal



Titolo originale: The Terminal
Nazione: USA
Anno: 2004
Genere: Commedia/Romantico
Durata: 105'
Regia: Steven Spielberg
Cast: Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones, Stanley Tucci, Chi McBride, Diego Luna, Barry "Shabaka" Henley, Kumar Pallana, Zoe Saldana, Eddie Jones, Jude Ciccolella
audio/video: 10

Commenti:
C'è un po' tutto in questa pellicola di Spielberg. Innanzitutto c'è il suo immenso mestiere che gli permette di girare sempre in modo particolare scene che altri avrebbero banalizzato. Poi c'è la denuncia verso un sistema che appiattisce la mente, omologa qualunque cosa e pone una norma sempre sopra l'individuo, c'è il dito puntato contro il consumismo ed infine c'è una storia d'amore sempre in bilico tra lo stucchevole ed il surreale.
Certo è che il maestro ha diretto bene il suo coro, ma senza quel grande attore che è Tom Hanks, capace come nessun altro di trasmettere la solitudine e l'abbandono di un uomo "scollegato" da tutto e tutti (e qui non c'è "Wilson" a fargli da spalla). Tra l'altro se non lo conoscessimo bene, e soprattutto se potessimo vederlo in lingua originale, potremmo veramente pensare che sia un russo.
Perché alla fine questo non è un film come tanti altri? Per tanti motivi, ma anche perché la fontana non funziona (capirete vedendolo).

Il film si ispira alla storia di un rifugiato politico, Merhan Nasseri che, avendo smarrito i documenti, rimase bloccato nella "zona franca" dell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Tombés du ciel, film francese del '93 con Jean Rochefort, aveva già sfruttato l'idea.

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