mercoledì 22 maggio 2019

Inside Out


Titolo originale: Inside Out
Nazione: USA
Anno: 2015
Genere: Animazione, Commedia
Durata: 94'
Regia: Pete Docter

Trama:
Da un lato c'è Riley, undici anni ed una vita felice nel Minnesota, costretta a cambiare città per seguire i genitori a San Francisco. Dall'altra ci sono Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia che, da dentro la sua mente, ne determinano la personalità e l'umore e...

Commenti e recensione:
Quando si parla di un lavoro della Pixar, è inutile negarlo, si sa già che il risultato è sempre di altissimo livello. E non solo per l'indiscutibile qualità tecnica (che comunque fa sempre la sua bella figura) quanto per la profondità di sentimenti che sa risvegliare. Del magico team Pixar, Docter non è certo il meno talentuoso e ce l'ha già dimostrato ampiamente con Monsters, Wall-e e Up. Sfido chiunque a negare di aver pianto, riso e sorriso vedendo quei film.
Questa volta Docter firma sia la sceneggiatura che la regia ed ha creato un vero gioiello, non dico dell'animazione ma del Cinema stesso. Ha spesso raccontato i sentimenti, dando loro una forma astratta o mediata (Up, ad esempio, fu una riflessione sulla solitudine, sraordinaria in tutto), ed ha sempre spostato il confine del racconto di animazione un po' più in là, ad ogni film. Questa volta, a cadere è un altro colosso degli stereotipi narrativi hollywoodiani: quello per cui l’obiettivo è sempre "il sorriso gioioso, la felicità, la realizzazione positiva di qualsiasi proposito". È molto raro trovare film che insegnino a volere bene alla tristezza ma senza la minima traccia di narcisismo romantico o decadente, senza quelle facilonerie antipsichiatriche per cui la gioia diventa una specie di ipocrisia. Inside out lo fa magistralmente, con trovate visive perfette e personaggi che parlano direttamente al nostro animo. Gli occhioni blue di Riley bucano lo schermo in tutt’uno con la faccina felice di Gioia, una sorta di Trilly in versione moderna. Forse qualcuno ricorderà ancora Esplorando il corpo umano (o Siamo fatti così), quella serie di animazione educativa francese che descriveva il nostro organismo. Per quanto a decenni di distanza, ed anni luce da ogni altro punto di vista, Inside out ha più di qualche punto in comune con la serie. Non avendo però un intento strettamente educativo quanto artistico, Inside out racconta le emozioni trovando una sintesi delicata tra la fisiologia del cervello, le strutture della psiche ed una vicenda personale che produce immedesimazione nel pubblico. Gli eventi reali sono minuscoli nel tempo della bambina, mentre diventano molto più estesi ed avventurosi nella sua vita emotiva. C'è molto più di quanto ci si aspetterebbe e trovo affascinante che si siano sdoganate teorie così raffinate (attenzione, non pretende di essere scientifico!) in un'era di intelligenza artificiale incombente.
Nella sua complessità, Inside Out è una pellicola più per adulti, che possono comprendere meglio alcune trovate geniali ma non semplicissime, che non per bambini; questi se lo godranno tantissimo ma è più avanti che lo apprezzeranno davvero. Aiuta però sicuramente i grandi a capirli e, perché no, a ricordare che anche loro hanno avuto, tanto tempo fa, un buffo amico immaginario di zucchero filato.
Un piccolo grande capolavoro per tutta la famiglia e per tutti coloro che credono che si possa ancora volare con la fantasia! :D



Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Inside out.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 19.080399
Deviazione standard: 2.782206
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:30:46 (5446.32 s)
Bitrate: 1716.294591 kbps
File size: 1.654.979 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:










DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!YXxQ2CTR!tn9LP5RTX3Ngj43BwAPejw
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5 commenti:

  1. Oltre che per mostrarne la qualità tecnica, ho voluto inserire tra gli screenshots anche un'inquadratura in classe. Vi prego di notare come la Riley sieda in mezzo, a differenza dei cartoni giapponesi dove il protagonista è regolarmente nell'ultimo banco d'angolo. C'è un motivo molto semplice per queste scelte: non dovendo sempre animare lo sfondo (di solito un muro, angolo finstra) si risparmia un sacco di lavoro. Pixar non cede a questi mezzucci ed è disposta ad investire migliaia di dollari solo per farci sentire (attenzione: non notare consciamente!) la solitudine anche al centro della folla. Meraviglioso! :D
    Carissimi amici, di solito i film di metà settimana sono un po' meno importanti ma, questa volta, non mi sono trattenuto. Buon Divertimento! :D

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    1. Interessante quest'aneddoto sulla risparmiosità nipponica contrapposta al mirato dispendio di mezzi della Pixar... e grazie, ovviamente!

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  2. Buona proposta che ammetto di aver solo sbocconcellato a margine di mia figlia che lo ha preso in biblioteca. Trovarlo qui diventa un invito a vederlo con attenzione, anche per confermare l'impressione che ho avuto fin'ora. A differenza di quanto dici, mi è parso che si presti bene a una doppia lettura infantile/adulta. Se così fosse sarebbe un sicuro valore aggiunto! Vedrò.
    Il nome di Pete Docter mi diceva poco. Salvo quelli di Bird e Lasseter sono pochi i film Pixar che collego al loro autore... A fronte di ciò, mi vergogno un po' a dire che Monsters Inc. è uno dei miei titoli preferiti della casa!
    Insomma non ne azzecco una...

    Grazie di tutto, caro. vzp

    ps- film di metà settimana? Interessante locuzione, vuoi vedere che il vecchio Ranmafan... :-)

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  3. E'veramente un capolavoro da non perdere. Grazie ranmafan

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