mercoledì 1 gennaio 2025

La rosa di Bagdad


Titolo originale: La rosa di Bagdad
Nazione: ITA
Anno: 1949
Genere: Animazione
Durata: 71'
Regia: Anton Gino Domeneghini

Trama:
Amin, suonatore alla corte del Sultano, è innamorato della principessa Zeila che lo ricambia, ma il perfido visir Giafar, che vede nel matrimonio con Zeila il mezzo per impadronirsi del regno, ben sapendo che la principessa non lo acconsentirebbe mai alle nozze, si fa aiutare dal potente mago Burk e...

Commenti e recensione
La rosa di Bagdad è il primo lungometraggio di animazione europeo e già solo per questo ha diritto ad un posto d'onore nelle antologie del Cinema. E non state a sentire quelli che vi diranno che è stato preceduto da Le avventure del principe Achmed di Lotte Reiniger del 1926, o dal perduto El apòstol di Quirino Cristiani del 1917, perché quelli erano realizzati in cutout animation e, francamente, non possono essere equiparati a questo gioiello. Non considero nemmeno I fratelli Dinamite di Nino Pagot, che fu sì registrato in SIAE due anni prima ma solo grazie ad un cavillo, visto che erano a circa metà della produzione, ed infatti uscì in contemporanea allo stesso Festival del Cinema. Non fraintendetemi, è un bellissimo film ma di una qualità artistica e tecnica molto inferiore ed infatti non venne mai paragonato ai lavori della Disney.
Il capolavoro di Domeneghini, invece, è stato subito ammirato in tutto il mondo: in Olanda è ancora uno dei cartoni più popolari del dopoguerra e nel mondo anglosassone, grazie anche al doppiaggio della principessa Zelia da parte di una sedicenne ma già magnifica Julie Andrews, ottenne un ottimo successo. Peccato che, come al solito per colpa di una distribuzione particolarmente miope, in Italia non andò così bene e gli incredibili sforzi del team di Domeneghini non ebbero seguito, altrimenti oggi saremmo potuti essere alla pari con l'animazione degli Stati Uniti e del Giappone. (Ogni tanto qualcuno ci ha riprovato ma gli investimenti richiesti alla realizzazione di questi film "per bambini" hanno sempre terrorizzato i nostri tirchissimi produttori e soloni della settima arte. Aperta e chiusa parentesi >_<).
La storia della realizzazione di questa pellicola è talmente interessante da meritare un film tutto suo!
Nel 1940 Domenighini era il pubblicitario più importante d'Italia, con un pacchetto clienti del calibro di Coca Cola e Gilette, ma l'inasprirsi della guerra ebbe, come effetto collaterale, il blocco di tutte le campagne pubblicitarie. In quegli stessi anni era nelle sale il bellissimo Biancaneve e i sette nani di Disney, del '37 ed il Nostro, trovatosi improvvisamente senza lavoro ma con un sacco di creatività ancora da smaltire, si rese conto di avere gran parte delle capacità necessarie a realizzare qualcosa dello stesso livello. Con quest'idea in testa si presentò ai più alti livelli del Partito che, interessati dalla possibilità di dimostrare come l'Italia fosse superiore agli USA anche in questo campo, gli diedero accesso a capitali significativi.
Grazie ai suoi contatti Domeneghini riunì un gruppo creativo di primissimo ordine (come, tra i tanti, due importanti scenografi della Scala, l'illustratore delle figurine Perugina ed il celebre compositore milanese Riccardo Pick-Mangiagalli) che contribuirono a creare l'estetica distintiva del film con la sua sorprendente miscela di animazione basata su personaggi comici ed esotismo figurativo della scuola orientalista italiana di Mariani e Simonetti.
La guerra causò enormi difficoltà alla produzione: nel '42 lo studio di Milano venne distrutto durante i bombardamenti alleati e tutta la troupe, con relative famiglie, fu fatta evacuare in un paio di ville in provincia di Brescia. Purtroppo erano abbastanza vicine ad una stazione ferroviaria per cui anche queste subirono diversi attacchi degli Spitfire, come da consuetudine dell'epoca.
Solo verso il '47 le migliaia di disegni prodotti furono inviati, per mancanza in Italia di attrezzature adeguate, nei laboratori della Stratford Abbey Films, unici rimasti in Europa occidentale a poter gestire il Technicolor e sopravvissuti ai Blitz solo perché spostati in tutta fretta da Londra a Stroud.
Durante i due anni di permanenza lì, i disegni e gli spezzoni di filmato già realizzati furono molto probabilmente visti anche da Walt Disney, che non lontano stava girando L'isola del tesoro, anch'esso in Technicolor, e ne prese (si dice) non pochi spunti per il suo Cenerentola del 1950. ^_^
Gli artisti de La rosa di Bagdad saccheggiarono bonariamente Le mille e una notte ma trassero più di un’ispirazione dall’irraggiungibile Biancaneve, dalla vis comica e lo stile caricaturale de I viaggi di Gulliver (1939) di Dave Fleischer e, soprattutto, da Il Ladro di Bagdad del 1940, uscito a lavori appena iniziati: i Jafar, così come il Califfo Oman ed il Sultano di Bassora sono praticamente identici. Niente di grave ovviamente, il Jafar di Aladdin del 1992 è ancora uguale, così come il sultano, ed ormai è persino difficile capire da quale fonte siano stati copiati. XD
Finalmente le pellicole arrivarono in Italia nel 1949 e vennero presentate al Festival di Venezia di quell'anno, vincendo senza discussioni il primo premio assoluto nella sezione Ragazzi, stracciando il film dei Pagot.
Se stilisticamente ed artisticamente La rosa di Bagdad non ha nulla da invidiare ai titoli d'oltreoceano, la trama soffre un pochino di un minutaggio insufficiente (probabilmente anche per necessità di budget), qualche minuto in più forse avrebbe permesso una migliore gestione del finale ma resta comunque un film godibilissimo ed adatto alla visione sia dei bambini che degli adulti.
È da vedere? Senza il minimissimo dubbio!!! :D



Cari amici, ancora una volta
Tantissimi Auguri di
BUON ANNO!!!

Audio: AC3 ITA
File Name: La rosa di Bagdad.mkv
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
Resolution: [ Width: 720 Height: 540]
DRF medio: 23.918828
Deviazione standard: 2.446919
Frame Rate:25 fps
Durata: 01:10:23 (4222.64 s)
Bitrate: 3123.482030 kbps
File size: 1.841.934 KB
Subtitles: ITA

Screenshots:

DVD Cover: compresa nel file
Cartella MeGa: https://mega.nz/folder/0uhgTabZ#Q9ca9_SSPLzFvGRQzarodQ


12 commenti:

  1. Ed ecco l'ormai immancabile film arabeggiante della stagione, una tradizione che comincia a diventare difficile da mantenere ma che mi dà un sacco di soddisfazioni. ^_^
    In realtà avevo sperato di cavarmela senza commenti anche questa volta ma "La rosa di Bagdad meritava" davvero troppo per non spenderci qualche parola.
    Ora che rileggo, tuttavia, mi accorgo di essermi lasciato trascinare come al solito ed ho persino "sforato" l'orario del brindisi! XD XD
    Beh, come ho già scritto sopra, tantissimi auguri di Buon Anno ed, ovviamente: Buon Divertimento! :D

    RispondiElimina
  2. Scusa Ranmafan, prima di tutto tanti auguri per un buon 2025, poi mi sembra che il link sia uguale a quello del post : Colpo Grosso Ma Non Troppo. Ciao e grazie di tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lo fa x vedere se siamo attenti ....ciao

      Elimina
    2. hai ragione! ora sa he siamo attenti e lo ringraziamo di cuore x quello che ci da, buon anno a tutto il gruppo.

      Elimina
    3. Eccomi, eccomi! Vedete cosa succede a postare gli articoli alle tre del mattino? XD
      Grazie per avermi avvertito, ho corretto ed ora dovreste poterlo scaricare. Buon Divertimento (e buon anno ancora!)

      Elimina
  3. sn G.R.A.Z.I.E.
    Buon Anno Nuovo! a tutti noi ciao

    RispondiElimina
  4. Buon Anno a te, caro Ran, e grazie per questa italica perla di animazione nostrana vintage! :-)

    RispondiElimina
  5. Io posto alle dieci di sera, tu alle tre del mattino... Mi sa che la nostra vita sociale di Capodanno ha avuto dei toni piuttosto rilassati. Cosa che personalmente ritengo positiva. :D
    Ammetto di non aver (ancora) letto la tua recensione che si preannuncia tanto ricca di informazioni, e due parole le vorrei spendere anch'io. Ma siccome , com'è noto, sono afflitto dall'accidia riciclerò quanto scritto sul mio blog in occasione della condivisione de "I fratelli Dinamite", nel febbraio del 2015: "Primo lungometraggio d'animazione italiano a colori (primato conteso con La rosa di Bagdad, ennesimo film da mettere in scaletta), ci mostra quanto fosse vitale il panorama cinematografico nostrano nel dopoguerra."
    Ammetto anche di non averlo mai visto, non per intero almeno. E' chiaro che, al di là delle questioni di primati, è distante anni luce dalla pellicola dei Pagot ed è un peccato che non abbia ricevuto la giusta valorizzazione. Quindi, non posso che ringraziarti a nome di tutti per questa condivisione (io in dieci anni non ho mantenuto la promessa). Mi ripeterò: l'attività di questo blog è un servizio di utilità pubblica.
    il vecchio zio Pietro

    ps- va da sé che a tutti noi faccio gli AUGURI DI BUON ANNO NUOVO!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ^__^ Eh sì, si direbbe davvero che ci scateniamo in nottate meno gettonate. XD

      Elimina
  6. Grazie per questa chicca! Sai niente di RoyBattyHD, il blog è sparito...

    RispondiElimina
  7. Anche io poco fa ho visto che purtroppo il blog di RoyBattyHD è stato rimosso, vediamo se Ranmafan (che ringrazio anche io per la chicca) ci può dire qualcosa.

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...