Titolo originale: Louise en hiver
Nazione: FRA
Anno: 2016
Genere: Animazione
Durata: 75'
Regia: Jean-François Laguionie
Trama:
L'ultimo treno dell'estate parte dalla località balneare di Biligen, riportando in città gli ultimi vacanzieri e dimenticando l'anziana Louise. Poco male, pensa la donna, i parenti si accorgeranno presto della sua assenza e verranno a prenderla. Ma non è così e....
Commenti e recensione:
Forse voi ricorderete Jean-François Laguionie dal suo splendido
La tela animata, che vi ho proposto qualche anno fa, ma ai più, benché faccia cinema dagli anni '60 (e alcune sue opere abbiano fatto la storia dell'animazione) questo nome è completamente sconosciuto. Magari questo meraviglioso
Le stagioni di Lousie (ma preferisco
Louise en hiver, suona meglio e suggerisce di più) è proprio l'occasione giusta per scoprirlo anche se, all'alba dei suoi 80 anni, credo che del nostro giudizio gli importi davvero poco. Laguionie è sì un regista e sceneggiatore di cartoni aminati ma è, soprattutto, un grandissimo artista, figlio della più alta cultura francese e dal tratto vicinissimo alle più belle opere di Folon (per anni, prima di internet, ho pensato fossero la stessa persona!) ed al tardo surrealismo nord europeo, quello permeato dalla profonda vena poetica di Moebius e Magritte.
Il tempo passa, le stagioni quasi si confondono e la solitudine assume il volto speciale dei ricordi, della nostalgia di un passato mai veramente elaborato, rivisto con un'umana dolcezza che solo l'età sa riconoscere come amica fidata. Ecco cos'è l'intensità di questo film, che si sviluppa, oltre che nel tono pacato e leggermente ironico del racconto, soprattutto nel modo in cui si fondono il realismo delle immagini e la tecnica del guazzo che le illustra, apportando tali colori e una tale matericità che il naturalismo è presto superato e ci sprofonda nella sfera del poetico. Nonostante la varietà grafica, i corpi di Louise e dei suoi cari si sposano perfettamente con gli sfondi dipinti a mano grazie ai raffinati giochi di luce ed alla composizione dai tratti netti in puro stile
ligne claire del fumetto franco-belga. Sembra quasi che il colore sia disciolto nell’acqua del mare, che si confonda col vento ed il rumore della risacca, mentre la musica del piano di Pierre Kellner fa da perfetto contrappunto alla rappresentazione delle memorie e dei sogni più intimi e profondi. Attenzione: esiste il rischio di lasciarsi distrarre, per qualche minuto, di tanto in tanto, dal tono flemmatico che accompagna la passeggiata quotidiana sulla spiaggia di Biligen, nonluogo tanto caro all'autore, ma è un rischio contemplato, forse perfino voluto. Lungo la costa della Normandia Laguionie ha passato l’infanzia e lì, dove nacquero poeti come Maupassant, apprende quel modo di essere umano e artistico, quella dimensione fatta di solitudine e libertà. Come Louise, Laguionie nasconde il suo desiderio di rivalsa, di sentirsi forte ed indipendente, abbastanza da sopravvivere, più che alla fame, alla consapevolezza di stare invecchiando e di essere abbandonato(a?) da tutti. Lui è Louise, Louise è il suo cinema e questo cinema richiede di entrare nel film in punta di piedi, quasi accarezzando la materia pittorica e la texture, accettando la sua sfida gentile lanciata al rumore, alle storie pirotecniche, allo spettacolo spettacolare. Perché Laguionie non teme i silenzi ed i vuoti, anzi rischia ogni tanto di scivolare sulla sua trasparenza, il tratto delicato, le leggerezza del tocco, fino quasi a scomparire. Ma riesce anche ad evocare la vertigine di uno sguardo gettato oltre la scogliera o rendere la paura e la (ri)scoperta della libertà. E quando il film sembra quasi compiacersi troppo della propria lirica diversità, arriva una piccola idea narrativa, un suono, un gesto, un dialogo tra il cane e Louise, a riprenderci al volo, come fossimo aquiloni che si sono allontanati troppo, e ci riporta coi piedi per terra, dentro il vento, tra le onde del mare.
Le stagioni di Lousise è un vero capolavoro, una pellicola delicata ed estremamente intima, una piccola rarità nel panorama dell’animazione moderno da vedere, rivedere e sognare! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA+FRA
File Name: Le stagioni di Louise.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 400]
DRF medio: 13.843027
Deviazione standard: 3.222044
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:13:33 (4412.76 s)
Bitrate: 1103.190088 kbps
File size: 1.077.966 KB
Subtitles:
ITA+FRA
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!XAAEVARS!COzjlpa0nJhaXqApfEWYXg
Quanto avrei voluto (e forse potuto) scrivere di questo film... ma mi sono trattenuto e non ho parlato dei mille messaggi che manda. Molti, come quello degli orologi senza lancette o fermi, a rappresentare il nontempo di questo nonluogo, li coglierete sicuramente anche da soli ma, mentre scrivevo, mi sono reso conto che anche l'incredibile numero di tecniche pittoriche ha il suo significato. Laguionie sta cedendo, com'è ormai inevitabile, all'utilizzo della computer grafica. Lo fa con la sua solita squisita delicatezza ma, inutile negarlo, c'è, malgrado l'enorme mole di disegni accuratamente dipinti a tempera, talvolta così diluita da sembrare acquarello, altre volte spessa e materica. Non è un caso e, quasi più di ogni altro accenno nel film, ci fa capire come si senta l'artista che rivede la sua lunga vita creativa. E l'accetta, nel (tanto) bene e, anche, nel poco e potenziale male che vi trova. Per questi motivi, NON consiglio la visione ai bambini. Non perché ci siano scene da non fargli vedere ma perché è troppo profondo perché possano apprezzarlo davvero, così come non coglierebbero la bellezza di Neruda o Quasimodo.
RispondiEliminaCarissimi amici, per questa settimana vi propongo un vero capolavoro (tipicamente ignorato dalla nostra distribuzione) che credo apprezzerete davvero tanto.
Buon Divertimento! :D
Grazie 1000. come sempre ci regali un altro capolavoro, come sempre ci avvicini ad una cultura cinematografica elitaria. corro subito a visionarlo.
RispondiEliminaSN G R A Z I E
RispondiEliminaquesta è una '' B O R D A T A / P E R L A '' NATALIZIA,
che ci regali nell afa estiva...
non posso far altro che ringraziarTi e
prenderTi ad esempio nella mia paginetta...
Saluti.
ranma, sei sempre ai massimi livelli.
RispondiEliminagrazie!!!
girix
Super come sempre, grazie
RispondiEliminaAmmetto di non averlo mai visto, ma ricordo delle recensioni entusiaste. Poi ti ci metti anche tu, irrefrenabile nello scrivere, con la profondità delle tue considerazioni, con l'acume dei riferimenti colti. E noi, che ci illudiamo di non subire le suggestioni del mainstream, ringraziamo. vzp
RispondiElimina^__^ Ero sicuro che questo film avrebbe ottenuto la vostra approvazione. Certo, Zio Pietro ha ragione nel dire che (forse?) vi plagio un pochino con i miei scritti ma, credetemi, lo faccio a fin di bene. ;)
RispondiEliminaPlagiatore di cinefili innocenti che non sei altro! ;D
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo sempre amato il cinema d'animazione e scoprire questo film è stata una piacevolissima sorpresa. Ammetto di sapere poco o niente di questo regista, pur avendo visto e apprezzato molto la sua "Tela animata". Opere come queste dimostrano quanto questa forma d'arte possa dare se usata con arte e amore. Le produzioni commerciali hanno purtroppo contribuito ad alimentare lo stereotipo che vuole l'animazione un prodotto per l'infanzia e il semplice intrattenimento, senza alcuna pretesa artistica o di contenuto. Ma per fortuna ci sono artisti che credono nell'arte e difendono con passione le loro convinzioni. Grazie per avermi fatto scoprire questo titolo, Ranmafan e grazie per l'amore e la passione con cui curi questo bellissimo blog.
RispondiEliminaCiao Giancarlo, grazie a te!!! :D
EliminaScusa il ritardo, ero fuori sede e dal cellulare non sono mai riuscito a rispondere. È troppo piccolo, accidenti, sembra di sbirciare dal buco della serratura! Ma come fanno tutti questi ragazzini? Mha.
Sono davvero contento che ti sia piaciuto, anche per me è stata una gioia, sia vederlo che postarlo.
Mi farebbe davvero piacere approfondire l'opera di Laguionie ma, purtroppo, niente o quasi è stato tradotto in italiano (e figuriamoci!). Per fortuna la rete è comunque ricca di alternative; in questo caso in particolare: Youtube. Prova a dare un'occhiata agli splendidi "Gwen, le livre de sable" (suo primo lungometraggio) e, soprattutto, al bellissimo e poeticissimo "La Traversée de l'Atlantique à la rame". :D
https://www.youtube.com/watch?v=CGbgJGEvdU4
https://www.youtube.com/watch?v=wTv-I5iJz6I