Titolo originale: Kaitei gunkan (
La corazzata sottomarina 海底軍艦)
Nazione: JAP
Anno: 1963
Genere: Fantascienza
Durata: 88'
Regia: Ishirō Honda
Cast: Jun Tazaki, Tadao Takashima, Yoko Fujiyama, Yu Fujiki, Ken Uehara, Akihiko Hirata
Trama:
Strani eventi stanno accadendo sulla Terra, come la scomparsa di due ingegneri, e anche l'ammiraglio Kosumi sta per essere rapito. Dietro a tutto questo c'è l'Impero Mu, Scomparso dalla Terra 12.000 anni fa ma ora riapparso con l'intenzione di colonizzarla nuovamente e...
Commenti e recensione:
Dai racconti di Shunro Oshikawa, autore giapponese coevo di Verne e di cui ha subito evidenti infulenze, Ishirō Honda ha creato una storia complessissima, capace di mescolare
kaiju, fantascienza e fantarcheologia. In realtà, di
kaiju ega in senso stretto ce n'è davvero pochino perché il mostro appare per pochi minuti ma, oltre ad uno svitato capitano, freddo difensore dell’onore che attacca da solo l'intero popolo di Mu, c'è un elemento che ha ispirato la fantascienza nipponica successiva: il "super sottomarino"! Non solo piacque molto più di Manda, il mostro del film, ma il suo design influenzò diverse genrazioni di registi e creativi del Sol Levante (e non solo loro, a dirla tutta) e da lui discendono tutti gli astrosottomarini successici. Penso soprattutto a Leiji Matsumoto ed alle sue strepitose saghe
Yamato,
Capitan Harlock,
Galaxy Express 999 ma anche ad Anno con
Nadia o
Evangelion e, ammettiamolo, a gran parte del mecha. Si può a buona ragione affermare che, con questo film, nasce una nuova tipologia, tutta nipponica, di nave indistruttibile, il cosiddetto Gotengo: un vascello ipertecnologico che si pone a difesa della Terra e dotato di terrificanti poteri distruttivi. Già solo per questo,
Atragon è una pietra miliare.
C'è una certa reminiscenza storica alla base del mito di questo sottomarino: nel corso del secondo conflitto mondiale il Giappone costruì i più potenti sottomarini allora esistenti, la cui supremazia rimase intatta fino all’avvento della propulsione nucleare. Erano i sottomarini della classe “I”; lunghi più di 100 metri, dotati di larghissima autonomia, capaci di affrontare le enormi distanze delle attraversate oceaniche ed effettuare i collegamenti fra il Giappone e la Germania. Fu uno di questi giganti a silurare e ad affodare l’incrociatore USS Indianapolis, di ritorno dalla sua missione segreta di trasporto della bomba atomica destinata, in seguito, a colpire la città di Hiroshima. Altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che quella di
Atragon è una vicenda di scontri navali e, nella storia del Giappone moderno sin dalla vittoriosa battaglia di Port Arthur, la Marina è considerata la principale arma di offesa e difesa del paese. Con
Atragon rinasce il mito della marina giapponese.
C'è però in questo film un messaggio più profondo, tipico di Honda, che investe direttamente (e per l'epoca, in modo molto coraggioso) i temi del nazionalismo e di un orgoglio pericolosamente etnico, che vede da sempre la razza nipponica come depositaria di una esclusiva "missione salvifica" in Asia. Per metafore, Honda ci mostra da un lato il capitano Jinguji (tra l'altro, un Tazaki bravissimo) intriso di questa ideologia ma che il pericolo di perdere la figlia fa rinsavire, e dall'altro la terribile Imperatrice, anche lei con l'unica ragion di vita nella conquista dell'onore e del dominio globale da parte del suo popolo, che non può redimersi e perde. Sembra quasi una favoletta ma Honda ci racconta che, anche disponendo di una teclonogia avanzatissima, una politica aggressiva porta, come nel caso di Mu, al totale annientamento. Detto in quegli anni, ed a quel pubblico!, si tratta di vera temerarietà.
Tazaki a parte, gli altri personaggi, pur essendo bravi e deliziandoci spesso con la loro bellezza, sembrano più che altro delle semplici comparse, schiacciate dalla prorompente figura del capitano. La critica è unanimemente d’accordo nel giudicare il personaggio di Jinguji come uno dei più suggestivi e meglio dettagliati di tutto il cinema di Honda.
Anni fa, da bambino, vidi
Atragon e me ne innamorai perché è, senza dubbio, un caposaldo del sottogenere della fantatecnologia giapponese ma è con la consapevolezza di adulto che ho, finalmente, apprezzato la denuncia sociale del regista: se con la saga di Godzilla ha voluto gridare contro la follia atomica, in
Atragon è il militarismo giapponese degli anni 30-40 a essere messo sotto accusa. Attraverso l’ostinato patriottismo di Jinguji viene descritto il delirante sciovinismo che portò al dramma della guerra dell’Oceano Pacifico. Honda ha osato presentare una profonda critica alla nazione, pure se in forma di film a sfondo fantastico, dove si vede tutta la voglia di riscatto di un paese che, per decenni, ha tiranneggiato l'Asia e, girandolo, ha firmato quello che è, a mio avviso attuale, il suo film più bello.
Da vedere assolutamente! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA+JAP
File Name: Atragon.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 320]
DRF medio: 18.984147
Deviazione standard: 3.125847
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:31:38 (5498.2 s)
Bitrate: 1620.043615 kbps
File size: 1.345.357 KB
Subtitles:
ITA
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
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Non potendo postare, perché introvabile, "Il Golia attende" chiesto da girix, ho optato per questo assoluto capolavoro subacqueo; spero basti come consolazione. ^__^
RispondiEliminaDopo Latitudine Zero, per questo fine settimana vi propongo quindi un altro Honda (e vi prego di notare che, in locandina, di nome fa James! Lol!), sicuramente più famoso. Tra l'altro è quello che vi aspettavate già allora, se ben ricordo, e sono certo che ne apprezzerete tutta la bellezza vingage.
Carissimi amici, buon weekend e, raramente come in questo caso: Buon Divertimento! :D
Da fan sia dei Kaiju che degli altri lavori di Honda "paralleli" a quest'ultimi (Uomini H, Matango, Latitudine Zero, Una nube di terrore e, ovviamente, Atragon) ti arrivi dal sottoscritto un ringraziamento delle dimensioni di Godzilla! ;D
Eliminasei una forza, ranma! grazie mille per questa proposta.
RispondiEliminaa presto
girix
Buon lavoro, grazie
RispondiEliminaMa dove li vai a scovare questi titoli? Cerco di approfittarne e ringrazio vivamente. vzp
RispondiElimina^___^ Negli anni ho messo su una discreta collezione di dischi, non hai idea di cosa si trovi sulle bancarelle. Questo ce l'ho pronto dai tempi di Latitudine Zero o poco dopo ma era finito nel dimenticatoio. Menomale che girix ha chiesto il Golia e che mi ha fatto pensare a quest'altro sottomarino. ;)
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