Titolo originale: Santa Sangre
Nazione: Italia, Messico
Anno: 1989
Genere: Thriller, Horror, Drammatico, Grottesco
Durata: 129'
Regia: Alejandro Jodorowsky
Cast: Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Blanca Guerra, Guy Stockwell, Thelma Tixou, Sabrina Dennison
Trama:
Un giovane è rinchiuso in una clinica per malati mentali. Frutto di un'infanzia traumatizzata e truculenta (sua madre ha evirato il padre, che si è ucciso dopo averle strappato le braccia), tramite una serie di flashback ricostruisce la strada che l'ha condotto sino a lì e...
Commenti e recensione light:
È sempre difficile recensire le opere di Jodorowsky perché o si scrive troppo poco oppure troppo.Presentato al Festival di Cannes dell'89 (l'anno in cui vinse Sesso, bugie e videotape, per intenderci), Santa Sangre è un distillato dei messaggi barocchi, visionari e psico-onirici di El Topo, La montagna sacra e dello sfortunatissimo Tusk, che non vide mai la luce a causa della bancarotta del produttore. Forse è a Claudio Argento, fratello di Dario, qui produttore ma anche attivo nella stesura della sceneggiatura, che dobbiamo l'incursione nel thriller e l'analisi, fredda e cinica, della mente del matto ma è chiaramente di Jodorowsky la spessa patina di commistione tra sacro, sacrilego e scatologico che permea i ricordi ed il mondo del protagonista.
Santa Sangre ribolle tanto di vita quanto di morte: prostitute mostruose, nani orientali, clown, tatuaggi, circhi, trapezisti, mimi, lanciatori di coltelli, elefanti, il culto fanatico di una santa senza braccia ed una piscina dove è adorato il suo sangue, straccioni puzzolenti, pazzi e soldati alla Frankenstein, in un turbinio di citazioni così (pseudo) autobiografiche che il regista, per interpretare il ruolo del suo alter-ego Fenix, sceglie solo figli o nipoti.
Come per le prime pellicole di Buñuel, a prima vista sembra solo un tripudio di materia immaginifica, organizzabile esclusivamente a livello puramente percettivo. È solo quando ci si immerge nello studio delle immagini del film che si sprofonda nel simbolismo junghiano, mentre l'uso di nomi fortemente evocativi (e freudiani) evidenziano il percorso interiore di un Fenix (Fenice) che si distacca dall'oppressione dei genitori (il padre Orgo, che significa orgasmo, e la madre Concha ovvero vulva) e trova il suo Io più profondo nell’amore vero di Alma (anima). In profondità, quasi in filigrana, è visibile l'evoluzione e l'iniziazione massonica di Tamino del Flauto Magico di Mozart... e qui mi fermo perché, appunto, sto per scrivere troppo! XD
Santa Sangre, con i suoi attori bravissimi e semi sconosciuti, una fotografia grezza ma che resta impressa, scene sia grottesche che commoventi ed una splendida colonna sonora, è chiaramente un film adatto esclusivamente a quella piccola nicchia di raffinati cultori dai palati forti che, stranamente, sembrano bazzicare queste pagine ed ai quali lo propongo con immenso piacere. Sì, sto sfondando la quarta parete e parlo proprio a voi, folli amici miei, perché so che questo gioiello onirico, che lascerà profondissimi segni (tatuaggi?) nella parte più profonda di voi, non potrà che piacervi immensamente! :D
Audio: AC3 ITA+ENG
File Name: Santa Sangre.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 388]
DRF medio: 17.568721
Deviazione standard: 4.433464
Frame Rate:25 fps
Durata: 01:58:05 (7084.8 s)
Bitrate: 1390.429337 kbps
File size: 1.536.402 KB
Subtitles: ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa:
https://mega.nz/folder/pWw3nBwC#maWTFkIRs3GKZ8EGRXJLTA
Carissimi amici, mi stava scappando un articolo chilometrico e talmente articolato che ne ho avuto quasi paura. Mi terrò qualche spunto per un prossimo testo (che preparo da più di un anno) ma ho preferito evitare di cadere nella trappola del surrelismo spiegato. ;)
RispondiEliminaA proposito, Tusk non fu l'unico disastro cinematografico di Jodorowsky: nel 1991 rimase schiacciato nel meccanismo dell’industria cinematografica con la terribile esperienza de Il Ladro dell’Arcobaleno, film dal budget miliardario ed un cast stellare (Christopher Lee, Peter O’Toole e Omar Sharif). Per dirla educatamente, le costrizioni della produzione e lo spaventoso ego delle star decisamente non trovarono terreno fertile presso il folle regista. Per chi avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria sul personaggio, consiglio di dare un'occhiata all'articolo che scrissi per La montagna sacra, che non è esaustivo ma almeno aiuta ad inquadrarlo e, magari, può invogliare a cercare più informazioni altrove. Rileggendo i commenti di quel post mi accorgo che in quegli gli anni valutavo seriamente se non pubblicare ben due volte la settimana. Bei tempi!!! ç__ç
Che altro dire? Buon Divertimento! :D
Puro Jodorowsky, puro Ranmafan. Grazie mille. Sostituico una vecchia copia e chissà che non mi venga voglia di rivederlo.
RispondiEliminaSui tempi di rilascio, che dire? Segui il tuo bioritmo. Noi, ti si vuole bene.
Ho sentito il rumore dello sfondamento della quarta parete e sono corso qui, per trovare nientepopodimeno che un celebre Jodorowsky di fine anni '80 (capace, tra l'altro, di influenzare non poco registi come Álex de la Iglesia)... Ottima proposta, caro Ran! ;-)
RispondiEliminaP.S. Prima di Tusk, Jodorowsky aveva tentato di portare "Dune" su grande schermo, ma la cosa non andò mai in porto...
https://it.wikipedia.org/wiki/Jodorowsky%27s_Dune
Sì, il tentativo di Dune meriterebbe un intero articolo; qualche tempo fa è stato fatto un documentario proprio su questo soggetto. Dalì sarebbe stato un fantastico imperatore (nonché l'attore più pagato al minuto della storia ^_^) e lo storyboard disegnato da Moebius è il Santo Graal di qualsiasi collezionista del cinema. Sinceramente non so cosa sarei disposto a fare per metterci su le mani! ; )
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