domenica 8 settembre 2019

Dark Crystal


Titolo originale: The Dark Crystal
Nazione: USA
Anno: 1982
Genere: Animazione, Fantasy, Avventura
Durata: 94'
Regia: Jim Henson, Frank Oz

Trama:
Il grande Dark Crystal, che regolava l'equilibrio dell'Universo, si è spezzato causando la divisione del mondo in buoni e cattivi. Solo quando i tre soli convergeranno il Cristallo potrà essere ricomposto, oppure i malvagi regneranno per sempre. Il piccolo Elfo Jen ha l'incarico di trovare i frammenti di cristallo perduti ma i perfidi Skeksis...

Commenti e recensione:
Nel 1975 Jim Henson, acclamato creatore del Muppet Show e di Sesame Street, era terrorizzato dall'idea di passare alla storia come semplice autore di simpatici sketch. Aveva provato a creare The Land of Gorch per il Saturday Night Live Show, una sorta di versione oscura dei Muppets con nuovi pupazzi di un Pianeta Palude che parlavano di sesso ed alcolismo, per affrancarsi da Ernie, Bert e Miss Piggy ma il progetto non riuscì a decollare.
Quelli erano gli anni in cui si cominciava a guardare al pubblico adolescenziale con occhi nuovi, gli anni di Taron di quel Don Bluth che cercava di cambiare la Disney, di E.T., della Storia Infinita, dei Gremlins, di Conan e di quel gioiellino che fu Ladyhawke (sarebbero tutti usciti negli '80 ma è allora che cominciavano ad essere prodotti); anni in cui gli autori cercavano di dare uno spessore nuovo alla "cultura giovanile" e che riscopriva le versioni originali delle fiabe classiche; anni in cui non si aveva paura di far paura.
Con il vecchio amico e collega Frank Oz (l’uomo a cui dobbiamo, tra le mille altre cose, Yoda di Star Wars) Henson colse l'occasione e si lanciò nella produzione di The Dark Crystal, una pellicola fantasy con, per protagonisti, solo pupazzi animatronici e burattini e, soprattutto, una storia ben più cupa rispetto alle produzioni precedenti, ricca delle atmosfere tipiche dei fratelli Grimm.
Il risultato di tante fatiche (cinque anni di lavorazione ed una schiera agguerrita di animatori, tecnici, esperti di elettronica ed effetti speciali, capaci di dar vita ad animatronics ancora adesso all’avanguardia) è questo lungometraggio, personalissimo nel segno visivo, in cui l’invenzione grafica si accompagna ad antiche memorie sepolte nell’inconscio ed ad un estroso senso dello humour. Un film in cui gli incubi infantili s’intrecciano a dotte sofisticherie (innumerevoli sono i richiami figurativi a Hieronymus Bosch, Pieter Brueghel ma anche Max Ernst). Con tuffi al cuore, soavi parentesi ed un gusto del grottesco che dà un’originale espressività agli abitanti di questo capriccioso bestiario, Henson ha raccolto degnamente la preziosa lezione di Ray Harryhausen.
E poi esplose il "difetto Taron"! In quegli anni, ma per molti versi ancora oggi, regnava sovrana l'ombra lunghissima del "Fantasy per famiglie" che, per il grande pubblico, continuava ad essere simboleggiato da Biancaneve e La bella addormentata. Un pregiudizio che, sul piano del marketing, coincide
   1) con l'acquisto dei biglietti del cinema da parte dei genitori per gli spettatori più piccoli e
   2) col mancato acquisto da parte dei ragazzi un po' più grandicelli, più legati alla TV.
Di norma era solo alla fine del liceo che si ricominciava ad andare al cinema e tutta la fetta di mercato a cui era destinato il film disertava le sale. Costato 25 milioni di dollari, ne portò a casa solo 45 milioni (sia a causa delle lamentele dei genitori che della concorrenza nelle sale di E.T.). Sempre meglio di altri titoli, come il bellissimo Legend di Scott, perché, comunque, nessuno riuscì a negare l'eccezionale bellezza delle immagini; si piazzo, nell'elenco annuale, poco dopo Rambo e addirittura sopra Conan il barbaro. Insomma, The Dark Crystal se la cavò per il rotto della cuffia e, grazie a ciò, Henson ha potuto produrre il bellissimo Labyrinth – Dove tutto è possibile che, Muppets a parte, è certamente il suo vero capolavoro cinematografico (e dove non osò più far recitare solo pupazzi).
E oggi? Oggi Dark Crystal (per misteriosi motivi, noti solo ai distributori nostrani, da noi perse il "The"; probabilmente pensarono che non ne comprendessimo il significato) rimane un film bellissimo, fantastico e surreale, in grado di dare davvero molto a chi è ancora capace di stupirsi! :D


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Dark crystal.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 18.869147
Deviazione standard: 3.162346
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:33:08 (5587.581955 s)
Bitrate: 1521.615550 kbps
File size: 1.652.640 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:









DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!SUgDTSwA!rI0dJHLui_mLvHOFH8oZeg
Files Racaty
https://racaty.com/8tigtjn4w40d
https://racaty.com/hnu9r9hz3121
https://racaty.com/qn5giicv05fb
https://racaty.com/26itauzfygh1
https://racaty.com/llvu2etdc9jt
https://racaty.com/4q23gnbcmatk

6 commenti:

  1. Questo è un fantasy per palati fini, destinato solo a chi è capace di apprezzarne, oltre all'avventura, le spettacolari ambientazioni e la cura maniacale per i dettagli di scena. Soprattutto è per chi ha la fantasia necessaria a capire uno spettacolo di burattini o di Pupi siciliani perché la mimica facciale è, per forza di cose, minimalista. Per pochi? Non credo, o perlomeno non qui dentro. ^__^
    Carissimi amici, dopo questa lunga pausa ricomincio a postare e, spero, a riprendere il ritmo consueto. Anche perché ogni volta che devo ripartire è quasi come se cominciassi da zero... ed è faticosissimo.
    Un po' in ritardo, buona domenica e, come di consueto: Buon Divertimento! :D


    PS: a quasi quarant'anni di distanza sta per uscire, su Netflix, il prequel di questo film. Una serie di cui non ho (volutamente) visto ancora nulla ma che spero davvero non mi deluda.

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    Risposte
    1. Ottima proposta, Ran. :-) Tra l'altro, me lo sono rivisto giusto un mesetto fa!
      Come si suol dire incrociamo le dita, e speriamo che si ricordino di noi "palati fini" che lo apprezzammo all'epoca (e non vorremmo oggi vederne un prequel dove gli aggiornamenti tecnologici prendano il sopravvento sulla "magia" del racconto originale o, ancora, dove le necessarie cupezze di quest'ultimo vengano smussate a favore di un pubblico di giovanissimi incolpevoli vittime del Moige e di conseguenza allevati a Peppa Pig e similari nonché esageratamente innocui prodotti)... ;-)

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  2. Questa estate mi ha tragicamente impigrito. Con la complicità di una vacanza minata (o benedetta) dalla scarsità di "campo", ho goduto di un po' di digital detox ma sono stato avaro di commenti. Per cui, grazie per le tue recenti proposte, tutte interessanti, tutte molto ranmafaniane. Come quest'ultima, d'altronde. Non conosco questo titolo ma dalla tua recensione mi sembra una pellicola di grande maturità, sia artistica che intellettuale. Bene bene bene. Continuiamo così.
    il vecchio zio Pietro

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  3. Sn G R A Z I E
    ciao
    un altra bordata/perla (la prima autunnale)
    rivedo molto volentiri, grz...
    un saluto a tti

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  4. Che bello risentirvi tutti quanati! :D
    Vediamo se, magari domani, riesco a pubblicare qualcos'altro. Devo ancora decidere se un horror (datato, quindi oggi adatto ai bambini ^_^), una commedia o un orientale semisconosciuto ma di grande valore. Mah. ;)

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