Titolo originale: Edipo re
Nazione: ITA
Anno: 1967
Genere: Drammatico, Tragedia
Durata: 104'
Regia: Pier Paolo Pasolini
Cast: Franco Citti, Alida Valli, Carmelo Bene, Julian Beck, Silvana Mangano
Trama:
Edipo è stato allevato dal re di Corinto come un figlio ma non sa di essere un trovatello. Quando viene a conoscenza di una terribile predizione, secondo la quale egli ucciderà il proprio padre e sposerà la propria madre, fugge dalla città e arriva a Tebe ma...
Commenti e recensione:
Trovo francamente troppo forzata l'interpretazione puramente autobiografica che, in tanti, hanno voluto dare a questo film. Ovviamente c'è anche questa sfaccettatura (impossibile non riconoscere in Laio, nella sua uniforme militare, il padre dell'autore) ma è, nelle intenzioni di Pasolini, un messaggio secondario. Lo stesso rapporto madre/figlio, che avrebbe potuto sviluppare con accenti boccacceschi e dal facile ritorno di botteghino, è appena accennato e velato dall'intangibilità diafana della Mangano.
Più profonda, invece, è la lettura dell'importanza della psicanalisi nell'idea che PPP ha del mondo. Se
Il Vangelo Secondo Matteo consisteva nell'analisi del binomio religione/marxismo, qui afferma esplicitamente il valore del pensiero freudiano. Dirà lui stesso, in una successiva intervista, che
"le teorie di Marx e di Freud sono i due cardini su cui si muove tutta la nostra cultura occidentale moderna". Dove la filosofia marxista è, però, uno strumento attivo volto a cambiare il mondo materiale, la teoria freudiana è esclusivamente conoscitiva: essa non risolve i conflitti dell’anima, aiuta al massimo a comprenderli facendoli emergere dal pantano indistinto dell’inconscio. E qui spicca la vera grandezza artistica di Pasolini perché per primo capisce che, proprio per questa sua manifesta incolcludenza, la psicanalisi permette all'individuo di permanere nella condizione leopardiana della stasi esistenziale e del dolore, situazione ingrata ma di privilegiata superiorità e di poesia senza limiti. È il dolore di Edipo, ignaro ma pur sempre colpevole, la catarsi del mito ma è la raffinatissima eternizzazione di questo dolore, sia fisico che morale, nell'apparente immortalità del sovrano costrettoa vagare, come l'ebreo errante o il vecchio marinaio di Coleridge, fino ai giorni nostri, fino all'odierna piazza di Bologna, a declamarne il valore tragico e poetico insieme.
Da questo grande pensiero, che gli frulla per la testa già dai tempi di
Accattone, è nata quella che è probabilmente la più bella intrepretazione delle tragedie di Sofocle, riuscendo come nessuno, prima di lui, a trasmettere il fascino psicanalitico, inquietante e moderno della storia di tutte le famiglie, con il figlio destinato a prendere il posto del padre e, quindi, a distruggerlo. Già questo avrebbe reso il film un capolavoro ma a Pasolini non basta perché, sottotraccia, ha perfettamente colto il vero messaggio dell'opera: riversare il concetto dell'innocente colpevolezza di Edipo sullo spettatore, non più l'antico greco ma quello moderno borghese che è inconsapevole, in termini marxisti, della natura criminale della propria condizione agiata. E se all'epoca questo venne letto come un semplice "rigurgito sessantottino", oggi, a distanza di cinquant'anni e con la giusta prospettiva, possiamo ammirarne l'intelligente filo logico che portò alle atrocità di
Salò.
Questa è un'opera complessa, di altissimo valore concettuale e che richiede una notevole capacità di astrazione per poterne apprezzare appieno tutte le sfumature teoriche, ma ha un fascino innegabile che la pone tra le più alte creazioni artistiche del secolo scorso! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA
File Name: Edipo re.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 384]
DRF medio: 19.159917
Deviazione standard: 2.980929
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:44:15 (6255.290658 s)
Bitrate: 1999.948109 kbps
File size: 1.773.884 KB
Subtitles:
ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!ecRm3YjC!C85AQ3mhwFhoNDeRSGM5pA
Come è difficile scrivere di Pasolini, sia in generale che, nello specifico, per quest'opera. Rileggendo il testo, che mi è costato ben più del tempo che avevo previsto (e che mi ha puntualmente fatto arrivare in ritardo!), mi rendo conto di essermi "un po'" lasciato prendere la mano. ^__^
RispondiEliminaPer chi non avesse voglia di leggere, o capire, il mio commento, riassumo dicendo solo che è sì un grandissimo film ma che va letto e goduto come un'opera d'arte. Come tale, le grossolane imperfezioni che scorrono sulla pellicola vanno viste come le laghe e pastose pennellate di El Greco o dell'ultimo Rubens, vibranti e cariche di pathos. Non è quindi un film per tutti ma, a mio avviso, sicuramente per molti di voi.
Carissimi amici: Buon Divertimento! :D
E bravo che ci appioppi un Pasolini di grande spessore. Lo rivedrò alla luce della tua recensione e del tuo successivo commento. Non esagero, ti assicuro, che oggi ho imparato qualcosa. Grazie mille davvero.
RispondiEliminaDimenticavo: la Mangano è teatro greco allo stato puro!
Eliminasn G R A Z I E
RispondiEliminapreso!! oggi forse riesco a rivederlo grz1.ooo
un saluto a tti