Titolo originale: Jason and the Argonauts
Nazione: USA
Anno: 1963
Genere: Avventura, Fantastico
Durata: 104'
Regia: Don Chaffey
Cast: Todd Armstrong, Honor Blackman, Nigel Green, Nancy Kovack, Gary Raymond, Niall MacGinnis
Giasone è inviato alla ricerca del Vello d'Oro dal re della Tessalia Pelia. Quest'ultimo, però, cerca di sabotare la spedizione perché un oracolo ha predetto che ad ucciderlo sarà proprio il giovane eroe, capitano della Argo, e...
Commenti e recensione light:
Gli Argonauti è, ancora oggi e dopo ben sessant'anni, un eccellente gioiello fantastico-mitologico. Al netto della sua semplicità è un film divertentissimo da seguire grazie al ritmo sempre più incalzante, ai suoi momenti di puro trash (senza mai scadere veramente nel ridicolo) ed, ovviamente, ai suoi fantastici mostri. Pensare che questi interagissero così bene con gli attori già allora è impressionante, altro che CGI!
Poco importa se Le Argonautiche originali siano solo una vaga ispirazione (nonostante l’ottima gestione della storia di Ercole) e che Todd Armstrong interpreti un Giasone per nulla tormentato come invece la storia vorrebbe perché, in fondo, rispecchia perfettamente i dettami del peplum all'americana, dove ogni angoscia esistenziale era bandita per non turbare le famiglie.
In questo Don Chaffey, ottimo mestierante, si è dimostrato adattissimo perché perché la corsa è frizzante, divertente ed esotica quanto basta: scegliendo le suggestive le musiche di Bernard Herrmann (che quello stesso anno musicò Gli uccelli di Hitchcock) e la luminosità dei colori Eastman, ha ammantato tutto il film di una grandiosità che non è invecchiata di un giorno.
E poi c'è l'apporto impagabile di Ray Harryhausen! Persino lui considerava questo "il suo miglior film" e, ammirando il suo lavoro, personalmente trovo che abbia ampiamente dimostrato che la magia esiste davvero. Le scene che ha firmato, dallo scontro con le arpie, inquietanti e perfettamente integrate nell’azione, al gigantesco Talos, l'Idra ed, infine, la spaventosa orda di scheletri guerrieri, sono entrate tutte nell'antologia del Miglior Cinema. La scena degli scheletri è così rinomata da essere omaggiata a profusione: così a memoria mi tornano alla mente Guillermo Del Toro, che gli ha praticamente dedicato il suo kaiju movie (prima o poi Pacific Rim ve lo metto ^_^), Sam Raimi, il cui esercito di scheletri ne L'Armata delle Tenebre è quasi identico a 30 anni di distanza, ed ovviamente Don Bluth ed i suoi scheletri risorti dal fuoco in Taron, che devono aver impressionato tantissimo anche quel giovanissimo Burton che, guarda caso, si è poi appassionato di stop motion.
Regista ed attori hanno fatto tutti un lavoro molto più che discreto e se gli incredibili pupazzi animati, frutto del virtuosismo di Harryhausen, rubano la scena, a noi restano comunque ben 100 minuti di divertimento in cui la noia è bandita, 100 minuti di puro ritmo, 100 minuti di un classico la cui aura Cult non si è assolutamente dissipata né, probabilmente, si affievolirà in futuro! :D
Gli Argonauti è, ancora oggi e dopo ben sessant'anni, un eccellente gioiello fantastico-mitologico. Al netto della sua semplicità è un film divertentissimo da seguire grazie al ritmo sempre più incalzante, ai suoi momenti di puro trash (senza mai scadere veramente nel ridicolo) ed, ovviamente, ai suoi fantastici mostri. Pensare che questi interagissero così bene con gli attori già allora è impressionante, altro che CGI!
Poco importa se Le Argonautiche originali siano solo una vaga ispirazione (nonostante l’ottima gestione della storia di Ercole) e che Todd Armstrong interpreti un Giasone per nulla tormentato come invece la storia vorrebbe perché, in fondo, rispecchia perfettamente i dettami del peplum all'americana, dove ogni angoscia esistenziale era bandita per non turbare le famiglie.
In questo Don Chaffey, ottimo mestierante, si è dimostrato adattissimo perché perché la corsa è frizzante, divertente ed esotica quanto basta: scegliendo le suggestive le musiche di Bernard Herrmann (che quello stesso anno musicò Gli uccelli di Hitchcock) e la luminosità dei colori Eastman, ha ammantato tutto il film di una grandiosità che non è invecchiata di un giorno.
E poi c'è l'apporto impagabile di Ray Harryhausen! Persino lui considerava questo "il suo miglior film" e, ammirando il suo lavoro, personalmente trovo che abbia ampiamente dimostrato che la magia esiste davvero. Le scene che ha firmato, dallo scontro con le arpie, inquietanti e perfettamente integrate nell’azione, al gigantesco Talos, l'Idra ed, infine, la spaventosa orda di scheletri guerrieri, sono entrate tutte nell'antologia del Miglior Cinema. La scena degli scheletri è così rinomata da essere omaggiata a profusione: così a memoria mi tornano alla mente Guillermo Del Toro, che gli ha praticamente dedicato il suo kaiju movie (prima o poi Pacific Rim ve lo metto ^_^), Sam Raimi, il cui esercito di scheletri ne L'Armata delle Tenebre è quasi identico a 30 anni di distanza, ed ovviamente Don Bluth ed i suoi scheletri risorti dal fuoco in Taron, che devono aver impressionato tantissimo anche quel giovanissimo Burton che, guarda caso, si è poi appassionato di stop motion.
Regista ed attori hanno fatto tutti un lavoro molto più che discreto e se gli incredibili pupazzi animati, frutto del virtuosismo di Harryhausen, rubano la scena, a noi restano comunque ben 100 minuti di divertimento in cui la noia è bandita, 100 minuti di puro ritmo, 100 minuti di un classico la cui aura Cult non si è assolutamente dissipata né, probabilmente, si affievolirà in futuro! :D
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Gli Argonauti.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 416]
DRF medio: 23.567790
Deviazione standard: 3.407033
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:39:42 (5982 s)
Bitrate: 2100.353499 kbps
File size: 1.815.711 KB
Subtitles: ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa: https://mega.nz/folder/VZhDmCqA#kaSiMhe630UUY2aakT8-CA
Come ho già scritto sulle pagine di Zio Pietro, questo non era il film che speravo di proporvi stasera e, visto il ritardissimo che ho accumulato, dubito che riuscirò a mostrarvi il mio progetto prima di qualche altra settimana. Magari ce la faccio per il capodanno cinese! ^___^
RispondiEliminaNon che caschiate male, intendiamoci! Un capolavoro di Harryhausen come questo è sempre un'esperienza indimenticabile. In realtà mi accorgo solo ora di non avervi mai fatto avere il settimo viaggio di Sinbad (ho sempre amato quel personaggio) quindi aspettatevi anche quello per la prima occasione utile. ;)
Cari amici, buona fine e buon inizio, con l'augurio che il 2023 porti davvero tanta felicità a tutti! Buon Divertimento! :D
Be', Ran, "Gli Argonauti" potrebbe forse essere un ottimo passo avanti per completare un'ideale rassegna dedicata ad Harryhausen (intanto grazie e auguri ricambiati)... ;)
EliminaP.S. Guillermo Del Toro? Bene "Pacific Rim", senza dubbio, ma che ne diresti di prendere in considerazione pure "La Forma dell'acqua"?
Sui tempi di realizzazione dei progetti non mi esprimo (per decenza)... Quindi ringrazio per questa nuova chicca d'antan che, hai perfettamente ragione, è un pezzo di storia del cinema.
RispondiEliminaInfine, un sincero augurio di ogni bene a tutti gli amici del blog.
vzp
Bellissimo, tra i miei peplum peferiti della vecchia scuola. Oltretutto quella Honor Blackman, in pieno biondismo, nei panni di Era è memorabile. Scena preferita: Poseidone che aiuta gli Argonauti.
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