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lunedì 30 ottobre 2023

Santa Sangre

Titolo originale: Santa Sangre
Nazione: Italia, Messico
Anno: 1989
Genere: Thriller, Horror, Drammatico, Grottesco
Durata: 129'
Regia: Alejandro Jodorowsky
Cast: Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Blanca Guerra, Guy Stockwell, Thelma Tixou, Sabrina Dennison

Trama:
Un giovane è rinchiuso in una clinica per malati mentali. Frutto di un'infanzia traumatizzata e truculenta (sua madre ha evirato il padre, che si è ucciso dopo averle strappato le braccia), tramite una serie di flashback ricostruisce la strada che l'ha condotto sino a lì e...

Commenti e recensione light:
È sempre difficile recensire le opere di Jodorowsky perché o si scrive troppo poco oppure troppo.
Presentato al Festival di Cannes dell'89 (l'anno in cui vinse Sesso, bugie e videotape, per intenderci), Santa Sangre è un distillato dei messaggi barocchi, visionari e psico-onirici di El Topo, La montagna sacra e dello sfortunatissimo Tusk, che non vide mai la luce a causa della bancarotta del produttore. Forse è a Claudio Argento, fratello di Dario, qui produttore ma anche attivo nella stesura della sceneggiatura, che dobbiamo l'incursione nel thriller e l'analisi, fredda e cinica, della mente del matto ma è chiaramente di Jodorowsky la spessa patina di commistione tra sacro, sacrilego e scatologico che permea i ricordi ed il mondo del protagonista.
Santa Sangre ribolle tanto di vita quanto di morte: prostitute mostruose, nani orientali, clown, tatuaggi, circhi, trapezisti, mimi, lanciatori di coltelli, elefanti, il culto fanatico di una santa senza braccia ed una piscina dove è adorato il suo sangue, straccioni puzzolenti, pazzi e soldati alla Frankenstein, in un turbinio di citazioni così (pseudo) autobiografiche che il regista, per interpretare il ruolo del suo alter-ego Fenix, sceglie solo figli o nipoti.
Come per le prime pellicole di Buñuel, a prima vista sembra solo un tripudio di materia immaginifica, organizzabile esclusivamente a livello puramente percettivo. È solo quando ci si immerge nello studio delle immagini del film che si sprofonda nel simbolismo junghiano, mentre l'uso di nomi fortemente evocativi (e freudiani) evidenziano il percorso interiore di un Fenix (Fenice) che si distacca dall'oppressione dei genitori (il padre Orgo, che significa orgasmo, e la madre Concha ovvero vulva) e trova il suo Io più profondo nell’amore vero di Alma (anima). In profondità, quasi in filigrana, è visibile l'evoluzione e l'iniziazione massonica di Tamino del Flauto Magico di Mozart... e qui mi fermo perché, appunto, sto per scrivere troppo! XD
Santa Sangre, con i suoi attori bravissimi e semi sconosciuti, una fotografia grezza ma che resta impressa, scene sia grottesche che commoventi ed una splendida colonna sonora, è chiaramente un film adatto esclusivamente a quella piccola nicchia di raffinati cultori dai palati forti che, stranamente, sembrano bazzicare queste pagine ed ai quali lo propongo con immenso piacere. Sì, sto sfondando la quarta parete e parlo proprio a voi, folli amici miei, perché so che questo gioiello onirico, che lascerà profondissimi segni (tatuaggi?) nella parte più profonda di voi, non potrà che piacervi immensamente! :D

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