martedì 24 dicembre 2019

Il ladro di Bagdad




Titolo originale: The Thief of Bagdad
Nazione: UK
Anno: 1940
Genere: Avventura, Fantastico
Durata: 106'
Regia: Michael Powell, Tim Whelan, Ludwig Berger
Cast: Conrad Veidt, Sabu, June Duprez, Morten Selten

Trama:
Ahmed, sultano spodestato, e Abu, simpatico ladro, fuggono insieme da Jaffar, mago e visir. Quest'ultimo usa le sue arti per liberarsi dei due e sposare la bella principessa che invece ama Ahmed ma Abu incontra un genio e...

Commenti e recensione:
Ci sono film che non si possono e non si devono dimenticare.
Molto prima che in una Galassia lontana lontana Lucas ed il suo gruppetto mettessero insieme i più spettacolari effetti speciali della nostra generazione, Michael Powell raggruppava il meglio di un'era e creava il più bel sogno su pellicola mai realizzato. Erano gli anni in cui il cinema inglese osava (a dire il vero, spesso con successo) sfidare Hollywood: sfruttando tutte le conoscenze raggiunte all’epoca in materia di trucchi ottici e meccanici, il film infarcì quasi ogni scena di effetti speciali arrivando a far volare cavalli, combattere uomini con ragni giganti e comparire giganteschi geni della lampada, avvalendosi anche di un eccellente uso del Technicolor così da vincere ben 3 premi Oscar. A farla da padroni sono la tecnica del matte painting (che consentiva di integrare immagini riprese in live action con sfondi dipinti su mascherini), usata per creare fondali, estendere set creati in studio e creare illusioni (come quella del genio gigantesco) e quella del compositing (sovrapposizione ed integrazione di più livelli di immagini, come faceva la Disney in Biancaneve). La particolarità di questo film è che molti degli effetti sono, per così dire, "veri": l’enorme ragno con cui combatte il protagonista è in realtà una miniatura animata del maestro Ray Harryausen, le navi sono dei perfetti modellini ripresi al rallentatore ed il tappeto volante era un vero tappeto steso su una lastra di metallo appesa a cavi praticamente invisibili (mentre un grande ventilatore gettava aria sul protagonista per dare l’idea del movimento ^_^). Anche il cavallo volante era un vero cavallo ripreso su sfondo blu e rappresenta, assieme a molte altre scene del film, una delle prime prove di chromakey (l'ormai classico "fondale verde" anche se qui era, appunto, blu e senza CGI).
Tre registi (in effetti, calcolando i non accreditati, sei) si sono impegnati per realizzare questo assoluto capolavoro ma è sicuramente Powell il vero autore: certi tratti distintivi del suo cinema, l’uso espressivo del colore, gli inventivi movimenti di macchina da presa, l’arte della ricostruzione fiabesca in studio e la voglia di musical portano chiaramente la sua firma eppure è il magnifico apporto di tutti gli altri che rese questa grande "fantasia araba" un vero successo. Basti pensare alle scene d'azione, in cui Tim Whelan affiancò Powell, dove certi carrelli fanno un baffo a tutti i dolly e le steadycam a seguire. E non parliamo del cast! Un grandissimo Conrad Veidt, tedesco (che in quegli anni non era certo un complimento) con occhi così magnetici da regalarci un Jafar che il Topo può solo sognarselo, la bellissima Duprez ed il sempre simpatico Sabu, idolo delle ragazzine di tutto quel decennio. Persino l'un po' slavato John Justin fa, in questa cornice, la sua notevole figura.
È incredibile che, nel pieno della guerra e dei bombardamenti, su una piccola isola così tanti talenti si sforzassero di regalarci un sogno... ed infatti dovettero fuggire a metà del lavoro e finire l'opera proprio negli USA. Nonostante i travagli nella lavorazione la pellicola vanta un'invidiabile armonia tra le parti e, malgrado il Gran Canyon, è e rimarrà sempre un film britannico. Infatti, come scrisse un critico dell'epoca, fece "crepare d’invidia" gli americani, che dovettero aspettare quasi quarant'anni per rifarsi.
Chi, soprattutto per colpe anagrafiche, l'ha perso deve assolutamente rimediare; chi lo ha visto da piccolo certamente se lo ricorda e lo vorrà rivedere, soprattutto in questa splendida versione perfettamente restaurata! 😁


BUON NATALE A TUTTI!!! :D
ed un grosso abbraccio dal vostro 
ranmafan


Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Il ladro di Bagdad.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 528]
DRF medio: 19.036746
Deviazione standard: 3.667799
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:41:53 (6113.28 s)
Bitrate: 1699.606762 kbps
File size: 1.556.438 KB
Subtitles: ITA+ENG

Screenshots:











DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
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9 commenti:

  1. Erano anni che volevo pubblicare questo titolo ma la mia versione in DVD, e tutte quelle su cui sono riuscito a mettere le mani, hanno una qualità pessima, da brutta duplicazione di una pizza passata mille volte in proiezione (e magari è proprio così). Poi, pochi mesi fa, il colpo di fortuna: una versione tedesca (e lo si può notare dai titoli di coda) restaurata in maniera strepitosa, sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo! :O
    Carissimi amici, con questa perla di una bellezza ineguagliabile, vi auguro buon divertimento ed un FELICISSIMO NATALE!!! :D

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  2. che bello, me lo ricordo anche io. lo vedrò con i bambini
    grazie ranma buon natale!

    girix

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  3. In effetti "Il ladro di Baghdad" con una qualità così elevata non è proprio cosa da tutti i giorni... Buon Natale anche a te, Ran! :D

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  4. Sgranate gli occhi: non l'ho mai visto!
    Direi che, viste le vacanze, potrei proprio approfittarne!
    Grazie mille, Ran!
    AUGURI A TUTTI!
    vzp

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  5. sn G R A Z I E
    ciao
    hanno fatto un bellissimo restauro e grz x la proposta
    akkiappato e messo in cosa (sai com è)...
    Auguri a tutti
    ciao

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    1. sn G R A Z I E
      ciao confermo S P E T T A C O L O
      film veramente ben restaurato e consigliatissimo da vedere e rivedere
      una bellissima bordata/perla NATALIZIA bravo RAN!
      saluti a tti.

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    2. Sono davvero contento! Ho lavorato molto per realizzare questa versione ma, lo ammetto, ne sono davvero fiero. ^_^
      Ora sono tornato e spero di riuscire a mantenere il ritmo che mi ero ripromesso.

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  6. Visto e apprezzato con mia figlia.
    Mi permetto una riflessione. Oggi gli effetti speciali creano una realtà virtuale assolutamente verosimile, ma non meno artefatta di quanto abbiano creato gli autori di questa pellicola. Ovviamente, un confronto dei risultati non può prescindere dalla tecnica, ma ciò che oggi è avanguardia domani chissà come sarà visto... E chissà quali frontiere toccheranno i registi del futuro.

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    Risposte
    1. Verissimo! Nemmeno i sogni, ripensandoli al mattino, sono completamente verosimili. Pur sapendo che la regina della Bella Addormentata non può trasformarsi davvero in drago, leggendo quelle pagine (o, da bambini, sentendocele raccontare) l'emozione del fantastico non è meno reale. Non c'è davvero bisogno di verosomiglianza totale per smuovere la fantasia e, prima o poi, anche gli spettatori se ne ricorderanno. ^__^

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