Titolo originale: The Great Race
Nazione: USA
Anno: 1965
Genere: Avventura, Commedia
Durata: 150'
Regia: Blake Edwards
Cast: Tony Curtis, Jack Lemmon, Peter Falk, Natalie Wood
Trama:
Due eterni avversari, un gentiluomo ed un imbroglione, organizzano all'inizio del '900 un'audace gara automobilistica con partenza da New York ed arrivo a Parigi. L'imbroglione gareggia con un'auto dotata di mille ingegnosissimi trucchi, non si contano i sabotaggi e...
Commenti e recensione:
Forte del successo della saga de
La Pantera Rosa, Blake Edwards, co-autore anche del soggetto, ottiene gli ingenti fondi per comparse, cambi di location, set e macchinari per girare questa commedia slapstick ispirata alla "Great Race" che si tenne nel 1908 da New York a Parigi (35 mila kilometri per sei vetture partecipanti che vide la vittoria, dopo numerosi conteggi tra tempo e km percorsi, dell’americana Thomas-Flyer sulla tedesca Protos). Edwards vi aggiunge anche una suffraggetta femminista, un po’ impicciona ma incantevole, colorando il raid di tanti episodi tra New York, il Far West, l’Alaska, la mitteleuropea Carpania (evidentissima e voluta citazione de
Il prigioniero di Zenda) e Parigi e dintorni. Ma, in realtà, l'esile trama è solo una scusa, un riempitivo tra una gag e le mille altre. Non si fa mancare nemmeno le torte in faccia a
La Battaglia del Secolo (4,000 torte e cinque giorni di riprese per una scena lunga quattro minuti!) in una gioiosa sarabanda che cita e scimmiotta a man bassa le Comiche tanto amate.
Irresistibile ed anacronistica insieme, la pellicola di Edwards ha fatto epoca anche grazie alle sue invenzioni stravaganti ed ai suoi personaggi al limite della caricatura, tanto da ispirare la serie di cartoni
Wacky Races (di grande successo anche da noi e che trovate dal
Buon Vecchio Zio Pietro) ed un intero filone di "corse" che arriva fino ai giorni nostri.
Lemmon e Curtis, già insieme in
A qualcuno piace caldo, sono come al solito impagabili e la Wood, nei panni di una scalpitante femminista, non credo sia mai stata così avvenente. Lo stolido Peter Falk, non ancora Colombo ma grandissimo caratterista, è forse il migliore in assoluto ed ha una storia particolare: in originale il suo personaggio si chiama Maximilian Meen e fu un'idea nostrana di trasformarlo nel Carmelo italo-americano dall’inflessione sicula (fantastico il "viva Garibbaddi!" urlato a bordo della Hannibal 8!); questo perché i traduttori erano memori del suo recente ruolo di "Joy Boy", ribattezzato da noi appunto Carmelo, in
Angeli con la pistola. Paradossalmente ora è più comico in italiano che nell'originale, proprio come accadde ad Ollio. XD
Tra le cose memorabili de
La grande corsa ci sono, indubbiamente, le due automobili, uno dei primi casi di giocattoli lanciati da un film. La Leslie Special bianca e oro e la malignamente super accessoriata Hannibal 8 (che io stesso ho amato alla follia ed ho ancora da parte ^_^) entusiasmarono i ragazzini di tutto il mondo e, ancora oggi, se ne possono ancora ammirarne gli originali al The Peterson Automotive Museum di Los Angeles. Se vi mancava una scusa per fare un giro in California... ;)
Uscito quasi in contemporanea con il simile
Quei Temerari sulle macchine Volanti di Ken Annakin, ebbe un discreto risultato di pubblico ma certo non di critica che, mai tenera con il genere, stroncò il film.
La grande corsa ebbe, però, un successo lento ma crescente, ribadito ad ogni passaggio televisivo, sino a diventare un cult del cinema comedy. In effetti con un budget (di allora) di 12 milioni di dollari, ne incassò in patria alla prima stagione "appena" 25 milioni. Fortunatamente il tempo si sarebbe preoccupato di fare ordine e rendere giustizia; il film continuò a macinare dollari su dollari ed il creatore dell’Ispettore Clouseau e di
Hollywood Party è oggi insindacabilmente, e con piena ragione, ritenuto uno dei più grandi maestri della commedia
tout court.
Queste sono due ore e mezza di avventure a ritmo indiavolato e gags che rendono sia onore a Stanlio e Ollio, a cui è dedicato il film, che piena giustizia al genere slapstick del muto.
Da (ri)vedere assolutamente e più volte all'anno! :D
Audio: AC3
ITA+ENG
File Name: La grande corsa.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 344]
DRF medio: 21.465831
Deviazione standard: 4.229580
Frame Rate: 25 fps
Durata: 02:28:12 (8891.72 s)
Bitrate: 1400.208002 kbps
File size: 1.942.016 KB
Subtitles:
ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/folder/VF9TRQjZ#NNJZMqi_T5MKlTEbajH_8Q
Anche questa settimana arrivo in ritardo e quasi mi vergogno ad augurarvi un buon weekend; tanto vale che vi dica subito "buona settimana". Però anche questa volta valeva la pena di aspettare perché il film è una vera delizia ed è tristissimo che non passi praticamente più in televisione. Chissà perché non è molto comune anche online; forse le nuove generazioni non sono state educate come si deve a Oggi le Comiche del sabato mattina.
RispondiEliminaProblema loro, noi sappiamo goderci questo Blake Edwards senza il bisogno di una recensione favorevole su TripAdvisor. ^_^
Buon Divertimento! :D
TripAdvisor lasciamolo stare dove sta (e grazie, ovviamente)! ;D
EliminaEdwards vale come garanzia, pellicola che non vedo da secoli e che nemmeno ricordo bene, e proprio quando meno te la aspetti viene data l opportunita di una seconda visione. Grazie ranmafan, ottimo lavoro.
RispondiEliminaCaspita, avevo già commentato poi mi era saltata la conessione...
RispondiEliminaComunque dicevo che mi manca e quindi acchiappo molto volentieri. Mi è esmpre piaciuto lo stile di queste commedie. Quanro alle nuove leve... Be', magari inizialmente storcono il naso, giudicandole datate nel ritmo e nell'immagine, poi solitamente si ricredono...
Grazie mille. vzp
ps- ritardi? pensa che io sto per restare fermo qualche giro...
:O Anch'io salterò il prossimo giro; ragazzi, vi lasciamo soli e disperati!^_^
EliminaAAAAHHH (grido di disperata solitudine)! ;D XDXD
EliminaTranquilli ranmafan e zio pietro, dopo tutte queste belle pellicole che ci regalate vi meritate una bella pausa. Grazie ancora , siete dei grandi!
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