Titolo originale: Memoirs of an Invisible Man
Nazione: USA
Anno: 1992
Genere: Commedia, Fantascienza
Durata: 106'
Regia: John Carpenter
Cast: Chevy Chase, Sam Neill, Daryl Hannah, Michael McKean, Stephen Tobolowsky
Trama:
Nick Halloway, agente di cambio a San Francisco, arrivista, edonista, mediocre, diventa invisibile durante un incidente scientifico. Un funzionario dei servizi segreti, che vuol impadronirsi di lui per servirsene come spia ed accrescere il proprio potere, gli da una caccia spietata e...
Commenti e recensione:
Puro divertissement,
Memoirs of an Invisible Man (
memorie e non avventure, una differenza fondamentale che, ancora una volta, la traduzione italiana non si degna di considerare) è un gioiellino fantascientifico, insolito nella filmografia di John Carpenter, precursore dei tempi ed, al contempo, capace di un affettuoso sguardo cinefilo agli albori della 7ª arte. Carpenter si dimostra capace come pochi di portare avanti il proprio discorso antropologico anche quando è costretto a lavorare su commissione: la storia di Nick Halloran, strizzando l’occhio a tutto un genere cinematografico omaggiato dalla sobrietà stessa dei toni scelti dall’autore, racconta ancora una volta, in puro stile Carpenter, la dura battaglia tra realtà e fantasia e la necessità umana di trovare una dimensione di riconoscimento essenziale con cui poter sopravvivere al mondo, in questo caso nel drammatico momento della solitudine cui è costretto l’invisibile Chase, finalmente consapevole della necessità di "essere visti". Il fugace scambio di battute tra i protagonisti, "È bello vederti", "È bello essere rivisto", è fondamentale per stabilire la qualità dell’approccio carpenteriano al tema dell’invisibilità, che non è il potere codificato da H.G. Wells capace di rendere il singolo individuo una sorta di pericolo ambulante o un supereroe, quanto una variabile impazzita in grado di ridefinire la percezione del sé e l’approccio con gli altri. Nick Halloway, viene detto chiaramente, era invisibile prima ancora di diventarlo: un uomo solo, senza amici, impegnato in giornate sempre uguali fra l’arte dell’arrangiarsi e quell’agire sbruffone di chi non ha niente da perdere. Impossibilitato ad "essere visto" può iniziare un processo utile finalmente a "vedere" se stesso ed il mondo e, paradossalmente, è solo da invisibile che diventa interessante. Purtroppo per lui, anche per la CIA. A fronte di tanta acutezza tematica, il film resta comunque una commedia romantica dai dialoghi fulminei alla Hawks, discreta ma puntuale nelle citazioni (Nick che si toglie le bende è un bell'omaggio al film di Whale), con atmosfere metropolitane opprimenti alla
1997: Fuga da New York. Sembra quasi che Carpenter abbia tentato di intrecciare
Starman con
Intrigo internazionale.
Il cast, per quanto improbabile, è particolarmente adatto. Carpenter riesce nell’impresa di far sembrare Chevy Chase, il caratterista da
National Lampoon’s Vacation, un vero attore e, con la sua regia, lo dota di una rispettabilità ed una capacità d’indagine psicologica del personaggio per lui inusitata (un po’ come accadrà a Jim Carrey con la svolta semi-seria di
The Truman Show). Con la bella Daryl Hannah dev'essere stato più semplice: è dolce come lo zucchero ma, attenzione!, è molto più della classica "bionda in pericolo"! Particolarmente azzeccato è anche il Sam Neill versione pre-
Jurassic Park, molto convincente come spietato e paranoicamente maligno mastino dei Servizi.
Spaziando dalla sci-fi all’horror, e passando per l’adventure, John Carpenter ha dimostrato, nel corso della sua carriera, una dote indiscutibile: la capacità di garantire standard sempre al di sopra della media. Pur trattandosi, in questo caso, di un copione scontato (tratto dal libro omonimo di H.F. Saint e non da Herbert George Wells), Carpenter riesce a stemperare la prevedibilità della storia da un lato profondendo quella sua tipica mistura di tensione e (black)humor, dall’altro deviando le traiettorie della commedia convenzionale in quelle della farsa (oltre a saper dosare con cura il tasso glicemico della love story dei due protagonisti).
Avventure di un uomo invisibile è un film farcito di citazioni (oltre all’
Uomo invisibile del ’33 ci scappano anche Hitchcock e molti altri) ma soprattutto di autocitazioni: non sono i ricordi di Nick Holloway quelli che scorrono sullo schermo bensì quelli del regista stesso che ha visto, in questo progetto precedentemente rifiutato da Ivan Reitman e Richard Donner, l’occasione per provare a dimostrare a chi non aveva saputo apprezzare
Grosso guaio a Chinatown che il suo cinema è molto più ricco di quello cui l’etichetta di "regista horror" che gli è stata affibbiata farebbe pensare. Un cinema spesso sottovalutato ma bellissimo e di cui questo film è sicuramente un perfetto esempio: un (potenziale) blockbuster intelligente, poetico e leggero, da vedere con grande piacere! :D
Audio: AC3
ITA+ENG
File Name: Avventure di un uomo invisibile.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 304]
DRF medio: 18.602270
Deviazione standard: 2.908016
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:35:02 (5701.96 s)
Bitrate: 1286.156739 kbps
File size: 1.165.968 KB
Subtitles:
ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa
https://mega.nz/folder/T94XVCzT#LMffIBU0M07bx5lUNomlzQ
Stavo davvero per postarvi uno dei film più famosi di Carpenter... poi mi sono ricordato di questo bistrattato (dalla critica) piccolo capolavoro ed ho optato per Memories. Carpenter non era l'unico, in quegli anni, a tentare di rivitalizzare e rielaborare, con spiccata disinvoltura postmoderna, i codici dei generi: Landis e Spielberg, solo per fare un paio nomi, tentavano le stesse vie. Il suo pregio, la sua marcia in più, era il suo spirito artigianale, quel suo metodo pragmatico, quella sua meticolosa attenzione per l’imprescindibile aspetto tecnico che ogni spettatore richiede ad un film e che lui applicava in tutti i suoi lavori, fossero pure opere di cui non aveva piena paternità, persino su commissione, com’è appunto questa. Con queste premesse, come si fa a non amare Carpenter? ^_^
RispondiEliminaCarissimi amici, buon fine settimana e Buon Divertimento! :D
grandissimo! una pellicola di carpenter a cui non si e resa giustizia, invece a mio parere ha molte scene originali, e anche gli attori non sono male. Grazie ranmafan!!
RispondiEliminaNon si può non amare Carpenter, anche quando si tratta di film su commissione sui quali non aveva il completo controllo, vedi qui ad esempio il dover "subire" un Chevy Chase imposto dalla produzione o, ancora, il fare a meno delle sue efficacissime colonne sonore... insomma, quando non era in condizione di regalarci un grande capolavoro come lui -e non degli invadenti produttori- avrebbe voluto che fosse realizzato. Grazie! :-)
RispondiEliminagrazie, ci voleva un film così per alleggerire il rientro al lavoro:-)
RispondiEliminagirix
Avvinv.zip.004
RispondiEliminaImpossibile da leggere e scaricre
Grazie per la segnalazione, amico. Per fortuna deve essersi trattato di un problema momentaneo di Mega perché ora l'ho scaricato benissimo.
EliminaRiprova e tienimi informato se hai ancora difficoltà; nel caso posso riupparti tutto con piacere. :)
chiedo scusa per l'intrusione volevo di re a Ran che gli ho inviato una mail
RispondiEliminatres
No! Ancora come ieri! Sempre errore ... riprova, e non va oltre pochi KB e riparte sempre da zero, mentre i primi tre li ha scaricati subito e senza alcun problema. :(
RispondiEliminaDavvero molto strano, me l'ha appena riscaricato in meno di 30" senza alcun problema. Come lo stai scaricando: come ZIP o Standard (che sarebbe meglio)? E se provassi con JDownloader?
EliminaNel dubbio ho cancellato e riuppato il file, probabilmente su un server di Mega diverso. Tienimi informato. ;)
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