Titolo originale: The Court Jester
Nazione: USA
Anno: 1956
Genere: Comico, Commedia, Azione, Musicale
Durata: 101'
Regia: Norman Panama, Melvin Frank
Cast (voci): Danny Kaye, Basil Rathbone, Glynis Johns, Angela Lansbury, Cecil Parker, Mildred Natwick
Trama:
Inghilterra, XII secolo: Roderico si è impadronito del potere con la forza. Il capo dei popolani a lui ribelli, uno pseudo Robin Hood picaresco, decide di sostituirsi ad un famoso giullare per poter entrare a corte ed agire liberamente e...
Commenti e recensione:
Com'è difficile scrivere di un primo amore! Conosco questo film fin da bambino e l'ho rivisto, con occhi sempre nuovi, un'infinità di volte, eppure spiegarne qui la bellezza è un'impresa. A seconda delle età, ho visto
Il giullare del re come avventura, poi comico, commedia, parodia e, oggi, come un amalgama perfettamente riuscito di tutti i generi lieti che mi vengono in mente.
Per questo lavoro, scritto e diretto a quattro mani da Panama e Frank, la Dena Pictures spese ben 4 milioni di dollari (e se guardate il cast stellare capirete da soli il perché) ma, per uno di quei perversi scherzi del destino, al botteghino recuperò appena la metà della cifra; fu un flop clamoroso. Solo con gli anni la pellicola ottenne il giusto riconoscimento ed il titolo (non che la Dena ci tenesse ma tant'è ^__^) di Cult.
La trama, nell'insieme e pur considerando gli scambi di ruoli e gli equivoci, è semplice e si sposa perfettamente con la fotografia dai colori accesissimi del Technicolor che dona alla pellicola una cornice ancora più fiabesca e naïf.
Scelsero Danny Kaye per la parte del giullare che, ammettiamolo, gli è stata praticamente scritta addosso. P&F hanno saputo sfruttare tutta la sua spettacolare capacità di passare dalla commedia pura al serio e al musical, intercalando momenti quasi slapstick. Kaye, che era sempre stato bravissimo, ha ripagato la loro fiducia diventando addirittura immenso! E benissimo si comporta anche Rathbone, che riesce perfettamente a reggere i dialoghi serrati (quelli che nel cinema sembrano essersi persi chissà dove) di botta e risposta fulminanti. Ah, dimenticavo: questo film è "anche" un Musical. Magari non canonico ma come si fa a sprecare un Kaye non mettendogli un'adeguata colonna sonora? Eccolo quindi, già nei titoli di testa, a cantare
Life Could Not Better Be ed introdurci, da bravo menestrello medievale, nello spettacolo. Ma, proprio perché è lui, rompendo la quarta parete, finendo per scherzare con la troupe e facendo riferimenti al cast. Perché non si scrive più così? ç__ç
Ricapitolando,
Il giullare del re ha una struttura perfetta, una colonna sonora deliziosa, i colori di una fiaba, degli interpreti eccellenti e dei dialoghi veloci fra Kaye, Rathbone, Natwick e la Lansbury stessa (mammamia, com'era giovane!) meravigliosi, perfetti e letteralmente esilaranti. Insomma, un film da ri-vedere assolutamente! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA+ENG
File Name: Il giullare del re.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 400]
DRF medio: 20.471549
Deviazione standard: 3.087725
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:37:06 (5826.32 s)
Bitrate: 2139.741548 kbps
File size: 1.798.502 KB
Subtitles:
ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!iz5GgALK!HZMoaOgOMkaeFpLGKmaDqw
Per questo appuntamento infrasettimanale vi propongo uno di quei film che (nel bene e nel male) mi hanno formato. Agli inizi amavo quell'aria di avventura che, malgrado la comicità e la parodia (che forse non sapevo cogliere) si respira ma è crescendo che l'ho veramente apprezzato per quello che è: probabilmente il più bel film di Kaye. Oggi questo nome è praticamente sconosciuto ma, nel cinema dell'epoca, era LA star, quantomeno della commedia comica. La sua faccia innocente, il suo umorismo così spontaneo da sembrare involontario e, non dimentichiamolo, la sua evidente preparazione, lo rendevano irresistibile, proprio quanto il suo giusto successore Gene Wilder.
RispondiEliminaCarissimi amici, visto che il mio ennesimo Anderson non sembra avervi commosso più di tanto (o forse ne avevate già comprato il DVD ^_^), eccovi una perla del cinema d'antan che, per non apprezzarla, dovreste avere il cuore di pietra. ;)
Buon Divertimento! :D
Devo proprio ampliare i miei orizzonti... D'altronde 'sti benedetti blog servono anche (se non soprattutto) a questo! Grazie mille, vedrò di approfittarne. vzp
RispondiEliminaciao ranma,
RispondiEliminalo guarderò con interesse e curiosità
grazie
girix
Ricordi di "antiche" visioni natalizie per un Danny Kaye tanto sfortunato (al botteghino) quanto brillante, forse mai più così brillante in seguito... ragion per cui ne approfitterò anch'io. ;)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina^__^ Vedo che ci sono ancora amatori del genere e questo, lo ammetto, mi fa molto piacere. Certo, siamo rimasti pochini ma, se insisto, magari riusciamo a coinvolgere anche le nuove generazioni. ;)
RispondiEliminaIl commento in effetti mi è venuto troppo lungo e forse non ha espresso bene il mio pensiero. Poiché Il blog mi dà il diritto al recesso, lo cancello. Ciao e auguri per il tuo blog.
RispondiElimina:O Nuuu, perché l'hai eliminato? ç__ç
EliminaA me piaceva e mostrava un tuo affetto per la poetica d'antan che ti rappresentava bene. :)
Da me non troverai mai vincoli o censure e le rarissime volte che ho cestinato un commento è stato solo per spam o perché offensivo.
E poi, chi sono io per lamentarmi della lunghezza degli scritti? Sapessi quanto mi sta costando ridurre i miei commenti a poche righe invece di scrivere delle tesine? In questo caso specifico, tra l'altro, eri molto vicino alle mie sensazioni. Anche a me capita, talvolta, di vergognarmi di un mio vecchio scritto ed ho dovuto imparare a convivere con questo "pudore dell'autore" a scoppio ritardato. Tranquillo: qui nessuno ti giudicherà, indipendentemente da quanto deciderai di scrivere. ^__^
Chiedo scusa par l'intrusione ma vorrei dire a Ran che ieri sera gli ho mandato una mail.
RispondiEliminatres