martedì 19 dicembre 2017
Zazie nel metrò
Titolo originale: Zazie dans le métro
Nazione: FRA
Anno: 1959
Genere: Commedia
Durata: 92'
Regia: Louis Malle
Cast: Catherine Demongeot, Philippe Noiret, Hubert Deschamps, Antoine Roblot, Jacques Dufilho, Vittorio Caprioli
Trama:
Zazie, una ragazzina di provincia in visita a Parigi, sfugge alla sorveglianza dello zio per girare liberamente la città. Di avventura in avventura, conosce una serie di singolari personaggi, con i quali viene anche coinvolta in una rissa, ma il suo più vivo desiderio è quello di fare un viaggio in metropolitana e...
Commenti e recensione:
Dal romanzo omonimo di Raymond Queneau (e la sceneggiatura di Jean-Paul Rappeneau!) Louis Malle ha presentato, nel lontano '59, questa commedia velocissima (anzi, questo "Manifesto della Nouvelle Vague"!) e vero e proprio cult per i francesi, non a torto bisogna dire. Il cinema è visto come un registro narrativo, un canone recitativo, uno stile estetico, una tecnica visiva che favoleggia ad libitum sulla realtà. L’impossibile diviene fantastico, curioso, spiritoso, come in una comica, una caricatura, un cartone animato, laddove l’effetto deformante è un invito ad aguzzare la vista per mettere a fuoco l’originalità del tratto e gustare la genialità della trovata. Nelle intenzioni di Malle, lo sguardo dello spettatore non deve adagiarsi su una mera riproduzione del dato reale ma deve invece partecipare, con uno sforzo di attenzione, all’impegno creativo di chi per lui artisticamente lo reinventa, lo infioretta, lo smeriglia, sottraendo veridicità ma aggiungendo divertimento. Poi ne esalta, come in un’opera pittorica, le forme, i colori, il dinamismo, portandone alla luce il recondito contenuto di poesia. Realizzare questo film fu una sfida notevole: bisognava accordare nella tonalità giusta, dare al burlesque una misura che ne garantisse leggerezza ed eleganza, fare del paradosso divertimento e poesia, tradurre in ritmo e immagini un’invenzione verbale brillante, mobile, sempre in ebollizione, facendo girare la macchina vorticosamente, al passo col tempo del racconto, sulle montagne russe di un circo metropolitano dove tutto è rigorosamente reale e straordinariamente irreale insieme. E bisognava, infine, definire il mondo straripante, frivolo, logorroico ed eterogeneo che Zazie attraversa, con la cadenza della satira: cogliere, cioè, quelle venature di malinconia che sempre affiorano nel rappresentare il mondo alla rovescia. Zazie è il sogno di un’ombra, dunque il suo sogno (viaggiare sul métro parigino) è sogno nel sogno ma nel momento in cui questo si avvera lei dorme: il sogno è esterno al sonno. E allora qual è il confine fra realtà e sogno? Zazie e la sua frenetica avventura parigina non lasciano spazio né tempo per le risposte, è esperienza dadaista allo stato puro, personaggi e situazioni costruiscono un carosello che non finisce mai di stupire e divertire, far pensare a quanto ci sia di vero in tutto questo e far scappar via con una risata, mentre avvertiamo la mano ferma di una regia che spinge e frena al punto giusto, traduce la folle velocità e il ritmo serrato dei dialoghi di Queneau in un linguaggio cinematografico che ingaggia col cinema la stessa lotta che Roland Barthes segnalava tra Queneau e la Letteratura. È metacinema che svela i meccanismi del cinema, dal doppiaggio, che altera spesso le voci, al montaggio stralunato dove le scene, come tessere di un puzzle, sono lanciate in aria e fatte ricadere sul tavolo ad intersecarsi in infinite combinazioni, dove i “cieli di carta” regolarmente vengono strappati e la realtà fa capolino per poi sparire subito, dove i personaggi sfilano in un catalogo di tipi umani da teatro dell’arte, una polifonia che, mentre propone un teatro dell’impossibile, svela subito il suo ancoraggio profondo con tutte le possibilità del reale, messe a nudo dalla presenza costante di questa bimbetta sorniona e filosofica, piccolo demone o anche folletto, che si diverte a smontare i pezzi del baraccone con irritante ed eversiva irriverenza. C’è un fare cinema che del cinema adotta gli stilemi classici, mutuando da vecchie comiche e slapstick i passaggi più esilaranti ed esibendo citazioni da Tati, ma intanto inventa quelle nuove strade che tanto contribuirono allo sviluppo di una Nouvelle Vague da cui, pure, Malle si dichiarò sempre estraneo. Certo non è un caso che questo sia stato tra i film più amati da Truffaut. La lunga ombra di Zazie si proietta sui registi francesi fino ad oggi ed è impossibile non riconoscerne il segno nei lavori di Jean-Pierre Jeunet, come Amelie, Delicatessen o La città perduta.
Lo stile di ripresa è originalissimo, dall'inizio alla fine Zazie nel metrò è cinema fatto di velocità e di un ritmo che non cala mai invano, inventivo e fantasioso grazie ad una macchina da presa che, come i personaggi di una Parigi viva e pulsante, non è mai ferma e corre in continuazione. Ottima inoltre la fotografia ed eccezionali sono sia la piccola Catherine Demongeot (con i suoi dieci anni, la sua sfrontatezza e maleducazione spontanee ed i denti che devono ancora trovare la loro strada) che il giovanissimo Philippe Noiret e l'ingiustamente misconosciuto Vittorio Caprioli.
Da (ri)vedere assolutamente! :D
Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA+FRA
File Name: Zazie nel metro.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 544]
DRF medio: 22.780585
Deviazione standard: 3.691076
Frame Rate: 25 fps
Durata: 01:28:50 (5330 s)
Bitrate: 2100.090353 kbps
File size: 1.619.492 KB
Subtitles: ITA
Screenshots:
DVD Cover: purtroppo no
Cartella MeGa
https://mega.nz/#F!taYkUZDB!5USuzuZmuM-Tvmr5p0Vq1Q
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Sembra che questi siano i giorni della "granulosità"; pazienza, non si può evitare. Già è abbastanza eccezionale che sia stato pubblicato un DVD di questo gioiello del cinema d'oltralpe, assolutamente adatto allo spirito di queste settimane, non posso quindi permettermi di fare lo schizzinoso.
RispondiEliminaCarissimi amici, con questa rarissima publicazione infrasettimanale (dev'essere l'aria di festa ^__^) auguro come sempre a tutti Buon Divertimento! :D
Come già dissi, Ran, la granulosità contribuisce a quella patina "vintage" più che adatta a titoli come questi... quindi, dove sta il problema? NON ci sta, appunto! E grazie, eh! ;D
EliminaStupendo con Zio Pietro state postando delle vere rarità, film che gli amanti del cinema non possono ignorare. Ho rivisto poche sere fa "Fuoco fatuo" ed è di una bellezza sconvolgente. Questo non l'ho visto e lo prendo con piacere. Grazie.
RispondiEliminaQuesto era un titolo che rimuginavo da tempo, ma mi frenava il fatto che , tra libro e film, avrei dovuto recuperare ricordi ormai lontani. L'alternativa era rivedere e rileggere, ma certamente non sarei stato in grado di scrivere una presentazione così appassionata!
RispondiEliminaUn saluto e mille grazie. Il vecchio zio Pietro
ps- Chicche e rarità? Be', è quasi Natale...
ranmafan una domanda tecnica: i sottotitoli li estrai direttamente i formato srt?. Sarebbe molto comodo, sono più facile da editare nel caso uno volesse inserirli in video con un framerate diverso.
RispondiElimina^__^ No, purtroppo. I sottotitoli sono su una traccia video e vanno estratti con un software OCR. Il vecchio Subrip lo fa egregiamente ma devi insegnargli ad ogni film i caratteri. Poi un rapido controllo (ogni tanto sbaglia di brutto >_<) e si salvano in formato srt. Per editarli, e a volte può servire, uso SubtitleProcessor o, alle brutte, il blocco note di Windows. Nei miei film, a parte casi rarissimi, metto sempre i sottotitoli in file a parte, come srt, perché in televisione si imprimono sotto al film e non sull'immagine; trovo che disturbi meno. ;)
EliminaNon si smette mai d'imparare... Io i sottotitoli li incorporo perché sono abituato a vedere i film sul pc (la tv non l'accendo proprio mai, in tutti i sensi!). Comunque per modificarli uso SubEdit portable (l'unico che ho provato...) e mi trovo abbastanza bene.
EliminaLo immaginavo sarebbe stato molto comodo salvarli direttamente in srt, eppure mi sembrava che c'era un programma tipo dvdfab che lo facesse, ma evidentemente ricordo male.
RispondiEliminaGrazie amici per le delucidazioni.
Che splendida idea zazie a natale... mi ero dimenticato di questo capolavoro... Considerato poi che il periodo è sempre pieno di proposte odiosamente appiccicose, devo dire che casca alla perfezione come proposta. Anche se poi i surrealisti... No, non ho voglia di aprire l'ennesimo fronte...
RispondiEliminaGrazie.
scusate ma che fine ha fatto la miniera di GRAZIE?? Abe
RispondiEliminaProva qui:
RispondiEliminahttps://tremilauno.wordpress.com/
saluti Andy
sn G R A Z I E
RispondiElimina@Andy grazie per aver risposto io l'ho visto solo ora
...
@Abe, io e altri UTENTI non ci siamo accorti di nulla, io vedo il numero di accesso al link e sono nella media, xkè mi hanno chiuso la paginetta di BANN già ripristinata, non il blog
vi avevo detto (e qualcuno l'ha fatto) di salvare i link ;))
l'avevo detto soprattutto x nn disturbare/rompere, sulle LORO pagine, l'amico @Ran e l'amico @Tiopito, ecco il link che già c'era
https://tremilauno.wordpress.com/
vi ricordo di salvare i link de ''il BANN'' in alto a DX nella mia paginetta
ringrazio NUOVAMENTE x l'ospitalità NN SCONTATA
:O Non me ne ero accorto neanche io. Scusa!!! ç__ç
EliminaCorreggo subito il link nell'elenco e anche quello dei ban (che avevo messo ma è cambiato pure lui >_<.
Però tu non avere paura di "disturbarmi", non lo fai mai e il tuo contributo è sempre apprezzatissimo! :D
PS: a volte ho la sensazione che "qualcuno" ce l'abbia proprio con te.
sn G R A Z I E
RispondiEliminasai ke a pensar male a volte ci si azzecca...
ho notato che in media sn 40-60 giorni poi c'è il bann
forse è xkè io nn voglio un blog a tassa mensile?? ;))
saluti a tti.,,
Può essere. Ma non ti conviene passare qui su blogspot? Non serve per forza una mail gmail (anche se gli piacerebbe ^_^), puoi usare una di Libero tranquillamente. Se vuoi una mano, non esitare a chiedermela. ;)
Eliminasn G R A Z I E
RispondiEliminanel ringraziarTi x la Tua infinita cortesia/pazienza/dritte
ecco la richiesta del Tuo FAN per American History X
https://mega.nz/#F!XWwzwbxR!UJw7ymvDSFFfXGhcmP7A6g
@Ran
blogspppot free/gratis senza canone mensile, dopo averlo provato
se Ti ricordi i (V.M.18) e (MOTORI), secondo me è peggio
1) la password te la da lui e non puoi cambiarla da free/gratis
2) lavora con wordprezz quindi tantovale l'originale
3) da free/gratis ha meno plugin, di wordprezz
4) dopo aver litigato x l apertura blogspppot '''ESIGE''' gogllle
io consiglio di scappare 'a gambe levate' da gogllle, che a breve avra il controllo di quasi tutto
5) poi se fai cose molto particolari, (confronto utenti premium su yutubb USA) wordprezz lo doppia
6) quando io provai freetexhost, justpaste, anotepaad, era x scappare dai blog ''ufficiali''
ma dopo varie peripezie sn tornato al meno peggio a mio avviso
7) wordprezz se apri una paginetta, consiglia vorrebbe obbligare la prova per x giorni, poi
o sarai molto limitato, oppure potrai entrare nel ''fantastico'' mondo premium con TASSA mensile.
p.s. i nomi sn volutamente storpiati in segno di ''DISPREZZO'' GRRR
OPS ho fatto TESI...saluti...vedi Tu se cancellare il commento dopo averlo letto.
:O Non sapevo che Google fosse diventato così invadente!
EliminaQuando l'ho aperto io (ma ammetto che sono passati "un po' di anni" ^__^) non chiedeva nulla; al massimo ha provato a farmi mettere un numero di cell "per sicurezza", in caso mi dimenticassi la password (messa da me e mai cambiata). Probabilmente dal 2010 le cose sono cambiate e, per i nuovi, cerca di mettergli tutte le pastoie possibili, come fa nei cellulari con quella quintalata di app che non userai mai ma che occupano quasi tutto la memoria del telefonino. >_<
Non cancello il messaggio per due ragioni:
1) hai trovato il film per l'utente :)
2) queste informazioni sono utilissime e possono aiutare qualche nuovo upper. ^__^
GRAZIE! :D
sn G R A Z I E
Elimina@Ran 2
ho fatto copia statica AlterSvista 40 min in scioltezza, dalla mail fino al pulsantone pubblica, ma niente di ke, anke questo usa wordprezz, di base, quindi se nn è zuppa è pan...
mi son tolto 2 dubbi ke avevo, fra blogggger free e AlterSvista free.
un saluto e buon fine sett a tti.
Mhmm.Il problema non è tanto se sia a base wordprezz quanto se siano rognosi con la privacy e se ti cancellino le pagine senza preavviso. Anche se è "costruito male" ma ti tiene le pagine funzionanti per anni, secondo me va benone. ;)
EliminaTieni duro, GRAZIE|
EliminaAppena torno operativo correggo anch'io.
Dal mio punto di vista, la scelta di una piattaforma si limita all'interfaccia (conosciuta o meno), non sto avedere neanche quello che c'è "sotto" o i gadget che offrono.
Sei sicuramente più "scafato" di me quanto a tecnologia, ma io per limitare i danni uso qualche mail diversa (tipo ne ho una hotmail con cui mi registro nei siti fuffa). Per il resto, come scrivevi anche sulle tue paginette: digital detox (nei limiti del possibile) e vecchio Nokia alla grande! :-)