sabato 2 settembre 2017

I racconti della pallida luna d'agosto


Titolo originale: Ugetsu monogatari (雨月物語)
Nazione: JAP
Anno: 1953
Genere: Drammatico, Fantastico
Durata: 96'
Regia: Kenji Mizoguchi
Cast: Machiko Kyô, Masayuki Mori, Tanaka Kinuyo, Sakae Ozawa, Mito Mitsuko

Trama:
Nel Giappone del XVI secolo, il contadino Tôbei e il vasaio Genjurô abbandonano il loro lavoro e le rispettive famiglie per andare incontro alla gloria. Mentre gli eserciti imperiali si scontrano, uno viene sedotto da una malefica e bellissima principessa, l'altro ambisce alla statura eroica del samurai. Quando torneranno a casa, tutte le illusioni cadranno e...

Commenti e recensione:
Siamo nel 1953 e l'Occidente ha da poco iniziato a conoscere ed apprezzare i grandi maestri del cinema orientale, tra cui Akira Kurosawa, Yasujiro Ozu (Tarda Primavera) e questo grandissimo Kenji Mizoguchi che proprio in quell'anno vince il Leone d'argento a Venezia con quello che è considerato il suo massimo capolavoro: I racconti della luna pallida d'agosto (vinse sei volte consecutive, dal '52 al '56 a Venezia e la palma d'oro a Canne! :O ). Certo è difficile esprimere un giudizio categorico su una filmografia che vanta novantaquattro titoli (la cui conoscenza però si concentra decisamente su quelli dell'ultimo periodo, appunto, degli anni cinquanta) e non si può fare finta di ignorare che un nutrito partito di cinefili preferisce, ad esempio, il precedente "Vita di O'Haru, donna galante", premiato sempre a Venezia nel 1952. Comunque Ugetsu, realizzato lo stesso anno di Viaggio a Tokyo di Ozu (un grande momento per il cinema nipponico, quello), resta sicuramente una delle opere più rappresentative di questo titano del cinema asiatico.
Kaidan (letteralmente "storia misteriosa") è il termine con cui in Giappone sono indicati i racconti di fantasmi, storie a base di spiriti e presenze arcane che da sempre fanno parte della cultura e del folklore nipponico. Il cinema del sol levante naturalmente ha sempre attinto a questo patrimonio letterario e il kaidan-eiga (i film su storie di fantasmi) resta uno dei sottogeneri più caratteristici del fantastico giapponese e per molti studiosi è il progenitore del moderno j-horror, il quale in effetti ne riprende diverse caratteristiche. Mizoguchi, con il suo immancabile sceneggiatore Yoda Yoshikata, si misura con questo tipo di storia, tanto amata dal pubblico, ispirandosi liberamente ai racconti contenuti nella omonima raccolta del 1776 di Ueda Akinari ma, com'è prevedibile, piega il genere a suo piacimento, ricavandone un'opera totalmente in linea con la sua poetica autoriale. Mizoguchi/Yoshikata tolgono gli elementi più smaccatamente spaventosi e le figure spettrali sono più perturbanti che non veramente minacciose. Persino la donna serpente della fantasia di Akinari è diventata una ragazza che torna dall'aldilà perché desidera sapere cosa voglia dire amare ed essere amata. Del resto Mizoguchi, anche nelle sue opere di ambientazione storica ha sempre dimostrato una certa predilezione per il realismo, quindi non può stupire che la componente soprannaturale, seppur presente (ci mancherebbe!), sia tenuta sotto controllo. Ad ogni modo prima di parlare di kaidan-eiga snaturato, bisogna ricordare che il film ha spinto molti critici a parlare di Maupassant, Hoffman e Potocki, segno che il potenziale delle storie non è stato compromesso dall'alleggerimento fatto dal regista. ^__^
Come tipico del cinema di Mizoguchi, a differenza di quello di Kurosawa, è la figura della donna ad aver maggior rilievo in quest film: tutte le figure femminili de I racconti sono in qualche modo vittime della forza distruttrice dell'uomo, che porta caos, guerra e morte, e devono riscattarsi in qualche modo. Se necessario, anche tornando nell'Aldiqua. Sono infatti le donne, Machiko Kyô, Tanaka Kinuyo e Mito Mitsuko le vere colonne del film e, malgrado Masayuki Mori (la cui morte nel '73 deve essere sfuggita a MyMovies, che lo indica come centosettenne e lo confonde con l'ononimo Mori, produttore di Takeshi Kitano!XD) e Sakae Ozawa siano davvero in stato di grazia non riescono a rivaleggiare con la loro potente interpretazione. Tutti comunque sono davvero bravissimi.
Con la sua regia impeccabile e le inquadrature che hanno fatto la Storia del cinema, questo capolavoro indiscusso del cinema orientale (e, a mio modesto parere, mondiale) è un film che va riscoperto, e non solo dai cinefili, perché è un perfetto esempio di film che continua anche dopo i titoli di coda, nella testa dello spettatore che seguiterà a pensarci a lungo. Pochi film sono così potenti da insidiarsi nella mente di chi guarda traendone nuova vita, come un parassita; sì, un parassita ma di cui, una volta tanto, non ci si dovrebbe mai disfare. Da vedere assolutamente! :D




Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+JAP
File Name: I racconti della pallida luna d'agosto.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 544]
DRF medio: 19.643113
Deviazione standard: 4.143309
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:32:50 (5569.72 s)
Bitrate: 1705.454013 kbps
File size: 1.685.088 KB
Subtitles: ITA

Screenshots:







DVD Cover: compresa nel file
compresa nella cartella
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!FPZUWS7J!hWerK72waHQhm7KlD-BT7g

8 commenti:

  1. Ero tentatissimo di tenere questo titolo per qualche "occasione speciale" ma, niente, come un bambino eccitato non sono riuscito a resistere alla tentazione di condividerlo subito.
    Carissimi amici, per questo fine settimana (che vi auguro buonissimo, ancorché freddo e bagnato ^__^) vi propongo un Capolavoro Assoluto e sono sicuro che in tanti lo saprete apprezzare; Buon divertimento! :D



    :O Non ne avete mai sentito parlare? Male! Ecco l'occasione per redimervi! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Accidenti Ran, non scherzi affatto! Mi redimerò ben volentieri perché non l'ho mai visto e perché Mizoguchi lo conosco poco, nonostante la fama (il numero 1 secondo Morandini...). Grazie mille! Il vecchio zio Pietro

      ps-questa release mi sprona ad accelerare il mio prossimo rilascio...

      Elimina
    2. ^___^ A forza di "spronarci a vicenda" siamo diventati tutti e due dei ritardatari cronici. XDXDXD
      Sì, il Morandini considera tantissimo Mizoguchi ma ancora più interessante è notare che punteggi ha avuto questo titolo: 4.79/5 di Mymovies, 9.4/10 di FilmTV, 8.2/10 di Imdb, 100% di Rotten Tomatoes! :O

      Elimina
    3. Non per sviolinare, ma apprezzo di più le critiche tue e degli amici del blog (conosco i vostri gusti...) piuttosto che quelle dei siti. Rotten Tomatoes lo apprezzo, ma tra i primi 250 su Imdb ci sono delle c... pazzesche e non sono di Eisenstein!!! XDXDXD
      Ancora grazie.

      Elimina
  2. Beh, in presenza di un kaidan-eiga di tale calibro un appassionato (sia di kaidan-eiga che del suo legittimo pronipote, il J-horror) come il sottoscritto non può che levarsi tanto di cappello. E ringraziare, ovviamente! ;D

    RispondiElimina
  3. grazie!!! lo avevo solo sentito nominare, ora lo devo anche scoprire!

    girix

    RispondiElimina
  4. Tra i 10 film piu' belli che abbia mai visto, gigantesco perfino per gli standard (altissimi) di Mizoguchi.
    Imprescindibile.
    Grazie infinite.

    RispondiElimina
  5. sn G R A Z I E
    da come ne parlate
    deve essere peccato mortale non vederlo
    mi accodo hai ringraziamenti
    e vedo
    grazie1000 ciao

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...