Titolo originale: Il prefetto di ferro
Nazione: Italia
Anno: 1977
Genere: Drammatico, Storico, Azione, Western
Durata: 110'
Regia: Pasquale Squitieri
Cast: Giuliano Gemma, Claudia Cardinale, Francisco Rabal, Stefano Satta Flores, Enzo Fiermonte
Trama:
Cesare Mori, già noto per la sua inflessibilità nel tutelare lo Stato e la Legge, viene mandato a Palermo verso la fine degli anni '20 quale Prefetto e con eccezionali poteri. Quando una famiglia intera viene sterminata per atterrirlo, reagisce affrontando personalmente e uccidendo il boss Antonio Capecelatro. Raccolti numerosi indizi, ma impossibilitato ad agire legalmente per la mancanza di prove o di testimonianze, il Prefetto decide di spaventare i mafiosi e nello stesso tempo di ridare al popolo fiducia nello Stato ma...
Commenti:
Tratto dall’omonimo romanzo di Arrigo Petacco e sceneggiato dallo stesso Petacco in collaborazione con il regista Squitieri sulla base di un soggetto cui ha collaborato anche Ugo Pirro, “Il prefetto di ferro” è totalmente incentrato sulla figura del prefetto Cesare Mori (ottimamente interpretato da un intenso Giuliano Gemma in stato di grazia). Figura difficilissima da gestire, soprattutto alla fine dei '70, in pieni "anni di piombo". Squitieri subì il duplice ostracismo della sinistra, che lo ha accusato di fare apologia del fascismo, e della destra, per opposti motivi. Erano anni così. Eppure sia il personaggio, tutt'altro che senza macchia, che il film hanno uno spessore che merita di essere ristudiato. Il fuoco si combatte col fuoco o con la legge? Difficile rispondere, sia allora che oggi. Difficile farlo, soprattutto, in balia delle etichette politiche, sempre pronte ad appiccicarsi inesorablimente! È proprio per questo che Squitieri scelse un'impostazione da puro film western per raccontare una storia "senza tempo" che è diventata, soprattutto all'estero, un vero cult. Adattissime quindi le musiche di Ennio Morricone, sempre magistrali e incisive, e il famoso tema principale “La ballata del prefetto Mori” (musicata da Morricone con testo di Ignazio Buttitta) e interpretata da Rosa Balistreri, una delle voci popolari siciliane più affascinanti. Alla fine possiamo tranquillamente affermare che con questa sua opera Pasquale Squitieri si conferma uno dei registi più sottovalutati del panorama italiano. Guai a perdersela. :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA
File Name: Il prefetto di ferro.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 384]
DRF medio: 18.737222
Deviazione standard: 2.837995
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:52:51 (6771.2 s)
Bitrate: 1334.531931 kbps
File size: 1.246.451 KB
Subtitles:
ITA
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!75kl2S4C!NN9kWaRprjrru_UW-2YwGQ
Trovo che la scelta di Squitieri di girare un "western" sia stata geniale: qualsiasi altro modo di presentare questa storia sarebbe stata, inevitablimente, di parte. Era anche l'unico modo per "giustificare" una violenza che va benissimo su pellicola (e nelle polveri dell'Arizona) ma che, nella vita reale, fa rabbrividire. Magari rivedere questo film può far riflettere sui limiti della società che abbiamo fondato ma anche sulle qualità che ha rispetto agli estremismi facili. Trovo significativo che questo film sia un Cult in quasi tutta l'Europa e sia stato completamente dimenticato qui da noi (tranne per quel "rigurgito" prodotto dalla RAI un paio di anni fa ^__^).
RispondiEliminaCarissimi amici, per una rarissima volta in orario, buon fine settimana e Buon Divertimento! :D
grazie
RispondiEliminaCerto che definire "Il prefetto di ferro" filmino/commedia tranquillissimo... °O°
RispondiEliminaV orrà dire che l'istigazione... funziona!
Grazie mille. vzp
^__^ No, sulla commedia commedia ci sto ancora lavorando; questo era già praticamente pronto quando mi sono accorto che era già venerdì sera. Ma dove sono finiti mercoledì e giovedì? :O
EliminaDrammatico, Storico, Azione, Western: tutto giusto, buon Ran. E credo che aver ben bilanciato questa commistione di generi abbia -nel tempo- messo Squitieri relativamente al riparo dalle accuse di matrice politica, almeno in questo caso. Del resto in quegli anni era in buona compagnia, non mancando pellicole polizi(ott)esche/noir altrettanto "di ferro" bollate come fasciste, vedi il durissimo "Milano odia: la polizia non può sparare"...
RispondiEliminaciao Ranmafan, potresti sistemare il link de Il signore degli anelli (1978) ? grazie
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