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domenica 27 novembre 2022

Pallottole su Broadway

Titolo originale: Bullets over Broadway
Nazione: USA
Anno: 1994
Genere: Commedia
Durata: 98'
Regia: Woody Allen
Cast: John Cusack, Jennifer Tilly, Dianne Wiest, Chazz Palminteri, Tracey Ullman, Jack Warden, Rob Reiner


Trama:
Il giovane commediografo David Shayne vuole sfondare a Broadway. Per mettere in scena il proprio spettacolo deve scendere a compromessi ed è costretto ad ingaggiare la pupa di un boss. Si tratta di una vera incapace ma...

Commenti e recensione light:
Questo è il classico "film minore" di Woody Allen eppure, anche rivedendolo dopo così tanti anni, non solo ha ancora un suo validissimo perché ma è da considerare, a tutti gli effetti, un gioiellino.
La verità è che non importa quanti soldi spendi in CGI ed effetti speciali, senza un bel copione ogni film è mediocre. Che pure non è che qui Allen abbia risparmiato in costumi e ricostruzioni, anzi!, ma se questo Pallottole su Broadway fosse stato girato in bianco e nero con gente vestita di cartone avrebbe funzionato comunque, proprio grazie alla spettacolare sceneggiatura scritta, cosa rara, a quattro mani da lui e Douglas McGrath e giustamente candidata agli Oscar (una delle 24 volte nel corso degli anni).
C'è poi quello spessore in più che Woody Allen riesce sempre a mettere nei suoi lavori, che non sono mai "solo" puro divertimento; che ci faccia ridere ridicolizzando le dittature, il sesso, lo sport, l’amore o le nevrosi, insinua sempre nello spettatore delle domande che rendono i suoi lavori molto più intelligenti del necessario e di questo lo dobbiamo davvero ringraziare. Qui ci spinge a chiederci chi sia davvero l'artista, scusate se è poco.
Pallottole su Broadway è una commedia vivace la cui storia procede senza momenti morti (ci sono morti veri ma è un'altra storia ^_^) proprio grazie ai dialoghi fulminanti, ai divertenti colpi di scena ed ai personaggi delineati perfettamente ma sono da ammirare anche gli attori, che non sbagliano una virgola, la raffinata fotografia di Carlo Di Palma e la godibilissima colonna sonora a base di musiche anni ’20. Un gran bel film, insomma!  :D


martedì 12 luglio 2022

Hannah e le sue sorelle

Titolo originale: Hannah and her Sisters
Nazione: USA
Anno: 1985
Genere: Commedia
Durata: 106'
Regia: Woody Allen
Cast: Mia Farrow, Michael Caine, Woody Allen, Dianne Wiest, Barbara Hershey, Carrie Fisher, Max von Sydow

Trama:
Le tre sorelle Hannah, Holly e Lee, vicine ma così diverse, vivono a New York. Per la Festa del Ringraziamento, che riunisce ogni anno la famiglia, le loro vite comuni e complicate si riannodano malgrado tutto e...

Commenti e recensione:
Non sono mai riuscito a decidere se questo sia o meno il più bel film di Woody Allen ma è, sicuramente, nella rosa dei suoi capolavori!
Maturo frutto della fusione di Provaci ancora Sam, Interiors e Commedia sexy di una notte di mezza estate, Hannah è una complessa commedia che confronta i suoi tanti personaggi ai problemi della coppia e della famiglia. E sono davvero così tanti, sia i primi che i secondi, che scrivere una storia frammentata nelle sottotrame di ben dieci personaggi principali (ed una quarantina di "secondari") senza perdere mai il filo è un exploit che non tutti gli autori, neanche i più grandi, possono permettersi. Riuscirci implica automaticamente vincere l'Oscar per la sceneggiatura come è, puntualmente e meritatamente, avvenuto.
Naturalmente, scrivendo il copione Allen non si è dimenticato di darci la giusta dose di comicità, tra varie crisi depressive e scelte religiose buttate come sempre su un’impronta ironica eppure capaci di far riflettere, ma anche questa la mantiene ad un livello di sofisticazione molto più maturo ed intelligente delle sue opere precedenti. Hannah e le sue sorelle è divertente, briosa e mai noiosa, profonda ma contemporaneamente leggera; anche se sembra svilupparsi ad episodi, tutto si lega meravigliosamente al filo che unisce le storie omogeneamente, al punto che è impossibile, per lo spettatore, non partecipare ed immedesimarsi in uno (o più!) personaggi.
E poi c'è lo straordinario lavoro dietro alla cinepresa, dove la genialità di Allen straborda. Le inquadrature sono raffinate quasi oltre la perfezione, superiori perfino, grazie anche al tocco magico di un colore freddo e piovoso, al bianconero laccato di Manhattan. Quant’è bella la New York di questa pellicola, ritratta nei suoi aspetti più affascinanti e suggestivi dalla bellissima fotografia di Carlo Di Palma, così intrisa di jazz, accogliente, prodiga, confortevole, intima e viva. Meglio di quella vera!
Nemmeno parlerò della spettacolare bravura di tutto il cast, dagli eccezionali Caine e Wiest, un Oscar a testa, alla complessissima Farrow o la spumeggiante Hershey (c’è un alterco tra lei ed il grande Max von Sidow del quale si dice strappò applausi a tutto il cast già durante la lavorazione); insomma, se anche il film non avesse avuto tutti i suoi altri grandissimi pregi, sarebbe stato comunque un capolavoro. ^_^
Allen firmerà altri titoli bellissimi nella sua vita ma Hannah resta un gioiello insuperato, l'apice della sua commedia, da vedere e rivedere, sempre con gioia! :D

domenica 17 gennaio 2021

Misterioso omicidio a Manhattan

 

Titolo originale: Manhattan Murder Mystery
Nazione: USA
Anno: 1993
Genere: Commedia, Giallo
Durata: 105'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Diane Keaton, Alan Alda, Anjelica Huston, Ron Rifkin, Marge Redmond

Trama:
La prematura scomparsa di una casalinga del West Side, apparentemente in ottima salute, trasforma alcuni membri dell'élite letteraria di New York in detective dilettanti. I sospetti abbondano e...

Commenti e recensione:
A quindici anni di distanza da Manhattan la coppia Allen-Keaton torna in una brillante commedia a sfondo giallo piena di sviluppi imprevisti e freddure a ripetizione. Originariamente pensata come sotto-trama thriller (poi scartata) per Io e Annie, la sceneggiatura di Misterioso omicidio a Manhattan ha subito importanti riscritture, soprattutto perché la parte di co-protagonista era, al tempo, di Mia Farrow e quindi assolutamente inadatta alla comica e spumeggiante Keaton; la surreale soluzione fu di rendere Allen il personaggio "serio"! Che poi è ciò che ha spinto il regista a rimettere in discussione la propria vita privata, ma questa è un'altra storia. Abbandonato il cipiglio freudiano, il nostro antieroe reindossa il suo abito mitico-simbolico preferito: quello del disilluso investigatore solitario che ha, però, una fifa matta del buio e ci mette sei mesi a capire che quelli de L'anno scorso a Marienbad erano dei flash-back.
Tipicamente alleniana è l'idea portante del film: l'omicidio come terapia di coppia. Sfruttando tutto il suo amore per il cinema d'annata, Allen fonde, su dialoghi particolarmente brillanti ed azzeccati, citazioni dei capolavori di Welles, Wilder, Resnais e Hitchcock (il film stesso è chiaramente un omaggio a La finestra sul cortile) ed il suo personalissimo modo di scherzare sulla morte. Il risultato è una thrillomedy particolarmente riuscita che, con il decisivo contributo dell’ottima Diane Keaton e le perfette performances di Alan Alda ed Anjelica Huston, ha reso questo film uno dei più piacevoli della lunghissima filmografia del nostro amato/odiato newyorkese.
Misterioso Omicidio a Manhattan è, a mio avviso, una piccola pietra miliare nella storia del cinema perché riesce ad unire, con grande ironia, una frizzante commedia giallo rosa ad una profonda riflessione sul mondo moderno e sul ruolo della coppia ("nessun palcoscenico è più vasto di un ménage" cit.) di qualsiasi genere sia.
Da rivedere, rivalutare e gustare fino in fondo! :D


mercoledì 18 dicembre 2019

Tutti dicono I love you




Titolo originale: Everyone Says I Love you
Nazione: USA
Anno: 1996
Genere: Commedia, Musicale
Durata: 110'
Regia: Woody Allen
Cast: Julia Roberts, Goldie Hawn, Woody Allen, Alan Alda, Tim Roth, Edward Norton, Drew Barrymore, Natalie Portman

Trama:
Joe e Steffy si sono amati, hanno avuto una figlia ma poi si sono separati. Da qui nasce un complicato intreccio di rapporti amorosi che alla fine portano la grande famiglia allargata a riunirsi a Parigi, con Joe e Steffy che ballano sulle rive della Senna e...

Commenti e recensione:
Tutti dicono "Ti amo". Tutti dichiarano "Con l'amore ho chiuso". Tutti, alla fine, ci ricascano. Soprattutto, tutti cantano in questo coraggioso musical fuori tempo massimo con cui Allen omaggia Vincente Minnelli e Stanley Donen, rivisitati con la comicità yiddish dei fratelli Marx. Nonostante in prima battuta possa sembrare insolito, benché ci avesse quasi provato ne La dea dell'amore, l'incontro tra il musical ed il cinema di Woody Allen rappresenta, in realtà, il coronamento di una carriera cinematografica puntellata di straordinarie colonne sonore jazz e swing dal fascino retrò, capaci di suggerire emozioni con la stessa intensità dei dialoghi.
Fra geniali trovate (la scena all’ospedale, la veglia funebre) e risvolti fantastici (i manichini che cominciano a danzare, il volo di Goldie Hawn nel ballo finale sulle rive del Senna) Woody Allen conferma le sue innumerevoli abilità e, seppur in un film buonista e poco caustico, mostra indubbiamente un elevato ritmo registico. Sullo sfondo di meravigliose scenografie naturali ed adorabili canzoni d’epoca, il grande regista newyorkese si rivela essere anche un eccellente coreografo. Oltre all’atmosfera, ciò che rende speciale il film è il cast di attori, ricchissimo e di impressionante spessore. Magari non farà gridare al capolavoro ma Tutti dicono I love you è una gradevole commedia romantica, godibile e spensierata, un inno alla gioia ed alla serenità interiore.
Da vedere sempre con molto piacere! :D


venerdì 1 marzo 2019

Io e Annie


Titolo originale: Annie Hall
Nazione: USA
Anno: 1997
Genere: Commedia
Durata: 94'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Diane Keaton, Tony Roberts, Carol Kane, Paul Simon, Christopher Walken, Shelley Duvall

Trama:
Alvy, attore comico di origini ebree, incontra casualmente Annie, una ragazza carina, un po' svitata, di famiglia benestante del Middle West. Alvy, già scottato da due matrimoni falliti, inizia il nuovo rapporto con paura ma anche Annie, istintivamente, dubita del successo del loro rapporto e mantiene un ampio margine d'evasione. Ciò nonostante, la relazione segue il più tipico dei corsi e...

Commenti e recensione:
Dopo più di quarant'anni si continua a parlare di Io e Annie (la American Film Institute l'ha persino inserita tra i cento migliori film statunitensi), eppure è "solo" una commedia. Il suo successo fu solo frutto di una serie di fortunate coincidenze cinematografiche o c'è di più? Dopo averlo rivisto (per l'ennesima volta), non ho dubbi: c'è! Io e Annie non è la solita storia d’amore "luiamalei tra mille difficoltà" da emulatori di Márquez, è un film sul Vero Amore.
Io e Annie, invece che del colera, è la storia dell’amore ai tempi della psicanalisi, il resoconto frammentario di una relazione che crolla su se stessa a causa non di tradimenti o di grandi drammi, bensì delle nevrosi che ciascuno riversa sull’altro e che entrambi confessano solo al proprio strizzacervelli. Il film stesso ha la struttura di una seduta di psicanalisi, in cui il paziente, ovvero Alvy (ma anche noi, riconoscendoci in lui), parla col pubblico in prima persona, passando liberamente da un argomento all’altro in un unico flusso di coscienza. Anzi, più che di flusso bisognerebbe parlare di un grande puzzle perché Io e Annie è un film frammentario su tutti i livelli, dalla successione delle scene alla loro stessa costruzione interna. Un puzzle che forse fece impazzire il povero Ralph Rosenblum al montaggio ma realizzato con tale maestria che valse al nostro depresso con gli occhiali un meritatissimo Oscar alla regia.
L’opposizione dei due protagonisti può essere messa in parallelo con quella fra le due città che rappresentano gli opposti nel panorama americano: New York e Los Angeles. New York è il mondo di Alvy e di Woody Allen in generale (sarebbe addirittura superfluo ricordare Manhattan): è una città, negli occhi del regista, la cui vita culturale si sostiene sulla decadenza, che si crogiola nel proprio perenne crepuscolo, proprio come lui è perennemente bloccato in una sorta di ossessione per la morte... al punto da non riuscire a godersi la vita. Los Angeles rappresenta invece la novità e l’evoluzione ma, al contempo, è anche il regno della vanità e della superficialità, un microcosmo ridicolizzato continuamente da Allen ma da cui Annie, donna vitale e che ha appena iniziato la propria crescita personale ed intellettuale, rimane inevitabilmente attratta.
Woody Allen mescola meravigliosamente una sceneggiatura perfetta, un cast assolutamente incredibile (la Keaton è così brava da surclassare persino lui!), tecniche cinematografiche geniali ed innovative e, come risultato, ci dona La Commedia per eccellenza. In un mare di commedie trite e ritrite che non riescono a raggiungerne la bellezza ed il successo, Io e Annie è, ancora oggi, tra le più belle di tutti i tempi! :D

venerdì 2 ottobre 2015

Il dittatore dello stato libero di Bananas


Titolo originale: Bananas
Nazione: USA
Anno: 1971
Genere: Commedia, Comico
Durata: 82'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Louise Lasser, Carlos Montalbán, Natividad Abascal, Jacobo Morales

Trama:
Il presidente della Repubblica di San Marcos viene assassinato e prende il potere il generale Vargas. Intanto a New York vive Fielding Mellish, un collaudatore vile e sfortunato con le donne. Fielding si innamora di Nancy, una ragazza politicamente impegnata che gli chiede di firmare una petizione contro la dittatura a San Marcos: Nancy respinge Fielding, considerandolo un debole. Il Nostro parte per San Marcos dove viene invitato, per secondi fini, ad una cena ufficiale; viene poi fatto prigioniero dai guerriglieri, costretto a combattere al loro fianco e...

Commenti:
Questo è l'Allen totalmente comico che se ne infischia della coerenza narrativa ma procede quasi per sketch che si vanno a sovrapporre l'uno sull'altro, dando luce a un film sicuramente sconnesso ma anche divertentissimo. Accanto a una comicità di tipo visivo qui ci sono molti tratti della cosiddetta "comicità demenziale" che qualche anno più tardi avrebbe visto la luce (penso soprattutto dei primi film di John Landis, maestro indiscusso della materia, ma anche all'amico Mel Brooks). Qui Allen ne ha per tutti: per gli americani esportatori di democrazia, per i rivoluzionari esportatori di bufale, per gli attivisti talmente miopi da non capire che vengono usati, per l'uso invasivo che si fa dei mass media, giusto per dare la scusa di riflettere.
Ma in verità, oltre alla forte comicità che porta risate a non finire, si possono trovare pochi significati secondari, più che altro una convinta satira nei confronti della stampa e della situazione Stati Uniti-Cuba. Potrebbe essere una carenza ma non è per niente penalizzante; specie per il primo periodo del regista, si sa, quello che conta sono le risate che, vi assicuro, proprio non mancano! ^_____^

giovedì 24 luglio 2014

La dea dell'amore


Titolo originale: Mighty Aphrodite
Nazione: USA
Anno: 1995
Genere: Commedia
Durata: 95'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Mira Sorvino, Helena Bonham Carter, F. Murray Abraham, Claire Bloom
audio/video: 10

Trama:
Una coppia della borghesia newyorchese composta da Lenny, cronista sportivo, e Amanda, gallerista, adotta un bimbo, Max, lasciato appena nato in un istituto da una sconosciuta. Il piccolo Max è adorabile, ma Lenny è ossessionato dal desiderio di conoscere la madre del piccolo. Carpito l'ultimo recapito della donna, Lenny riesce a scoprirne l'identità: è Linda, pornostar e prostituta e cerca di redimerla.

Commenti
È il più divertente, forse il migliore, dei film scritti e diretti da Allen negli anni '90. Due novità: il coro greco, semovente dal teatro di Taormina alle strade di New York, che commenta lo svolgimento dei fatti e cerca invano di interferirvi, trasformandosi infine in un balletto da musical; e la spregiudicatezza dei dialoghi in materia sessuale (formidabile la gag di Woody che tenta invano di combinare il matrimonio di Mira con un pugile suonato:"Mica t'avevo detto che era vergine"."Ma non a quel punto", obietta il pugile non tanto suonato). Ottima Mira Sorvino, premio Oscar 1996 come attrice non protagonista. ^_^

lunedì 21 luglio 2014

Amore e guerra


Titolo originale: Love and Death
Nazione: USA
Anno: 1975
Genere: Commedia
Durata: 85'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Diane Keaton, Harold Gould, Olga Georges-Picot, Féodor Atkine
audio/video: 10

Trama:
Russia, primi dell'Ottocento. Il piccolo Boris è un ragazzino molto serio, tutto dedito alla riflessione sul significato dell'esistenza. Innamorato della cugina Sonja, si vede respinto. Nel frattempo, Napoleone minaccia il Paese. Boris si rivela un pessimo soldato. Sonja, stanca del marito, si consola con diversi amanti. Boris, invece, si innamora della contessa Alexandrovna, suscitando la gelosia di Lebedkov, l'amante di lei, che lo sfida a duello. Certa che Boris perirà, Sonja promette di sposarlo se uscirà vivo dallo scontro. Lebedkov sbaglia la mira e Boris sposa Sonja. Inaspettatamente, il matrimonio è felice. Sonja spinge Boris a tentare di uccidere Napoleone...

Commenti
E il film della svolta (verso il dramma) di Allen, proiettato nel mondo tolstoiano di Guerra e pace per cavarne una stravagante e sgangherata farsa che sconfina talvolta in Dostoevskij. Raccomandato ai cinefili per la miriade di citazioni e ammiccamenti è una sorta di comico tributo del regista alla letteratura russa e ai suoi luoghi comuni. Memorabile la sequenza in cui Boris condannato per il tentato assassinio di Napoleone, viene prima rassicurato da un angelo inviato da Dio e quindi, immediatamente dopo, fucilato. Intelligente e divertente, di grande spasso e con una Keaton deliziosa. Da vedere assolutamente! ^__^

sabato 8 febbraio 2014

Il dormiglione


Titolo originale: Sleeper
Nazione: USA
Anno: 1973
Genere: Commedia, Comico
Durata: 88'
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Diane Keaton, John Beck, Mary Gregory, Don Keefer
audio/video: 10

Trama:
Entrato in ospedale nel 1973 per un piccolo intervento, Miles Monroe si risveglia duecento anni dopo. Nel frattempo è scoppiata la guerra nucleare e il mondo è stato diviso in due blocchi, uno dei quali comandato dal “Grande Leader”. Miles si finge un robot e riesce a fuggire poi, in qualche modo, si unisce ai ribelli e penetra in un laboratorio dove tentano di clonare il leader con ciò che resta di lui dopo un attentato...

Commenti
Il futuro distopico immaginato da Allen risulterebbe molto inquietante (lavaggi del cervello, controllo autoritario, cultura distrutta…) se non fosse continuamente oggetto del sarcasmo e delle battute fulminanti di Mike e delle idee di Allen (la guerra scatenata quando “un certo Paolo VII si impadronì della bomba atomica”…). Ovviamente, il genio di Woody Allen sta nel trasportare su un piano surreale (“sono duecento anni che non vado dal mio analista”) tutte le sue nevrosi e immaginare una situazione in cui poter sbeffeggiare, da vero giullare, le istituzioni e i capisaldi della cultura del ventesimo secolo mostrandone le (ipotetiche) disastrose conseguenze. Il Dormiglione è del 1973: Woody Allen non ha ancora elaborato quella particolare tipologia di commedia raffinatissima che gli varrà premi e riconoscimenti qualche anno dopo con Io & Annie e Manhatthan: Il dormiglione, infatti, è più simile a Il dittatore dello stato libero di Bananas o Amore e Guerra, in cui prevale un umorismo più fisico e demenziale, una serie di brevi gag – magari ripetute nell’arco del film – in un impianto ancora parodistico più che critico della realtà. Accanto a frecciate al vetriolo sui suoi bersagli preferiti (religione e sesso su tutti), ci sono scene completamente senza dialogo che sembrano prese a prestito da qualche comica degli anni del muto.
Come sempre con i film di Allen, l’adattamento italiano si prende moltissime libertà sulla sceneggiatura originale, alcune delle quali obiettivamente gratuite e non sempre efficaci. Il consiglio è di vederlo anche in lingua originale. ^_^

martedì 31 dicembre 2013

Una commedia sexy in una notte di mezza estate





Titolo originale: A Midsummer Night's Sex Comedy
Nazione: USA
Anno: 1982
Genere: Commedia
Durata: 88'
Regia: Woody Allen
Cast: Mia Farrow, Tony Roberts, Woody Allen, José Ferrer
audio/video: 10

Trama:
Andrew - un inventore dilettante un po' svitato - abita in una villa isolata insieme a sua moglie Adrian, noiosa e trascurata dal marito, perso dietro i suoi congegni, ora saltuariamente volanti, ora magici. Durante un fine settimana arrivano altre due coppie: Leopold, un anziano professore di filosofia, materialista dichiarato, presuntuoso e pedante, che sta per sposare la giovane e disinibita "fidanzata" Ariel, e Maxwell, un medico libertino, con la sua infermiera tuttofare Dulcy, tanto belloccia quanto oca e facile.

Commenti
“Una commedia sexy in una notte di mezza estate” non è generalmente considerato fra i capolavori per i quali Woody Allen viene ricordato, eppure è a mio avviso un film nel quale humour, immaginazione e romanticismo non mancano e risultano peraltro amalgamati alla perfezione. Ottime le interpretazioni, molto bello nel complesso. Perfetto per un Capodanno tranquillo come piace a me. ^_^


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