Titolo originale: An American Werewolf in London
Nazione: USA
Anno: 1981
Genere: Horror, Commedia grottesca
Durata: 97'
Regia: John Landis
Cast: Jenny Agutter, Griffin Dunne, David Naughton, Brian Glover, John Woodvine
Trama:
David e Jack, due turisti americani in vacanza in Inghilterra, vengono attaccati da un lupo mannaro in una piovosa notte di luna piena. Jack muore, David viene ricoverato, ferito, in ospedale. Nei giorni successivi guarisce ma comincia a sentirsi un po' strano e...
Commenti e recensione:
John Landis è un autore straordinario, capace di reinventare la commedia americana e, a volte, a sfociare in altri generi. Cosa succede quando il regista di
Animal House si cimenta nell’horror? Cosa ne esce? Un cult, of course.
Un lupo mannaro americano a Londra non è solo un capolavoro unico nella ventina di film lupeschi di Hollywood ma è anche un fantastico miscuglio tra puro humour, anche nero, e grande horror che guarda al passato. Opera iconica destinata a rimanere nell'immaginario collettivo degli appassionati del cinema horror e non, il film non lesina nel mostrare una sana violenza ma la stempera con un'altrettanto sana e dissacrante ironia (prendendo di mira, sacrilegio!, anche i reali inglesi ^__^). L'intero film diverte e spaventa al contempo, volando sulle ali di un ritmo indiavolato che, tra citazioni (verbali e non a classici e star del passato come Lon Chaney e Bela Lugosi) e intrusioni in terreni parzialmente esterni come nell'iconica sequenza del cinema porno, non lascia un attimo di fiato fino agli ultimi istanti. Puro concentrato di spettacolo avvincente e vagamente malinconico, tutto sempre giocato sulla decostruzione del filone della
Nuova (pelosa) Carne.
Il cast che, oltre all'allora promessa David Naughton nei panni del protagonista, vanta la bellezza di Jenny Agutter e la simpatia del Griffin Dunn, futuro one-man-show del Fuori Orario (1985) di Scorsese, si adatta con istintiva semplicità ai rispettivi ruoli, donando la giusta dose di solo apparente disimpegnata duttilità a personaggi più profondi di quanto inizialmente appaia. Ancora oggi, a trentacinque anni di distanza, cattura completamente lo sguardo la tutt'ora terrificante sequenza della trasformazione in lupo mannaro firmata dal guru Rick Baker (meritatissmo Premio Oscar per il trucco), sicuramente il più significativo tra i tanti passaggi geniali dei cento minuti di magnetica visione.
Da rivedere assolutamente! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3
ITA+ENG
File Name: Un lupo mannaro americano a Londra.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 384]
DRF medio: 18.590165
Deviazione standard: 3.288035
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:33:24 (5603.72 s)
Bitrate: 1952.084025 kbps
File size: 1.601.425 KB
Subtitles:
ITA+ENG
Screenshots:
DVD Cover: compresa nella cartella
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!ESYgkboA!dtWp7k51QLt4GkzBvFnHFw
È davvero raro che vi proponga un horror (anche se sui generis) ma di questo avevamo parlato da poco ed è adattissimo a rimpinguare l'elenco di film di Landis. Si tratta inoltre di un vero Cult, con la maiuscola, che è stranamente finito un po' nel dimenticatoio; sono sicuro che lo apprezzerete! Se poi, come prevedono, questo fine settimana sarà funestato da piogge e temporali, quale scelta migliore per passare una bella notte buia e tempestosa? ^__^
RispondiEliminaCarissimi amici, buon divertimento e ricordate “Rimanete sulla strada e state lontani dalla brughiera”! :D
Questo è un film che rivedo volentieri, spesso citato ma finito anche nel mio personalissimo dimenticatoio. Sono curioso di scoprire l'effetto che mi farà rivederlo dopo tanto tempo. Ma sai che avrei detto che lo avevi già postato?
RispondiEliminaGrazie mille. vzp
^_^ Forse ti sei confuso con In compagnia dei lupi dove, in effetti, c'erano un paio di trasformazioni che non sfiguravano con questa. Per parecchio tempo, molto prima di "farmi una cultura" (e soprattutto molto prima di Internet e Wiki XD) ho creduto che ci fosse dietro la stessa mano. Ora che mi ci hai fatto pensare, mi sa che me lo rivedo volentieri, anche perché nella regia di Neil Jordan ho sempre notato una forte affinità stilistica col grande Greenaway. :)
EliminaSe Ran lo avesse già postato me ne sarei ricordato di certo... un SIGNOR film horror come questo non passa certo inosservato! Ragion per cui grazie mille anche da me! ;-)
RispondiEliminaQuesto sì che era un film da andare a cinema. Se posso osare segnalo i titoli di coda, che mi sono sempre sembrati un pugno nell'occhio: silenzio, scena della tragedia, ancora silenzio, ultimo fotogramma e quindi parte "Blue Moon" credo nella versione dei Marcels, che faceva più o meno bom-bo-bo-bom-bom-bo-bo e poi continuava con deng-de-deng deng-de-de. Sorriso.
RispondiElimina^__^ Sì, faceva -più o meno- così. Il tema di Blue Moon rientrava nella scelta di utilizzare solo canzoni con il nome Moon nel titolo (Blue Moon di Bobby Vinton, Blue Moon di Sam Cooke, Moondance di Van Morrison, Bad Moon Rising di Creedence Clearwater Revival e Blue Moon di The Marcels). Altro che vampirli e lupacchiotti degli anni 2000, dove il regista non ha nemmeno pensato di usare Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler. >_<
RispondiEliminaLandis evidentemente faceva molta attenzione ai dettagli: alcune scene furono girate in Lupus Street, a Londra! ^__^
A proposito: l'Oscar per il trucco di Rick Baker è stato il primo mai vinto questa categoria. Pare che la scena della trasformazione sia stata girata in 6 giorni con circa 10 ore al giorno spesi per applicare il trucco: 5 ore sul set e 3 ore di rimozione del make-up. :O
Non sapevo di canzoni-moon e strada Lupus, però ricordo perfettamente la bellissima Londra di cabine rosse e autobus a due piani. L'ironia di quando parla con l'amico morto nel cinema. Le locande inglesi. La genialità del titolo. ^_^
RispondiElimina"Un lupo mannaro americano a Londra" è una commedia horror, molta commedia, molti effetti visivi e poco horror. Un film che merita il bollino di cult. Ma, certo, se cominciaste a pubblicare dei veri horror non sarebbe male, sarebbe un arricchimento in più della pagina con magari delle pellicole ricercate e difficilmente reperibili. Intanto grazie di tutto, continuo l'esplorazione e quel che vedo è davvero interessante. Grazie ancora, a presto.
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